Sentii dei rumori e dei fiati caldi addosso. Aprii gli occhi: davanti a me c'era una persona che io vedevo doppia. Solo a quel punto realizzai che erano le mie due coinquiline che erano gemelle. Mi alzaii e notai che il sole brillava nel cielo. Per fortuna oggi non dovevo ancora andare a scuola perchè era domenica e avevo del tempo per ambientarmi nel college.
"Io sono Katy e questa è mia sorella Suzanne. Siamo molto simpatiche anche se abbiamo due caratteri un pò diversi" disse una delle due. A quel punto le abbracciai e mi presentai loro. Mi dissero che amavano il mio nome e che praticavano danza da molti anni e quindi adoravano la musica. "Magnifico abbiamo qualcosa in comune" pensai. Erano molto carine. Mi dissero che erano nel mio corso anche se erano più piccole di me di un anno, perchè avevano fatto la primina. Katy era più vivace mentre Suzanne più tranquilla. Tutte e due con capelli lunghi, lisci, catani e abbastanza magre. Era strano essere l'unica con i capelli biondi nella stanza. Io avevo gli occhi cangianti che al sole assumevano la tonalità del giallo, i loro erano marroncini e molto chiari. Eravamo una l'opposto delle altre. Mi presero per mano e mi incitarono a prepararmi. Così feci e loro mi portarono in un piccolo bar per fare colazione. Mi preannunciarono che mi avrebbero fatto vedere l'intero college perchè loro, venendo da due anni, lo sapevano tutto a memoria. Improvvisamente mi squillò il telefono. Era mia mamma, mi ero dimenticata di chiamarla ma non mi sembrava proccupata. Le dissi che avevo appena conosciuto le mie coinquiline gemelle e che stavo facendo colazione. Lei, grazie al mio tono allegro, si tranquillizzò sempre più, e con un "miraccomando" chiuse la chiamata. Finii la mia squisita colazione e le due gemelle mi strattonarono per tutto il college. Era veramente grande. C'era la piscina e diversi parchi con i giardini verdi e perfetti. Dopo il "tour" riuscii ad arrivare nella sala comune maschile e femminile per fare nuove conoscenze. Lì  incontraii Hunter. Era bellissimo. Aveva una polo azzurra e dei jeanse un po' a vita bassa. Mi venne incontro salutandomi, il ché mi rallegrò poiché molto perchè pensavo che mi avesse dimenticata. Mi chiese se più tardi volevo andare con lui al parco. Io accettai e dissi se dopo mangiato voleva passare in camera mia per passarmi a prendere. Lui fu felice di ciò che gli dissi e mi rispose che ci sarebbe stato. Durante la mattinata feci diversi servizi, tra cui ritirare i libri e l'uniforme da mettere a scuola. Era molto carina. Andai in camera per provarla. La gonna era sul grigio non troppo lunga, una camicia bianca e una cravatta rossa-bordeaux...sapevo già che l'avrei abbinata con le Dottor Martens e le calze trasparenti. Nelle giornate più calde avrei indossato uns giacca di pelle. Presi il bus per uscire dal college. Dovevo fare degli acquisti; prima di tutto avrei dovuto comprare un motorino per girare senza bus e poi dei vestiti carini da mettere anche a diverse feste. Presi la borsa con i soldi e le cose che mi servivano, ed uscii di camera. Nel corridoio mi scontraii con un ragazzo molto alto, capelli rossi-arancioni a spazzola.
"Ciao" dissi.
"Ciao sono Colh. Penso che tu conosci Hunter" rispose.
"Si ci siamo incontrati sul treno prima di arrivare".
"Benissimo, io sono uno dei suoi migliori amici. Hai bisogno di un aiuto?" mi chiese.
" No, grazie. Devo solo fare dei servizi".
"Okay" disse "a dopo" , e se ne andò. Proseguii, presi l'autobus e arrivai, dopo tanti giri in tanti negozi, in uno tutto grigio e nero carbone. Chiesi una motorino bianco. Il negoziante me ne fece vedere uno e io gli dissi che l'avrei preso. "Finalmente sono riuscita a trovaro" pensai. Dati i soldi, presi il motorino e, dato che avevo già il patentino, lo potevo guidare. Non vedevo l'ora di prendere la patente in modo da poter guidare una Vespa. Io amo le moto. Salii sul mio nuovo mezzo di trasporto e guidaii fino al centro commerciale più vicino. Era molto comodo come motorino, e anche abbastanza veloce. Scesi e entrai nel negozio più grande. Non era un gran ché però la roba era di buona qualità e non costava nemmeno molto. Presi due gonne a vita alta né troppo lunghe né troppo corte. Poi delle t-shirt con diverse immagini, tre paia di jeanse di colore diverso: blu scuro, blu chiaro sfumato e grigio sfumato e un pantalone nero e uno bianco. Andaii nel camerino e li misurai; mi andava tutto bene, così non eliminai nulla. Arrivai alla cassa per pagare e la signorina, con aria imbronciata e stufata, mi mise i vestiti nella busta. Verso l'una entrai nella mia camera e trovai Katy e Suzanne che si preparavano per pranzo. Katy si stava asciugando i capelli e Suzanne si stava truccando. Io mi cambiai e misi i vestiti nuovi a lavare. Una mezz'oretta dopo, insieme uscimmo di camera e arrivammo al ristorante. Lì ci sedemmo in un tavolo per tre e, dopo aver chiesto il cibo, cominciammo a mangiare. I miei spaghetti erano buonissimi, e il mio arrosto ancora meglio. Dalle facce delle mie amiche, anche il loro pranzl era stato abbastanza buono. Ci alzammo da tavola e incontrammo Hunter e insieme a Colh e altri amici. Gli dissi che dovevo solo lavarmi i denti e prepararmi e poi sarebbe potuto venirmi a prendere. Annuì contento e si allontanò.
"Conosci Hunter?" mi chiese Suzanne.
"Si, l'ho incontrato in treno prima di arrivare a Edimburgo. Fra poco ci vediamo al parco" risposi.
"Attenta a non fartelo scappare!" mi dissero in coro. Io annuii sorridendo loro, che si diressero verso la segreteria lasciandomi da sola. Arrivai in camera e, quando ero pronta aprii la porta della camera. Ad accogliermi c'erano Hunter e un profumatissimo mazzo di fiori. "Com'è carino e dolce!" pensai sospirando e, con una borsetta e un po' di mascara e eye-liner sugli occhi (mi piaceva truccarmi) aggiunti al mio look, uscii accompagnata dal mio nuovo "amico".

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