Era bellissimo con quella t-shirt bianca che esaltava i suoi addominali scolpiti. Camminammo fino ad arrivare al parco. Lui scelse di portarmi nel più grande del college. Lì mi fece trovare, su una tovaglia scozzese apparecchiata, mille cibi diversi accerchiati da vari tipi di fiori. Amavo i fiori, specilamente le rose e le lavande; non so, mi ricordavano la primavera. Ci sedemmo a terra per fare merenda. Io mangiai molti  cornetti alla nutella e una buonissima torta fatta dalla madre, o almeno così mi disse.
"Come sei carina tutta sporca di cioccolata!" esclamò ridendo. A quel punto, tutta imbarazzata, mi pulii la faccia e, dopo aver terminato di mangiare, sparecchiammo e mettemmo tutto a posto.
"Se vuoi ti porto da qualche altra parte, così per terminare la giornata insieme."
"Si, e dove?" chiesi.
" In un posto fantastico che scoprirai tra poco.". Mi prese per mano e mi tirò fino al suo motorino blu oltremare. Saltò alla guida e mi fece spazio dietro di lui. Accese il motore e partimmo a tutto gas. Andava abbastanza veloce, una velicità piacevole che scompigliava i capelli. L'aria ci passava per la maglietta e la faceva alzare sulla pancia. Quel giorno era piuttosto caldo e, invece di dicembre sembrava aprile.
Dopo diverse curve e altri dieci minuti di strada, arrivammo in un posto magnifico. In realtà non lo vidi tutto perchè ad un tratto Hunter mi mise la mano su gli occhi per non farmi vedere. Dopo diversi passi mi tolse la mano dagli occhi per farmi vedere quel bellissimo paesaggio. Esattamente eravamo su una collinetta verde altissima. Feci qualche passo in avanti e notai un enorme piscina e chiesi se ci potevamo avvicinare. Arrivammo davanti ad una vasca enorme piena di delfini adorabili. Mi abbassai per accarezzarli e Hunter fece lo stesso. Dopo un po' di tempo passato in compagnia dei delfini, lui mi portò in un ristorantino appartato. Ci sedemmo ad un tavolo per due. Erano già le otto...era volato il tempo!
"Hunter mi riporti tu al college?" chiesi.
"Certamente, per le undici starai in camera, sempre se per te va bene..."
"Si si, va benissimo" gli risposi. Ordinammo: io presi un insalata di gambero e lui una tagliata di manzo. Dopo poco arrivarono le portate accompagnate da un profumino delizioso. Mangiammo con molto piacere e ad un tratto vedo Hunter alzardi da tavola. "Starà andando in bagno" pensai. Improvvisamente si spensero le luci. "Un blackout" pensai. E invece no. Un cameriere, seguito da Hunter, arrivò con una crêpe divisa in due piena di zucchero a velo. Il mio accompagnatore me la porse ed io la mangiai. Era buonissima e, a giudicare dalle facce che faceva Hunter, anche lui la gradì molto. Era tardi; gli faccio cenno di andarcene e lui, dopo aver pagato la cena, mi prese per mano incitandomi ad alzare. Arrivammo al motorino e lui mi riportò al college come promesso.
"Spero di rivivere ciò che ho vissuto oggi altre mille volte. Voglio rivederti Rachel." mi disse. Io, un po' imbarazzata, gli dissi che probabilmente ci saremmo rivisti, anche se in mente mia desideravo davvero rivederlo. Salii in camera e trovai Katy e. Suzanne distese una sull'altra che dormivano. I loro letti erano vicini, mentre i mio era un letto a castello ed io dormivo nella parte di sopra. Da quando ero piccola che coltivo questa "passione" per il letto di sopra. Ridendo mi lavai e mi misi il mio pigiama blu. Dopo essermi assicurata che non mancava niente per il giorno dopo, chiusi gli occhi pensando a cosa mi sarebbe aspettato l'indomani, a chi avrei conosciuto e chi sarebbero diventati i miei compagni di classe. " Chissà quale sarà il loro carattere" pensai. Speravo di incontrare solo persone simpatiche, ma sapevo che qualche rivale sarebbe arrivato. Nei miei pensieri immaginavo il colore della mia aula e i miei diversi professori. Ero molto ansiosa per quel "nuovo" primo giorno di scuola.

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