capitolo 3

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La prima settimana era finalmente trascorsa senza troppi problemi, mi stavo adattando al meglio e in alcuni dei miei corsi ero riuscita a fare diverse amicizie, ma la cosa che mi rendeva più felice era il legame che si stava creando tra me e Jos. Avevamo stabilito una nostra routine quotidiana sveglia presto, corsetta fuori dal campus, colazione abbondante e poi ci dividevamo per affrontare le nostre lezioni giornaliere. Eravamo al termine di una lunghissima giornata, avevo sentito nel pomeriggio mia madre e dato che mi sentivo coraggiosa le avevo chiesto se aveva parlato con papà e se per caso avesse chiesto mie notizie, ovviamente tutto ciò non era accaduto, il suo odio era sempre li alimentato dall'alcol che ingeriva costantemente, quindi adesso distesa nel mio letto mi ritrovavo a rimuginare sul passo, su quella che una volta chiamavo casa e soprattutto non riuscivo a smettere di pensare a Sylvia e al suo dolce sorriso, e mentre nella mente mi ronzavano tutti questi pensieri caddi un sonno profondo.

Spalancai gli occhi e mi ritrovai in auto, al mio fianco mia sorella che non la smetteva di blaterare sul suo nuovo fidanzato Michele che quell'estate l'avrebbe portata in vacanza con la sua famiglia , distolsi lo sguardo dalla strada per poter vedere il volto della mia dolce e angelica sorella, ma come mi voltai il suo viso divenne una maschera di sangue e delle schegge di vetro erano incastrate nel suo bellissimo viso, mi svegliai improvvisamente ancora inorridita da quella scena, stringendo tra le mandi quel ciondolo che racchiudeva tutto ciò che mi restava di mia sorella. Era da qualche giorno che avevo smesso di avere incubi, credevo che il senso di colpa per la morte di Sylvia si fosse spento ma era sempre li pronto a ricordarmi che non meritavo di essere viva, non meritavo di essere felice, perché avevo tolto questa possibilità alla persona migliore che io avessi mai conosciuto.

Guardai l'orologio che segnava ancora le sei della mattina, decisi di alzarmi e andare a prendere un caffè prima del previsto, tutti i ricordi che erano riemersi mi avevano scosso nel profondo, sapevo che parlarne con qualcuno mi avrebbe di certo aiutata ma ancora non avevo trovato la forza, non volevo che qualcuno mi guardasse come aveva fatto l'ultima volta mio padre. istintivamente mi portai una mano sul volto, era stata una delle nostre peggiori liti e la cosa che mi aveva ferito di più non era stato lo schiaffo ma le sue terribili parole, lui come me mi riteneva responsabile di ciò che aveva portato alla distruzione della nostra famiglia.

Stavo rientrando nel campus sovrappensiero quando andai a sbattere contro qualcosa di compatto, alzai lo sguardo e vidi lo sguardo sexy di logan che mi scrutava, indossavo una canotta rossa che riusciva a mettere in risalto le mie tette, anche se non erano poi così grandi, e dei pantaloncini corti che di solito usavo per andare a correre e in più avevo i capelli legati in una coda trasandata e avevo dimenticato di mettere le lenti a contatto quindi avevo i miei occhiali da vista che mi rendevano una vera nerd . sorrisi timidamente e prima di poter chiedere scusa logan parlò <ei dolcezza dovresti imparare a guardare dove vai, anche sono proprio felice che il tuo piccolo corpicino si sia scontrato con il mio> mi fece uno di quei sorrisi che fanno strappare le mutandine alle ragazze e io riuscii a trattenermi solo perché mi trovavo in un luogo pubblico.< mi dispiace logan davvero, io ero sovrappensiero , sai a volte mi è capitato di sbattere anche contro i pali della luce e mia madre mi rimproverava , quelle si che sono state brutte esperienze, per una volta invece sono contenta di essermi scontrata con i tuoi muscoli scolpiti è stato davvero piacevole>. maledizione! Come finii a pronunciare quelle parole capii che avevo fatto una cazzata e le mie guance presero lo stesso colore della canotta, ogni volta che ero nervosa straparlavo e non riuscivo a controllare la mia linguaccia. Logan per mia fortuna non prese troppo sul serio le mie parole e si mise a ridere, un suono così melodioso che riuscì a scaldarmi il cuore, <bè dato che è stato un piacere per entrambi credo che non sarà affatto un problema rifarlo di nuovo> e con un gesto fulmineo mi attirò a se e continuò a parlare < con questi occhiali devo dire che sei una vera delizia per gli occhi> mi lascio andare e come era apparso davanti ai miei occhi scomparve.

Credevo di essere stata catapultata in un mondo parallelo in cui un ragazzo stupendo come Logan trovasse una semplice ragazza ordinaria come me attraente. Continuavo a ripensare a tutto ciò che era accaduto e nemmeno mi accorsi di essere arrivata al dormitorio aprii la porta e trovai Jos intenta a prepararsi per la corsa. < ehi credevo che fossi andata a correre senza di me > <scusami è stata una nottataccia e sono andata a prendere un caffè, ti dispiace se rimandiamo la nostra corsetta?><oh, nono nessun problema, sei sicura di star bene ? hai la faccia rossa come un pomodoro><tutto ok grazie Jos , vado a farmi una doccia che poi ho una lezione alle nove> <bene, prima che mi dimentico sabato io e Meson andiamo alla festa a casa di Logan verrai con noi vero?> <non lo so Jos, non voglio fare il terzo incomodo><non lo farai alla festa ci saranno così tanti amici di Meson che sono certa che mi lascerà da sola e così avremmo il tempo per ballare e per trovarti un fantastico fidanzato> . era tutta la settimana che continuava a ripetere di volermi trovare un ragazzo così avremmo avuto la possibilità di uscire in quattro lo faceva più per lei che per me quindi risi e mi buttai sotto la doccia perché avevo sprecato fin troppo tempo a pensare ai ragazzi, ero li per sei mesi per divertirmi sì ma ben presto sarei tornata in Italia e non era il caso di iniziare una relazione che avrebbe avuto una data di scadenza .


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il mio nuovo inizioWhere stories live. Discover now