La porta iniziò ad aprirsi lentamente ed ero impaurita,molto impaurita.

Un tonfo mi fa sobbalzare ed inizio ad urlare.

"Mamma!"

La porta si apre lasciando una scia di sassi.

Sassi?Che senso hanno?

Il mio cellulare vibrò.

Era Alex.

"Pronto?"

"Cayt?"

"Alex mi senti?"

"Si...Cayt passi da me ho bisogno di parlarti."

Il mio cellulare cadde,qualcosa mi spingeva ma il mio corpo non voleva,eppure mi spostavo sempre di piú.

Mi aggrappo alla maniglia ma nulla poteva sconfiggere gli spititi.

La porta mi risucchiò in essa.

Era tutta oscurità ciò che mi circondava.

Improvvisamente sento urla,risate,pianti mischiate insieme e rischiavo di diventare sorda.

In un batter d'occhio calò il silenzio intorno a me.

Un'ombra in lontananza mi metteva inquietudine.

"Chi sei?"

L'ombra si girò,corse verso di me,cercai di rialzarmi ma il corpo non rispondeva ai miei comandi,il mio cuore batteva a mille e non avevo il coraggio di urlare.

Non ci sono speranze.

Ma quando cercai di rannichiarmi la figura si fermò davanti a me... era mia mamma,l'
Avrei riconosciuta tra mille spiriti messi assieme.

La sua solita veste bianca sporca di sangue,i suoi occhi insanguinati,i lumghi capelli color nero sporchi le coprivano la faccia.

Non era affatto bella,questo lo so,ma le volevo bene in un certo senso.

Mia madre mi porse un sasso con inciso qualcosa.

"Vorrei che i miei genitori stanno sempre con me"
Ricordo di aver già sentito quella frase,ritornai indietro con la mente e...

*flashback*

Avevo esattamente 5 anni,una mattina estiva io e mio padre decidemmo di andare al mare.
Arrivati a destinazione mio padre mi spalma la crema solare e mi tuffo in acqua con i miei braccioli color rosa schizzo acqua alle persone che mi si avvicinavano.
Passando in riva vidi un sasso,mi piaceva tantissimo e lo presi.
"Papà,guarda come è bella!posso portarla a casa?"
"Certo tesoro"
Ero davvero felice.
Quando ritornai a casa presi il mio pennarello nero e scrissi su quella pietra.
"Vorrei che i miei genitori stanno sempre con me"

*fine flashback*

Una lacrima scese dai miei occhi,guardai mia madre e giuro che per la prima volta ho visto mia madre con occhi addolciti.

I miei singhiozzi aumentano,finché scoppiai a piangere.

Mia madre scomparse nel nulla e io ritornai nella mia camera.

Ero sola,con un sasso tra le mani.

Lo poggio sulla scrivania e chiamo Alex.

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