4 CAPITOLO

34 2 1
                                    


<< Non ti mangio mica. Mi chiamo Christian, Sono un'amico di Esme. Piacere, mi sarei presentato in macchina, anche perché stiamo facendo tardi. >>

Guardandolo bene, non era niente male come ragazzo, aveva dei jeans, una camicia un pò aperta, era più alto di me di almeno 5-7 centimetri, occhi di un verde chiaro sfumato, labbra carnose, ed aveva una cicatrice, che si notava subito sul sopracciglio. Sembrava apposto.

<<Piacere Anastacia, va bene andiamo, però vai piano.>> gli dissi.

<<Certo andrò pianissimo, Come una lumaca, Hermosa.>> Disse ridendo.

<<Ma se facciamo tardi, poi gli altri si preoccuperanno di dove siamo finiti.>> Dissi ridendo anche io.
Entrammo in macchina, con la musica ad alto volume come se in quella strada che dovevamo percorrere ci fossimo solo noi. Solo io e lui è la macchina, a volte lo guardavo, non toglieva mai lo sguardo dalla strada che dovevamo fare, come se avesse anche un pò il timore di spostare lo sguardo o distrarsi così mi misi a guardare il panorama, si stava già facendo buio, però adoravo quest'ora del cielo, perché la natura dava dei colori spettacolari, come se volesse farci un regalo. Un regalo strepitoso, o poteva anche esserci mia madre dietro a quelle sfumature, perché anche lei le adorava. Forse ogni giorno, a quest'ora lei aveva voglia di farmi vedere "che ci fosse" che non mi avrebbe mai lasciato, che sarebbe stata sempre lì a proteggermi. Grazie mamma.
Mi scese una lacrima pensando a tutto questo, forse il momento, forse un pò la confusione del tutto, che mi ritrovo in una macchina, con uno sconosciuto al quanto carino di qui so solo il nome. Mi asciugai le lacrime in tempo, arrivando al locale.

<<Siamo finalmente arrivati. >> Mi guardò.

<<Si vero...ehm scendiamo no?>> lo guardai sorridendo.

<<Tutto bene? >> Mi disse, mentre mi continuava a guardare.

<<Sisi tutto bene, scendiamo sennò facciamo tardi. >> Sorrisi.

<<Certo, Anas..>> Scese dalla macchina, arrivando alla mia portiera ed aprimerla.

<<Grazie. >> Risposi scendendo con il sorriso, non sapendo cosa mi aspettasse.

Dopo poco notai esme che stava parlando con una ragazza e due ragazzi, fuori dal locale, forse aspettavano noi, così andai verso di lei, salutandola.

<<Hei tesoro!>> gli risposi sorridendo.

<<oh finalmente!>> Mi abbraccio forte, i suoi abbracci erano stile 'spacca ossa' ma erano così perfetti, ti facevano star bene.

<<Come mai non sei venuta tu a prendermi?>> La strinsi per poi guradarla.

<<Perché volevo che ti venisse a prendere lui. Vi siete almeno presentati no? >> Ride.

<<Sisi anche se la tua amichetta è testarda, volevo presentarmi dopo, ma insisteva >> Ride.

<<Sempre la solita! Dai su vieni che ti presento altri miei amici>> La guarda sorridendo.

<<Hei avete finito di parlare di me?! >> Ride. <<Ehm...si dai>>

<<Sto solo diecendo che sei testarda>> mi guarda.

Lo guardai male, ma li sorrisi, per poi farmi prendere la mano da esme è trascianrmi dai suoi amici, c'era una ragazza molto carina, era ben truccata, con vestito lungo nero, con uno spacco laterale..molto bella.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

{SIAMO FATTI DI SABBIA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora