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"Driin"Finalmente l'ora era finita. Mi alzai, raccolsi i miei libri e iniziai ad uscire dall'aula. Almeno quel giorno Tom e il suo gruppo non c'erano e riuscii ad evitare le solite prese in giro. Odiavo quella scuola, mi faceva sentire sola, anche perchè non avevo amici. Ad un tratto mi sentii chiamare:"Rachel Johnson Rachel Johnson!". Mi girai e vidi la professoressa Lawrence che si nascondeva dietro una tenda. Mi avvicinai a lei, che mi tirò affianco a sé. Aveva in mano una busta. Quasi eccitata, iniziò a saltellare quà e là e ad un tratto disse:" Rachel sei stata presa al tuo college preferito in Gran Bretagna. Mi ha chiamato il preside e mi ha detto che puoi partire fra due gior..." non le lasciai il tempo di terminare la frase che le saltai addosso dicendo che era fantastico e, piena di felicità, corsi a casa per preparare le valigie. Andavo molto bene a scuola ed era quelli il motivo grazie al quale potevo andare a Edimburgo. Sarebbe stato sicuramente tutto perfetto, dopo tanti sacrifici me lo meritavo. Arrivai a casa e comunicai la notizia ai miei genitori, che rimasero sorpresi e orgogliosi di me. Sarei partita tra meno di quarantott'ore...non ci potevo credere! Scesi in salone per prendere la borsa che avevo dimenticato, ma mi bloccai nelle scale :"Mamma, non voglio che Rachel mia se ne va."
"Matteo, tesoro, devi essere solo felice per tua sorella, forse anche tu tra sei anni, quando avrai la sua età, riuscirai ad andare in Gran Bretagna".
"Mamma, lei non partirà! E anche se tu mi impedirai di ostacolarla, io riuscirò a bloccarla...anche perchè senza valigia non può andare da nessuna parte!" dice sghignazzando.
A quelle parole scappai in camera per cercare la valigia...in effetti non c'era. Quanto odiavo  Matteo quando faceva così, in fondo tra fratelli ci volevamo bene, ma in casi come quello diventava una vera e propria guerra. Girai e rigirai per la camera, ma nulla, della valigia neanche l'ombra. Sfinita mi buttai sul letto e distrattamente urtai un foglio di carta con su scritto:" Se vorrai indietro la tua valigia, mi dovrai comprare quel famoso modellino di Star Wars, altrimenti puoi dire anche addio alla tua bella valigia con i fiori". Che odio! Sbattei il cuscino contro il muro e mi arresi all'idea che avrei dovuto usare tutti i soldi messi da parte per la splendida borsa che volevo per quello stupido modellino, anche se in fondo sapevo che era per una buona causa.

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