Capitolo 7

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"I miei genitori erano giovanissimi, dei ragazzini, facevano cose senza ragionare e da tutto questo sono venuta fuori io..Mamma mi ha tenuta con se tre anni, c era qualcosa che valeva più di me nella sua vita,e quella cosa era la droga..non sai quanti pianti per essere rimasta spesso sola a tre anni,chiusa in camera perche mia mamma doveva farsi qualche dose.
Piangevo, avevo fame e mamma non s interessava minimamente di me..poi un giorno, mi lasciò a casa da sola e dei vicini chiamarono gli assistenti sociali..da quel momento ho sempre vissuto in orfanotrofio, mia madre non l ho più rivista", Christian mi guarda con gli occhi tristi per ciò che gli ho raccontato.

Si avvicina e mi abbraccia,sento le sue braccia che emanano così tanto calore..

"Mi dispiace così tanto Anastasia, non credevo che si potesse soffrire così tanto nella vita..per fortuna ora sei qui con noi, e sorride..ma può essere più bello di cosi?

"E tu Christian? Cosa mi racconti della tua vita?", di certo non sarà come la mia di vita..
"Io sono stato fortunato, ho sempre avuto mamma e papà alle spalle,la loro protezione..ma ce un motivo se sono andato via di qui..sono dovuto andare via..quando vieni trascinato dentro una situazione e poi capisci che hai sbagliato alla grande,ti rendi conto di voler ritornare indietro..ti racconterò ciò che è successo ma ora è meglio andare a dormire Anastasia; ti accompagno in camera", mi prende per mano e saliamo le scale.

Davanti alla porta della mia camera,mi accarezza il viso e mi da un bacio sulla fronte.
Amo questo gesti, sono così belli, semplici eppure intensi allo stesso tempo.

Cosa avrà fatto di così pesante Christian da voler andar via da Seattle?
Sarei curiosa di scoprirlo..

La Vita Di Anastasia SteeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora