Capitolo 8

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Arrivammo alla festa nella villa di Mason. La musica è talmente alta che si sentono le parole del testo a due isolati da li. Io Juliette e Justin scendiamo dalla moto ed entriamo nella villa. Appena entriamo un ragazzo con i capelli castani e le labbra rosse ci viene incontro e saluta Justin.
-Ciao Justin
-Ciao Mason
-Chi sono le tue amiche?
-Lei è Juliette e lei è Joy la mia ragazza.
-Piacere. Juliette vuoi venire a ballare
-Ok.
Io e Juliette ci lanciammo uno sguardo complice e mentre lei ballava con Mason io e Justin andammo al bancone e bevemmp un po d'acqua. Dopo andammo da Mason
-Mason!
Lo chiamò Justin
-Dimmi.
-La musica è troppo alta possiamo andare al piano di sopra per riposare un po la mente.
-Non sei la prima persona che mi chiede il permesso di andare sopra va pure non c'è problema. Magari dopo vi raggiungiamo.
Justin mi prese per mano e mi trascinò sopra. Il 2°piano era pieno di stanze. Io volevo andare in balcone.
-Dai Joy non stiamo qui fa freddo
-Non è vero si sta così bene!
-Allora prendi questa.
Mi mise la sua giacca nera, che amo, sulle spalla
-Ma cosa...no...
Mi baciò.
-Ammutolisciti!
Mi disse. Dopo un po entrammo dentro. Bussammo alla prima porta che ci capitò a tiro. Visto che non rispose nessuno entrammo
-Sono stanca morta.
Dissi buttandomi sul letto. Justin si stese vicino a me.
-Qui però fa freddo!
-Evidentemente la mia giacca non ti à dato il calore necessario per riscaldarti.
Mi abbracciò e intanto mi addormentai. Mi svegliai e vidi che erano le due e trenta del mattino. Mi ritrovai tra le braccia di Justin che era addormentato.
-Justin Justin
Lo scossi un po.
-Cosa? Disse
-Andiamo sono le 2:30 e voglio tornare a casa. Scendemmo al piano di sotto a cercare Juliette. La trovai seduta sul divanetto con Mason
-Juliette dai andiamo a casa.
-Ok
Fortunatamente non aveva bevuto e se lo aveva fatto non aveva esagerato perché ci stava ancora con la testa. Tornammo a casa e io ero talmente stanca che appena arrivai mi cambiai e buttai sul letto. Non sarei dovuta andare a quella festa anche perché il giorno dopo avevo scuola.

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