Mi recai a casa,tutto era tranquillo stranamente...di solito c'è musica che rimbomba in casa perchè mio padre adora ascoltare la radio.

"Papà?"

Nessuna risposta.

Forse sarà uscito.
Decido di mettere giú qualche biscotto per farmi lo stomaco e che smettesse di brontolarmi.

Dopo di chè andai in camera.

Sobbalzai sul letto e pensai.

Dove sarà mai andato quel dannato ciondolo?

Prendo il sasso,lo guardo e ricordo me da piccola.

Sorrido.

Il cellulare vibra.

Il suo nome esce sul display.

Rob.

"Pronto?"

"Piccola"

"Rob."

"È da tanto che non ti vedo,dove sei finita?mi fai preoccupare!"

"Oh,tranquillo,ebbene si è tutto cosi complicato Rob,ogni giorno il mistero è sempre così pauroso..."

"Ci credo Cayt,io ho rischiato di morire...sta attenta"

Annuí.

Sentí delle urla provenire di sotto.

"Scusa Rob,devo andare,ciao"

Chiusi la chiamata in fretta e corsi di sotto.

Sentivo urla provenire dallo sgabuzzino,il mio cuore si ferma quando sento un rumore assordante.

Tappo le orecchie dal forte rumore e corro di sopra.

Ma qualcosa di invisibile mi blocca la strada per continuare a correre.

Una figura giaceva sulla finestra della mia camera.

Quando si accorge della mia presenza si volta guardandomi.

Era una creatura alta,ossa da fuori,un occhio sanguinante,una misera veste bianca insanguinata e strappata.

Spalancai gli occhi a quella visione orribile.

Qualcosa mi impediva di urlare,era una sensazione bruttissima.

Ero immobile,come essere pietrificati.

Guardavo la specie di mostro-spirito che incideva segni sul pavimento.

Quando ebbe finito questa figura scomparse nel nulla e come se la mia anima si fosse ricomposta nel mio corpo.

Strofinai gli occhi,mi guardai da capo a piedi e vidi le scritte incise sul pavimento.

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