"I nuovi vicini"

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Sentii la mia migliore amica Emma gridare dalla cucina che dovevo muovermi, cavolo erano già passati due mesi da quando avevamo iniziato le vacanze a Manhattan.

I miei genitori erano morti da ormai cinque anni, e vivevo con zio Michele, fratello di mia madre, che si occupò di me fino a due anni fa in quanto minorenne; mentre quelli di Emma, proprio come lei, erano artisti sempre in giro per il mondo. Non vedevo l'ora di ritornare a Modena, nella casa dello zio, così feci una doccia veloce indossai un paio di jeans strappati, una maglietta larga e delle scarpe bianche basse. Corsi da Emma e l'abbracciai, lei mi diede una pacca sulla spalla, io le feci la linguaccia e lei guardandomi scoppiò in una fragorosa risata: è una delle persone più importanti nella mia vita.

Uscimmo da casa e arrivammo a destinazione 10 minuti prima della partenza. Salutai i miei amici di Manhattan, tra le lacrime e i singhiozzi, e salii in aereo con Emma.

Arrivate a Modena, guardai la città, posai lo sguardo sulla mia migliore amica, lei mi sorrise ed entrammo in casa. Appena vidi zio Michele scoppiai a piangere e lo abbracciai forte. Fuori dalla finestra vidi due ragazzi nuovi, così chiesi allo zio chi fossero e lui mi rispose che erano i nostri nuovi vicini. Era appena una settimana che si erano trasferiti. Allora io curiosa come sempre andai a bussare con Emma a casa loro. Avvicinandoci sentimmo un duetto: una chitarra e una voce. Era una melodia dolcissima.

•Senza Te•[Benji&Fede|20:05|]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora