Prologo

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E prese la sua mano e la baciò. Ne sfiorò la ruvidezza e ne odorò il dolce profumo di miele.

Dopo spostò la sua attenzione al braccio. Così bianco e generoso di carne - avrebbe potuto stringerlo tra le sue mani per ore. Baciò anche quello. Poi il suo petto. Appoggiò la testa su quell'adorabile morbidezza e restò ad ascoltare il battito del suo cuore. Con movimenti lenti, nel frattempo, provava a stringerla in un sincero abbraccio.

Per un attimo pensò di amarla. E le sue labbra stavano per cedere alla tentazione di ammetterlo. Nonostante si muovessero, però, non ne usciva alcun suono.

Chiuse gli occhi e per un attimo decise di essere impulsivo.

Lasciò proprio dove il cuore batteva lentamente, un bacio leggero come un soffio.

In quel momento, non sapeva se ridere o cedere alle lacrime. Era il momento della sua vita, ed era lei a renderlo tale.

"Ti amo, Ian." La sua voce dolce accolse i suoi singhiozzi come una mamma accoglie il proprio piccolino. Lui era a casa, lì, con lei.

Ian pensò che sembrasse un film, dove tutto è perfetto. In realtà, fuori da quella stanza chiusa a chiave, regnava la più assoluta distruzione: spacciatori, diseredati, prostitute e gangster.

"Siamo due tulipani in mezzo a piante grasse, Adeline. Te ne rendi conto?"

Lei piegò la testa indietro e scoppiò in una melodica risata. " Ma che pensieri fai?"

E lo baciò. Salì sul letto malconcio e cominciò a sfiorare il tetto con un dito.

"Che stai facendo?"

"Sto delimitando la IADE ZONE."

"La IADE ZONE?"

"Si ricorda la sua teoria dei tulipani, Signor Murphy?"

"Si."

Adeline gli tese una mano e lo fece salire. Si sentì un rumore sordo e le vecchie e arrugginite molle di quel letto malconcio cedettero sotto i loro pesi.

La ragazza rideva. Sembrava un angelo.

Ian la fece salire sulla sua schiena, nonostante il palese sforzo per sollevarla. Ma non gli interessava. Il peso, l'età, la casa malridotta. Tutte questi fattori sembravano ormai effimere scuse create da menti sconoscenti di quella meravigliosa sensazione al petto.

Camminò per tutta la casa, mentre la ragazza contrassegnava la IADE ZONE, ed una volta finito, Ian si distese sul tappeto rosso accanto al letto. Adeline fece lo stesso

"Ora può spiegarmi cosa c'entra la mia illustre teoria con tutto questo, Signorina Edward?"

Le sorrise e le mise un braccio dietro la nuca.

"Le lascio il beneficio del dubbio, Signore."

E di nuovo quella magnifica risata, che questa volta contagiò anche il ragazzo.

" Uhm, e come faccio a conquistarmi la sua fiducia, Signorina?"

Silenzio.

"Baciami."

E lo fece. Con tutto l'amore che avesse potuto dare. E tutte le emozioni che avesse potuto esprimere.

Fu un bacio intenso. Sembrava che in quel momento, i loro cuori stessero collidendo. In una inspiegabile estasi.

Una lacrima bagnò le guance rosee di Ian. Quella volta non si vergognava. Quelle lacrime, pensò, se le era meritate.

Tutto ciò che venne dopo rimarrà per sempre nella IADE ZONE e nei cuori dei due innamorati.

Adeline chiarì a Ian il suo significato e Ian continuò a piangere.

La Teoria Dei TulipaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora