capitolo 7

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HOLLY

Esco dalla macchina, Lucas è li che mi aspetta, insieme ai miei genitori, mamma piange.
«Cosa hai fatto Holly? Guarda che hai combinato per una SCOPATA!!!!!, non hai tradito solo me, ma anche loro, guarda in che condizione li hai cacciati» Lucas indica i miei,
« hai deluso tutti, TUTTI!!!!», Lucas alza un braccio, mi sta per dare uno schiaffo in piena faccia, stringo forte gli occhi e aspetto che mi colpisca...
« AHI!!!! che male!!!!» sono caduta dal letto, meno male era solo un sogno, in realtà un bruttissimo incubo.
Perché ho fatto questo sogno, poi mi torna in mente ieri sera, a quegli occhi blu, ho fatto una mega cavolata, ora sono con l'acqua alla gola, che diamine mi è preso ieri sera?!, perché sono andata a letto con quel ragazzo?!, ora ho proprio peggiorato tutto...
«Sveglia dormigliona.... che fai sul pavimento?» Sarah entra in camera.
«Sono caduta mentre facevo un incubo»,
« Questo incubo ha occhi azzurri e spalle larghe?! Guarda che ieri sera vi ho visti bella mia, hai la mia approvazione, è un vero schianto», mi fa l'occhiolino, «Ora mi racconti, cosa è successo tra voi, e non dirmi niente perché sei tornata alle tre di notte»,
«Sarah ho peggiorato le cose, io non volevo...» scoppio a piangere per il senso di colpa.
«Ehi Holly che ti prende? Ti ha fatto del male quel bastardo? Adesso chiamo i ragazzi e lo andiamo a denunciare, non può...»,
« Tranquilla non è successo niente di tutto questo, senza troppi giri di parole, ti dico che abbiamo fatto sesso, ed è stato il miglior sesso della mia vita, e questo è sbagliato, non so neanche come si chiama è un perfetto sconosciuto»,
«menomale mi stavo preoccupando, invece sono molto orgogliosa di te amica porcellina!, questo è lo spirito giusto per godersi al meglio le vacanze», la mia amica sta fuori come un balcone...
«ma non capisci.....» mi blocca,
«Si ho capito, Lucas non se lo merita, chi ci rimette sono i tuoi genitori e bla bla bla!... ascoltami, loro sono oltre oceano, sai che di me puoi fidarti, quindi di cosa ti preoccupi? Ti sei fatta una bella scopata e AMEN!, hai detto che non sai neanche come di chiama, non fasciarti la testa e prendila con filosofia», « tanto non lo incontrerai mai più, pensalo come un bel ricordo di queste vacanze e basta», dopo questo discorso mi da un bacio sulla fronte e mi passa un sacchetto del McCafè,
«Tieni zozzetta, fai colazione e vestiti, andiamo a fare una gita»,
«Gita?» chiedo mordendo il mio muffin ai mirtilli,
«Si cara, mentre ieri sera ti davi da fare con il bel gladiatore, abbiamo conosciuto un gruppo di ragazzi molto simpatici e alla mano, si sono proposti di farci da ciceroni portandoci in giro per la città, quindi metti le converse e partiamo».
E io che volevo starmente tutto il giorno a letto con i sensi di colpa, a quanto pare il mio fantastico piano salta.
«Sarah ma devo venire per forza? Lasciami morire qui»,
«No carina te vieni con noi, non voglio rischiare»,
«rischiare che?»,
«per quanto sei stupida saresti capace di prendere il primo aereo per New York e spifferare tutto al tuo quasi ex, quindi oggi non ti mollo»,
«Grazie tante, questa è la fiducia che hai in me?! Ne sono lusingata». Sarah non ha tutti i torti perché in realtà ci avevo pensato, di tornare a casa e chiedere perdono in ginocchio.
«Ormai ti conosco troppo bene, adesso vatti a vestire, Alan mi ha già mandato quattro messaggi e l'ultimo è una minaccia, quindi se non vuoi essere trascinata fuori in mutande, datti una mossa»,
«ecco sono in piedi, contenta??? Mi muovo» gli ringhio,
«Brava, io ti aspetto giù, sappi che la tua borsa l' ho presa io, non puoi fuggire» ride chiudendosi la porta alle spalle.
«STRONZA!!!!!» gli urlo dietro per farmi sentire,
«Ti voglio bene anch'io».

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