Mi sveglio di soprassalto. Sono tutta sudata, ho fatto lo stesso sogno di due giorni fa, quando ero in ospedale. Difatti sono tornata a casa ieri pomeriggio, Jax premuroso come sempre ha insistito per restare con me, ma ero troppo stordita per parlare con qualcuno. Questa volta il sogno era un pò diverso, non c'erano piú i tre Concilieri e, inoltre ero in una sala. Al centro di questa c'era un tavolo con tre tipi diversi di armi : Una spada, un coltellino da tiro e arco e freccie. Infine io che morivo soffocata sempre da quella luce che emanavo. Non so che pensare. Un'altra premonizione? Mi alzo e vado a lavarmi, in teoria devo andare a scuola... Anche se la mia voglia è pari a zero.
Sto per alzarmi dal divano per andare a prendere lo zaino quando noto una lettera ai piedi della porta. Mi alzo e la prendo tra le mani, c'è il simbolo del Concilio: una rosa rossa con attorno dei vortici a racchiuderla.
La apro e leggo:
Gentile signorina McCurt, la informiamo che stamattina ci saranno i primi allenamenti per Semi-Dei. Un Conciliere la accompagnerá nell'edificio riguardante.
Cordiali saluti, il sign. Morris.Faccio appena in tempo a richiudere la busta con la lettera che un Conciliere in giacca e cravatta si presenta a un palmo dal mio viso. Sobbalzo e gli lancio un occhiata truce.
:- Mi scusi signorina McCurt, ma è il momento di andare a gli allenamenti.- si giustifica lui.
:- Va bene. Aspetti un paio di minuti, vado ad avvisare mia madre-
Mi dirigo verso la camera da letto della mamma, lasciandolo nel salotto, fermo davanti alla porta, con la scritta "Disagio" stampata a caratteri cubitali in fronte.
Entro in camera di madre, è ancora addormentata, cosí mi avvicino lentamente. :- Mamma, un Conciliere è venuto per accompagnarmi ai primi allenamenti per noi "Semi-dei".- non riesco a trattenere una punta di sarcasmo, mi è ancora difficile pensare di essere una Semi-Dea.
:- Cosa? Non ne sapevo nulla- dice lei con uno sbadiglio.
:- Neanche io... Mi è appena arrivata una lettera, e subito dopo si è materializzato un Conciliere vestito di tutto punto per accompagnarmi. A quanto pare oggi niente scuola.-
:- Vabene tesoro. Per qualsiasi cosa chiamami peró!-
Detto ció le do un piccolo bacio sulla guancia e torno dal Conciliere.È una palestra enorme, deve avere come minimo cinque piani. L'interno è ancora piú grande, ha pareti bianche e pavimenti in marmo, ci si puó quasi specchiare, inoltre c'è l'ascensore invece delle scale!
Il Conciliere mi accompagna all'interno di una stanza, sopra la porta d'entrata c'è una grande insegna con su scritto "Sala degli allenamenti".
Entriamo e rimango di sasso. Al centro della stanza c'è un grosso tavolo, in cui sono poggiate tre tipi diversi di armi: dei coltellini da tiro, diverse spade, arco e frecce.
:- Signorina McCurt si sente bene?- mi chiede il Conciliere. Annuisco senza avere la forza per parlare e, in quel momento ci raggiunge un ragazzo, sui vent'anni; capelli castani, occhi marroni e un fisico da urlo.
:- Ciao, io sono Cart. Sono l'allenatore di tiro con l'arco. Ti spiego come funzionano le cose, dato che eri in convalescenza e ti sei persa i primi due giorni di allenamento- lo fa sembrare come se fosse colpa mia il fatto che stavo male. Anzi sto male.
:- Dovrai scegliere tra tre armi -che sono quelle che trovi su quel tavolo-. Dopo che avrai scelto, verrai assegnata al tuo istruttore per allenarti. Ci saranno giorn 1kmi in cui vi allenerete tutti e sette insieme, altri in qui verrete allenati singolarmente- continua Cart.
:- Ora guarda attentamente e scegli-
Mi concentro sul tavolo e subito so giá che arma prendere.
:- L'arco- dichiaro convinta. Vorrei che in questo momento ci fossero tutti i miei amici con me, purtoppo gli allenamenti mi terranno piuttosto occupata... Cart mi risveglia dai miei pensieri con un sorriso smagliante. Mi ero quasi dimenticata che sará lui il mio allenatore.Gli allenamenti sono al quanto stancanti. Stiamo facendo sollevamenti con la sola forza del pensiero, è piú difficile di quanto sembri. Ti devi concentrare con tutta te stessa, devi focalizzare l'oggetto e immaginare che faccia quello che vuoi. Per ora sono riuscita solo a spostare una gomma per auto, con il risultato finale di una gomma sgonfia e un enorme solco nel pavimento.... Dettagli.
:- Ciao sono Anastasia- si presenta all'improvviso una ragazza alta e snella con i capelli talmente chiari da sembrare bianchi e gli occhi verdi.
:- Ciao, io sono Elisabeth- forzo un sorriso per sembrare sciolta, ma sono tutt' altro in questo momento. Non avevo pensato granchè a gli altri ragazzi prima, sono quasi tutti maschi.
:- Non c'è bisogno che fingi con me, neanche io sono entusiasta di questa cosa-
:- Giá. Non mi sento pronta per combattere, uccidere fate cattive... Cioè ho appena 17 anni, non sono mica Wonder Woman.-
Lei scoppia a ridere, e con lei anche io, mi sento stranamente a mio agio con lei.
:- Ti capisco-Passiamo il resto della giornata ad usare i poteri o correre per aumentare la resistenza fisica. Ho scoperto di essere l'unica insieme ad un certo Matt ad aver scelto l'arco, Anastasia ha scelto i coltelli.
Sono le sette di sera e sto rientrando a casa - a piedi- quando mi arriva un messaggio da Ilary:
Ehi Beth, com'è andato l'allenamento?
In contemporanea mi arrivano anche due messaggi di Jax:
Principessa com'è vanno gli allenamenti?
Dimmelo subito se c'è qualche allenatore pervertito o roba cosí.
E infine James:
Beth, ti devo parlare di quello che ho scoperto insieme a Andrew chiamami appena vedi il messaggio, un bacio.
Decido di non rispondere a nessuno dei tre, sono troppo stanca anche solo per parlare o camminare, ma la mamma è a lavoro e devo tornare a casa per badare ai miei fratelli... E poi, me lo potranno sempre dire domani a scuola qualunque cosa sia. Sono troppo scossa da queste "premonizioni" al quanto inquietanti per rispondere ai messaggi.Commentate please!! Ditemi se vi piace o no, è importante per me!! Scusate per il ritardo ma ero senza internet, sapete com'è😂😍 Ciaoo e grazie per i voti e le letture❤😏
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The Elisabeth Chronicles
FantasyCiao, sono Elisabeth McCurt, ho diciasette anni e vivo nel New Jarsey insieme a mia madre e i miei quattro fratelli minori; Osten ha quindici anni, Michael ne ha dieci e Kevin sette, infine c'è il piccolino di casa, Leo, che ha solo tre anni. Mio p...