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Erano le tre e mezza del pomeriggio e Mike insieme ai suoi fidati "seguaci" mi stavano torturando con pizzicotti, spintoni, e qualche sputo.
Mi sentivo umiliato già così, senza nessuno nei corridoi a guardarmi,
poi arrivò lei, prese Mike sotto braccio e lo allontanò da me,
non oppose resistenza, le cinse i fianchi e la baciò sul collo.
Io mi ripresi dalla batosta e mi diressi verso l'uscita quando uno di quinta mi acchiappò per lo zaino e mi sollevò in aria per dieci secondi nei quali mi sentii come quando sei sott'acqua e vai a sbattere col naso contro qualcosa: soffocato.
Mi prese a spintoni e mi scaraventò senza ritegno all'interno dell'aula di francese.
Io atterrai in ginocchio sul pavimento lucido, mani avanti e zaino sul collo.
"Alzati", obbedii.
"Vedi quell'armadietto?!", annui spaventato, " Bene, entraci".
Io tentennai e lui mi scaraventò con tutta la violenza possibile (credo) a terra e mi schiacciò la testa con il suo enorme piede.
Io, con un filo di voce risposi "Perché?" e lui spinse ancora di più, provai ad alzarmi e lui mi diede in calcio nel fianco malandato di stamattina; dopo ciò mi sentivo peggio di quando ero rotolato giù per le scale, quindi accettai e mi ritrovai in uno spazio di dimensioni minuscole, pieno di polvere, insetti e compiti in classe...che mi misi a leggere; avevo preso una A nel compito della settimana scorsa, buono.
Mi accovacciai e appoggia la testa contro lo sportello, pensai a quello che era appena successo: qualcuno mi aveva preso a calci e spintoni, e mi aveva costretto a entrare in un armadietto, pazzesco!
Perché poi!?
Socchiusi gli occhi, sentii dei passi e delle voci farsi sempre più vicini.
Li riconobbi.
Il professore di Francese...e...lei...era proprio lei.
April!
Avvicinai l'occhio destro alla serratura e intravidi con fatica i suoi capelli rossi raccolti in una coda alta...mi sembrava un angelo!
Il prof la fece sedere e cominciò a farle delle domande del tipo: perché non ti applichi? Perché fai assenze? Hai del potenziale ma non ti applichi.
Dopo questo "interrogatorio" la fece accomodare e iniziò a farle ripetizioni di letteratura; ascoltai tutto, fa sempre bene un ripasso.
Dopo circa mezz'ora le mie gambe
persero la sensibilità e io iniziai a contorcermi per mettermi comodo, ma qualcosa andò storto: feci lo sbaglio di alzarmi e quindi battere la testa, mi sbilanciai in avanti e aprii lo sportello.
Finí per terra proprio durante le avance di Romeo a Giulietta.
Entrambi si votarono e sul viso di April si aprì un sorriso che mai prima d'ora avevo visto...credetti in QUEL sorriso!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2016 ⏰

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