Capitolo 1(Revisionato)

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Scesi dall'aereo ci ritrovammo davanti un mondo completamente diverso dal classico quartiere vicino casa.
<Ehm...dove siamo?> chiesi io guardandomi intorno.
<Siamo a Milano.> rispose Utau alla mia destra.
<Hey!> ci chiamò una voce fra la folla.
Ci guardammo intorno e alla fine trovammo un ragazzo la cui testa era coperta da un cartello con su scritto "Famiglia Tsukiyomi".
<Hai detto a qualcuno di venirti a prendere?> chiese Ikuto alla sorella.
<No...io non...> proprio in quel momento arrivammo accanto al ragazzo e quando abbassò il cartello riconoscemmo i tratti familiari.
Era Kukay.

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<Che ci fai qui?> chiese Utau sorpresa.
<Uhm...tesoro pensavo che...> iniziò lui.
<Se io ti ho dato un ordine gradirei che fosse rispettato!> esclamò lei.
<Hai fatto bene a venire.> disse Ikuto <Ci serviranno più occhi possibili per assicurarci che Amu e Utau non corrano rischi.>
<Sarà meglio parlare più tardi...non mi piace questo posto c'è troppa gente.> disse Yoru sbucando dal taschino giacca di Ikuto.
<Sarà meglio> concordò Ikuto.

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Visto che non potevano dare troppo nell'occhio la casa che avevano preso in affitto era situata in periferia, dove sarebbe stato più semplice scappare se ce ne fosse stato bisogno.
Ikuto estrasse una chiave dalla tasca posteriore dei pantaloni e aprì una porta di un appartamento che non era molto spaziosa per 4 persone, anzi nom credevo ci fosse spazio nemmeno per 3.
Entrammo in silenzio.
<Scusate...non ho avuto tempo di vedere come fosse messa...mi serviva semplicemente la prima casa in periferia che trovavamo e Tadan.> ci disse Ikuto accendendo l'interruttore la cui lampadina esplose spegnendosi.
<Bhe...qualcuno ha un accendino?>
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Alla fine raggruppando le poche candele che trovammo per casa e le accendemmo in salotto dove, ovviamente, era esplosa la lampadina anche lì.
Nessuno aveva più aperto bocca, neanche Utau si lamentava.
<Cosa sono quei musi lunghi?> chiese Su <Siete in Italia, paese dell'amore e della...>
<...della pizza!> esclamò Ran <Quando andiamo a mangiarla?>
Utau si alzò e se ne andò con Kukay al suo seguito.
<Credo che per oggi sia meglio riposare...> dissi io a Ran.
<Perché? Mangiare una pizza non stanca mica...> iniziò Ran ma Miky e Su la presero e la riportarono nella mia borsa del cuore.
Sbuffai e in questo modo si spense anche la candela.
<Ah!> esclamarono Ran, Miky e Su <Amu? Amu dove sei?>
<Sono qui, scusate per sbaglio ho spento la candela...> dissi io <Ikuto?>
<Uhm?> rispose lui.
<Hai ancora l'accendino?> chiesi io.
<Si...> disse lui mandando scintille con l'accendino, poi accese la candela.
Così la stanza ricadde di nuovo nel silenzio.
<Noi...noi andiamo a dormire.> disse Yoru tornando nel suo uovo.
<Si...buonanotte.> dissero le mie Shugo Chara.
<Buonanotte> dissi io mentre mi sforzavo di sorridere.
<Amu...va tutto bene?> chiede Ran.
<M-ma certo...ci vediamo domani.> dissi io salutandole.
Mi alzai presi le loro uova e feci per andarmene ma Ikuto mi fermo <Mi dispiace. Credimi andrà meglio...> disse lui
<Buonanotte>

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Venni svegliata da un raggio di sole che filtrava dalle tende luride.
<Buongiorno Amu!> esclamarono Ran, Miky e Su mentre aprivo gli occhi.
<Ah...ehm...buongiorno...> dissi io mettendomi a sedere.
La sera prima non mi ero nemmeno guardata intorno visto che ero crollata come un sasso sul letto ma ora che lo facevo dovevo dire che non aveva poi quell'area malinconica che aveva alla luce di una candela.
<Svelta o si mangeranno tutti i cornetti.> disse Su.
<Cornetti?> chiesi io confusa.
<Si, Su ha preparato dei cornetti e del cappuccino magnifico!> esclamò Ran.
<Già.> confermo Miky con la faccia tutta sporca di cioccolato.
Mi alzai e mi andai a cambiare po scesi di sotto.
<'Giorno...> dissi strofinandomi un occhio, ero ancora un po' addormentata.
<Buon giorno!> esclamò Kukay <Seriviti pure!> e mi mostrò un vassoio con dei cornetti.
<Oh...grazie.> dissi io prendendone uno, sperando fosse al cioccolato.
Andai in cucina e trovai Utau e Ikuto parlare di quanto fosse buono il cappuccino.
<E una cosa magnifica!> disse Ikuto bevendone un sorso dalla sua tazza quando mi vide gli si illuminò il viso in un sorriso a trentadue denti <Vieni pure Principessa, questo cappuccino è fantastico!>
<Cappuccino?> chiesi io confusa <Cos'è?>
Loro si guardarono prima di scoppiare a ridere.
<Scusa scusa è solo che...> iniziò Utau.
<Solo perché non conosco cos'è un cappuccioqualcosa non vuol dire che potete ridere di me.> dissi io.
<Il cappuccino sarebbe del caffè espresso e del latte.> spiegò Ikuto.
<Ah...> fu l'unica cosa che riuscì a dire.
<Prova, è davvero buono.> disse Utau porgendomi una tazza piena di schiuma in cima.
<Okay...> dissi io mentre ne bevevo un sorso.
<Che ne dici?> chiesero loro.
<Credo...credo che possa andare...> dissi io <...mi piace.>
I loro occhi si illuminarono <E devi vedere la classica pizza italiana...è stupenda!> esclamò Utau.
<E i cannelloni siciliani!> le disse Ikuto.
<Oh sì, certo e poi la lasagna artigianale che fanno qui...> continuò Utau.
Erano così felici che non avevo il coraggio di parlare per paura che la loro allegria svanisse come era arrivata.
<Hey! Non bevetevi tutto il cappuccino!> esclamò Kukay entrando in cucina.
Chissà quanto durerà questa pace apparente...

Amu & Ikuto #2(Revisionato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora