Nico

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Stava per calare la notte e Nico ancora non era arrivato a casa di Will,  o meglio non la trovava.
Era tornato nel mando mortale apposta per lui, aveva convinto il padre a lasciarlo andare, ci aveva messo la bellezza di due anni.
Stava camminando per la strada quando un ragazzo gli passò affianco era alto e biondo, assomigliava a Will, ma era più alto e con i capelli più corti.

<Sciocco certo che è lui, pensi che in questi anni non sia cambiato e che fosse rimasto sempre lo stesso?! Anche tu sei cambiato, sei molto più alto di prima, hai cambiato pettinatura e ti sei persino fatto un piercing alla bocca> Si rimproverò mentalmente Nico, e subito dopo si girò per vedere il suo amato, ma era sparito. <oh be ora so che strada fa, mi basta essere qui domani a questa ora e il gioco è fatto> Ma ora il problema era un altro, dove diavolo passava la notte?! secondo il suo piano originale doveva trovare Will e andare subito a vivere con lui. Decise infine di andare in senso contrario e seguire la strada che aveva percorso il figlio del dio del Sole e poi andare ad istinto e stolkerare tutti gli indirizzi della zona fino a che non trovava casa di Will. Semplice no?

Seguì la strada per altri cento metri, e si ritrovò nel punto in cui si era incrociato con l'altro semidio, seguì la strada per altri cinquanta metri e si ritrovò di fronte a un bivio, ora le scelta era fatale, destra o sinistra? Decise di seguire il suo istinto e andò a sinistra. A sinistra la strada continuava per circa cinquecento metri, con le case su tutti e due i lati della strada. "Domani mattina avrò finito di controllare" disse sconsolato. guardò il cielo era quasi del tutto buio, doveva sbrigarsi. Andò verso la prima casa e controllò i nomi sui citofoni: James Mitchell, Amanda Bond, Chris Simis... i lampioni si erano accesi e aveva iniziato a tirare un leggero venticello. Passò al secondo palazzo, al terzo, poi finito quel lato andò dal' altro e riniziò. A metà del secondo lato non ce la faceva più, ma doveva andare avanti, per Will, ma era talmente stanco che per sbaglio schiacciò il pulsate del citofono, lui ignaro di tutto continuò a controllare i nomi fino a quando non sentì un dolore allucinante al polpaccio, si girò pronto a mandare nel tartaro il suo aggressore. All'inizio non credette ai suoi occhi, pensò che era tutto frutto della foschia, ma poi si rese conto che non la foschia non c'entrava, il suo aggressore era veramente una nonnina. La signora aveva sugli ottant'anni, aveva dei bigodini attaccati ai capelli, una camicia da notte che gli arrivava a malapena al ginocchio, e delle ciabatte consumate ai piedi. Teneva un bastone da passeggio in mano, pronta a sferrare un'altro colpo. Nico la guardò in un primo momento divertito, poi la vecchietta lo guardò male e gli diede un'altro colpo, ma questa  volta in testa  e poi si si girò e ritornò verso il suo palazzo gridando "la prossima volta che mi disturbi alle 2 di notte chiamo la polizia, razza di tempistello. Questi ragazzi sono sempre peggio, non imparano mai le buone maniere, ai miei tempi non era così, oh se non era così" Nico si girò cercando di dimenticare ciò che aveva visto, però la vecchietta pazza gli era stata utile, più o meno, ora sapeva che ore erano e così si mise a cercare più veloce il nome di Will. 

Sfortunatamente Will non abitava in quella via, così andò a destra a cercarlo. Arrivato al primo palazzo si rimise a cercare in mezzo a tutti quei nomi, Adam Scill, Edward Rift, Sasha Wall e Will Solace. Inizialmente Nico non credette ai suoi occhi, Will abitava proprio lì in quel palazzo. Si girò verso il portone e lo scassinò con un osso di scheletro, evocato appena raggiunta la superficie quella mattina, ed entrò. Salì le scale così di corsa che alla  fine aveva il fiatone, ma ignorandolo suonò il campanello e dopo qualche minuto un  Will assonnato aprì la porta. "Chi cazzo è che suona all..." ma Nico lo interruppe "Ehi Raggio di Sole" "3 di notte.... aspetta Nico?!"

Non Ho Mai SmessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora