Piangevo mentre ero seduta alle radici dell'albero preferito mio e di mia madre, mentre delicate foglie autunnali cadevano al suolo. Pensavo, pensavo a tutte le volte che mia madre mi raccontava le sue meravigliose storie hai piedi di quest albero, quelle storie che non potrò mai più ascoltare, ormai
erano solo un ricordo.<< Alison....>> << Alison...>>
Mi alzai di scatto, iniziai a guardami un po' in torno per capire chi mi stesse chiamando.
Quella strana voce proveniva da dentro un bosco, così decisi di inoltrarmi, una vocina dentro di me mi ripeteva di non andarci, ma non la ascoltai.Camminai per 15 lunghissimi minuti, finché non arrivai davanti a un cancello in rame, ma non si riusciva a vedere l estremità, l unica cosa che riuscivo a vedere era l oscurità più totale. Vicino a esso c'era una strana insegna con su scritto " finitum autem non seducat vos revertetur". Esaminai ancora un po quella scritta, avevo studiato il latino a scuola, ma la maggior parte del tempo o dormivo o mi facevo gli affari miei.
<<Ciao Alison>>
Sobbalzai dallo spavento e mi girai.
Davanti a me c'era un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri, indossava dei pantaloni e una camicia nera, ma era scalzo. Non vidi niente di strano in lui all'inizio, ma i miei occhi si puntarono su quello che aveva impiantato nella schiena: aveva due ali molto grandi e bianche con uno strano liquido nero che colava da esse, ma una era spezzata. Quel ragazzo aveva uno strano effetto su di me, un po mi inquetava, ma nello stesso tempo mi incuriosiva.
<< C-chi sei?>> dissi un po spaventata. <<sono l'angelo Miguel, è da un po di tempo che ti osservo Alison, mi dispiace per la questione del camion, è stata una brutta morte>> disse avvicinandosi sempre di più a me.
<< un angelo? Ma com'è possibile gli angeli non esistono>> dissi con un tono divertito. Alla mia affermazione vidi il ragazzo iniziare ad irritarsi.
<< cara Alison, sei così innacente, come lo era al tempo la tua vera madre>>
<<conoscevi mia madre?>>
<<oh si, come conoscevo tuo padre>>
<<Dimmi di loro, ti prego...>> dissi con sguardo supplicante. Dovevo sapere, dovevo sapere cos'era successo quella notte di mezza estate.
<<tua madre era un'umana e tuo padre un demone, a tuo padre li era stato incaricato il compito di tenere sott'occhio tua madre e di tentarla, ma tua madre non fu così facile come pensava. Iniziarono a vedersi come persone normali e tuo padre iniziò ad innamorarsi e lo stesso fu per tua madre. Tua madre era una donna molto bella, testarda e con un cuore molto grande, così grande che nessun demone riuscì a domarlo e anche tuo padre se ne accorse. Una notte di mezza estate nascesti tu, ma tuo padre commesse un peccato. Vedi Alison, hai demoni non è concesso innamorarsi e la stessa cosa per noi angeli, sopratutto degli esseri mortali. Noi esseri immortali, siamo destinati a mandare gli essere umani nella buona o nella cattiva strada.>>
Ascoltai con molta attenzione ogni parole che pronunciava. << e cosa successe a mio padre?>>
<< bhe, lui e tua madre furono condannati a morte da Lucifero in petsona>>
<<lucifero?! Vuoi dire...>>
<<Sì, Alison il re degli inferi>>
<<cosa successe a me? Come ho fatto a sopravvivere?>>
<< tua madre ti diede alla tua madre adottiva, nonché tua zia, ma non poteva farsi vedere perché altrimenti avrebbe dovuto dare delle spiegazioni a tua zia, così ti lasciò davanti alla porta con un ciondolo al collo.>>
Presi tra le mani il ciondolo con il rubino incastonato e mi scese una lacrima.
<< spero di aver risposto a tutte le tue domande>>
<< Sì grazie, anche se tutto questo mi sembra così assurdo>>
Tra di noi ci fu un lungo silenzio, quando lui decise di romperlo.
<< Alison c'è qualcos'altro che devi sapere>> Mi guardò con sguardo preoccupato.
<<che cosa?>>
<< non sono io quello che può dirtelo...>>
<< e chi allora?>>
Con il dito mi indicò il cancello dietro alle mie spalle. Mi voltai, l idea di entrare la dentro mi spaventava.
<<sei sicuro che debba entrare li dentro?>> Mi rivoltai verso di lui, ma era sparito. Sbuffai, e ora? Che cavolo faccio?
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Nata Da Un Sacrilegio
Mystery / ThrillerAmore e Odio, Odio e Amore...così diversi ma nello stesso tempo uguali. Ci si Odia per non amarsi e ci si ama per non odiarsi.