Capitolo 1

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Vi siete mai svegliati la mattina con la sensazione di aver passato la notte in bianco, ma con la consapevolezza di aver dormito senza svegliarvi neanche per un secondo? Ecco quello che stavo passando da parecchio. Sentirmi come se non avessi chiuso occhio, stanca, senza energie, ma non aver fatto niente per esserlo. La cosa destabilizzante era il fatto di non riuscire a farne a meno. La mia vita non era di quelle da far invidia, ma pur sempre una bella vita..... perlomeno così pensavo, così pensavano tutti. Avevo un fidanzato, anzi per meglio dire un futuro marito. Un uomo tranquillo, forse fin troppo, con un lavoro anche ben pagato, ci conoscvevamo praticamente da quando io avevo diciotto anni e quando mi fece la proposta...bè non trovai nessun buon motivo per rifiutarla. Appunto, riguardo alla proposta, non è stata super romantica tipo candele, fiori o cena, però c'era un anello ed era pur sempre la mia proposta. Semplice, fin troppo, ma emozionante. Tutto accadde mentre passeggiavamo per le vie della città, quando di punto in bianco mentre parlavamo del più e del meno, lui se ne uscì con una frase del tipo: "Credo sia arrivato il momento", ed io lo sentii ma non lo stavo in realtà seguendo in quanto assolta, come sempre, nei miei pensieri così gli sorrisi, pensando si riferisse al discorso che stavamo affrontando prima. Poi mi riguarda, come in attesa di una risposta. <<Allora?>>, mi chiese con un tono quasi infastidito. <<Allora cosa?>> richiesi stranita alzando il tono della voce. <<Io ti chiedo di sposarmi e tu mi urli contro>>, disse prendendomi la mano per poi iniziare ad accarezzarla. << Ah>>, mi limitai a dire, << mi dispiace non avevo sentito>>, cercai di giustificarmi. <<Allora credo che dovrei ripetere>>, e prendendomi anche l'altra mano ripeté ciò che prima aveva detto <<Melanie Claire Howard mi vuoi sposare?>>

Ero sbalordita e felice come un bambino che aveva ricevuto il regalo chiesto a Babbo Natale, sentendomi però, anche stupida come un bambino. Ma come potevo non averlo sentito? Ero sempre la solita imbranata. Accorgendomi che, mentre pensavo, lui aspettava e mi guardava lo riguardai intensamente e gli sorrisi. << Certo che voglio sposarti Steve>>, risposi mentre lui mi prese la mano infilandomi l'anello. Un bellissimo solitario con un diamante quadrato legato agli angoli con dei fili d'oro, e guarda la coincidenza mi entrava alla perfezione, come fosse stato fatto su misura per il mio dito. Già lo era. Volevo davvero che quel momento perdurasse, ma guardai l'ora ed erano quasi le tre. << Passerei tutta la giornata con te, lo sai? Così potrei sdebitarmi>>,ammisi facendogli l'occhiolino. Desideravo davvero ringraziarlo e dirgli che l'avrei reso felice, che saremo stati felici e che non avremmo mai fatto la fine dei nostri genitori, perché noi a differenza loro avremmo superato le difficoltà perché ci amavamo. Perché davvero io lo amavo. << Lo so amore ma il lavoro ti aspetta>> affermò dandomi un veloce bacio sulla bocca per poi scappare al lavoro. Ripensandoci era tardi anche per lui. Doveva essere in ufficio per le tre. Da quella meravigliosa proposta è, però, passato troppo tempo. Quasi due anni, il necessario per non essere più sicura se ciò che volevo era lui o per meglio dire, una vita con lui. Pur avendo studiato per fare l'avvocato, pur avendo fatto praticantato e specialistica, la vita mi portò a cambiare ideali e lavoro. Mi aprii uno studio di assistenza sociale, un lavoro che mi soddisfava a pieno. Volevo aiutare i bambini in difficoltà. Sono Melanie, quando avevo 22 anni la mia vita cambiò radicalmente.....a 24 anni qualcosa mi scosse facendomi rendere conto che quella che stavo conducendo non era la vita che volevo.

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