Pick it up, pick it all up.
And start again.
You've got a second chance,
you could go home.
Escape it all.
It's just irrelevant.
Ti vorrei dire tante cose.
Sei proprio dietro di me, stesa nel nostro letto. Dormi, ma le lacrime ti rigano ancora il volto. Non hai mai voluto che ti vedessi mentre piangevi, nemmeno quando eravamo bambini. Tranne quando cercavamo invano le lucciole; allora lasciavi che io ti abbracciassi, addirittura, che ti consolassi.
Hai lasciato che facessi lo stesso due settimane fa, quando piangevi sullo stesso letto dove ora stai dormendo, ed io non potevo fare niente per alleviare il nostro dolore, se non relegare il mio negli angoli più oscuri del mio cuore e concentrarmi sul tuo. Ti stringevo come se ne dipendesse la mia stessa vita, perché, in quel vortice di dolore e confusione, tu, come sempre, eri l'unica certezza.
Vorrei dirti che va tutto bene, che c'è ancora tempo, che le pressioni degli altri, per me non significano niente, e che non dovrebbero significare niente anche per te, ma anche se te lo dicessi, so che non mi ascolteresti. Saresti grata dei miei tentativi di tirarti su il morale, ma continueresti a dare la colpa a te stessa.
Vorrei tanto che tu capissi che c'è sempre una seconda possibilità, anche quando sembra che tutto vada contro di noi. Si può sempre ricominciare.You could still be,
what you want to,
what you said you were
when I met you.Ricordo il nostro primo incontro come se fosse accaduto ieri, ogni dettaglio; dal cappello troppo largo che indossavo, che continuava a cadermi davanti agli occhi, al tuo vestito azzurro, con quei fleur-de-lys ricamati. Ricordo il mio inchino, il tuo sorriso e il tuo accento scozzese quando mi parlasti per la prima volta.
Ora quell'accento è sparito del tutto, quel sorriso spensierato è ormai soltanto un ricordo sulle tue labbra, e quel vestito azzurro è in una cassa chissà dove nel castello. Tante cose sono cambiate, Mary, ma non il tuo spirito.
La prima volta che parlammo di chi eravamo e di cosa ci avrebbe riservato il futuro, eravamo poco più che bambini, ma tu sapevi esattamente che tipo di regina volevi essere, cosa sognavi per noi e per il nostro regno.
So che adesso tutto ti sembra difficile, lontano e oscuro, ma devi credermi quando ti dico che non è cosi; quei bambini, quelli che sgattaiolavano dalle loro stanze per vedere il sole sorgere, sono ancora da qualche parte, dentro di noi. C'è ancora tempo per avere quello che volevamo, tempo per essere chi eravamo una volta.You've got a warm heart,
you've got a beautiful brain,
but it's disintegrating
Non credo tu ti sia mai resa conto di quanto speciale tu sia in realtà; c'è qualcosa in te che mi fa venire voglia di essere migliore. Ma sta svanendo. La tua anima è come il più raro dei fiori, ma il lutto per quello che sarebbe potuto essere, la sta facendo appassire. Ogni giorno che passa ti vedo più lontana, più persa nel tuo mondo. Scivoli via come sabbia tra le dita, ed io cerco di rincorrerti, di tenerti con me, ma è sempre più difficile.
Tutto quello che vorrei è salvarti dal tuo dolore, prenderlo e provarlo al posto tuo, ma non posso. Posso solo guardare mentre il senso di colpa ti divora dall'interno, come un demone.
Ora sono qui, scrivendo questa lettera mentre ascolto il tuo respiro e ti guardo dormire. Ti dico adesso tutto quello che mi sono tenuto dentro per troppo tempo, ovvero che non importa quanto sconfitta, delusa, confusa tu ti senta.
Per te una seconda occasione ci sarà sempre.Tuo, per sempre ed un giorno,
Francis
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Medicine
FanfictionSono passate due settimane dal giorno in cui Mary ha perso il loro bambino, e Francis non riesce a dormire. Sulle note di Medicine dei Daughter, una one shot scritta alle tre del mattino, senza pretese.