" So che sei stato tu" il dito di Lily si alzò mentre pronunciava quell' accusa e si andò a posare sul petto di James come se volesse perforargli il petto.
Qualche studente si fermò nel corridoio pieno di curiosità su cosa stesse succedendo e sorridendo all' idea di assistere ad una litigata.
" Io?" chiese James con il tono più innocente che aveva e negli occhi tutta la strafottenza dei suoi quattordici anni.
Lily sentì il suo viso avvampare di rabbia. Credeva davvero che gli bastasse farle gli occhi dolci per farla calmare?
Allora in quattro anni non aveva ancora imparato a conoscerla.
" Chi altri potrebbe aver gettato la polvere buio pesto..."
" Aspetta, aspetta, buio pesto hai detto?" chiese James interrompendola.
Si passò una mano tra i capelli dando un' occhiata alle persone intorno a lui e sorridendo " allora non posso essere stato io, tutti sanno che dove vado io porto la luce" si vantò.
Lily pensò che le potesse uscire il fumo dal naso " si può sapere chi ti credi di essere per interrompere me e Severus durante lo studio?" chiese sempre più arrabbiata.
Se solo pensava che avrebbero dovuto ricominciare da capo con la loro pozione della pace, sentiva la rabbia ribollirle sempre di più nel sangue. Un intero pomeriggio sprecato.
James sorrise innocentemente.
Non sapeva neanche lui perché l' aveva fatto, perfino i Malandrini gli avevano detto che era un rischio.
Remus gli aveva detto che stuzzicare Lily Evans durante lo studio era come stuzzicare un topo che dorme, o qualcosa del genere, non riusciva mai a ricordare i detti Babbani.
Anche Sirius e Peter avevano convenuto che non fosse una buona idea, ma il pensiero della luce di rabbia e di sfida che avrebbe visto negli occhi di Lily lo avevano fatto cedere.
C' era qualcosa in quegli occhi verdi, in quello sguardo che si posava su di lui una volta, ma non due, passando sempre oltre e non degnandolo dell' attenzione che riceva dagli altri compagni di casa.
Qualcosa che lo attraeva come una droga che una volta provata se ne desidera sempre di più e sapeva che quello era l' unico modo per attrarre la sua attenzione.
Per attirare su di sé quegli occhi a cui non riusciva a resistere.
" Severus?" chiese voltandosi verso Sirius " tu conosci un Severus?" gli chiese fingendosi stupito.
Sirius guardò le mani di Lily e le vide contratte in due pugni nervosi e sorrise al suo amico " non mi mettere in mezzo, fratello" lo ammonì e James fece spallucce " mi dispiace non conosciamo nessun Severus, però conosciamo un tizio unto e sporco di nome..."
" James" lo interruppe Remus, guardando gli occhi di Lily sembravano iniettati di fuoco puro, ma James non l' ascoltò.
" Mocciosus mi pare" continuò.
Lily alzò le mani davanti a sé, allargando tutte le dita come in un segno di resa " sai che ti dico? Non m' importa se sei stato tu" commentò " sono stata una stupida a credere di poter parlare civilmente con te" aggiunse stancamente e si voltò per andarsene.
James rimase a guardarla. Quella litigata non gli aveva dato per niente soddisfazione.
Sì la luce nei suoi occhi l' aveva vista, ma si era arresa troppo preso e lui ne voleva di più.
La inseguì, sordo ai richiami da parte degli altri Malandrini, e la prese per un polso.
" Evans" disse voltandola verso di sé.
Lily guardò il suo polso bloccato e poi alzò gli occhi su di lui " abbiamo altro da dirci, Potter?" gli chiese.
Non gli importava di sembrare scortese, aveva appena scoperto che lui non era affatto come lo aveva pensato gli altri anni.
O forse lo era stato, ma adesso con il crescere era cambiato ed era diventato solo un ragazzino montato.
Sembrava che il suo ego fosse cresciuto insieme alla sua altezza e al suo peso.
" In realtà sì" rispose James e la lasciò per passarsi nervosamente una mano tra i capelli, scompigliandoli sempre più.
Lily alzò gli occhi al cielo infastidita " vuoi dirmi che sei stato tu?" gli chiese e James rise " affatto" rispose.
" Voglio dirti che mi è piaciuto come sei riuscita a tenermi testa e..."
Voleva dirle che la luce che aveva visto nei suoi occhi era bellissima, voleva dirle che se lo desiderava non l' avrebbe più infastidita, voleva dirle che quando lei era vicino a lui il suo cuore batteva vividamente, ma vide arrivare i Malandrini e non le disse niente di tutto questo.
Non poteva passare per un ragazzino innamorato.
" E volevo dirti che se vuoi posso farti l' onore di uscire con me, sabato ad Hogsmade" le disse in realtà.
Gli occhi di Lily si dilatarono per la sorpresa.
Uscire insieme? E come gli era venuto in mente?
Il secondo pensiero fu: onore? Ma era totalmente impazzito.
" Fallo a qualcun altro l' onore, a me interessi meno che una partita di Quidditch" disse con cattiveria e per la seconda volta si girò su se stessa per andarsene, ma per la seconda volta James la trattenne per un braccio.
" Mollami subito" lo ammonì rabbiosa e James lo fece, ma contemporaneamente si avvicinò al suo volto.
" Evans, non credo che tu abbia capito, io e te, soli, ad Hogsmade" le spiegò in un sussurro.
Lily si avvicinò a lui facendogli capire che non lo temeva minimamente " Non so con quali persone tu sia abituato a parlare, ma io ho capito benissimo e la risposta è sempre la solita" gli disse a pochi centimetri dal suo volto.
James la guardò. Era bellissima in quel momento, con il viso fiammeggiante tanto quanto i suoi capelli, senza riflettere le prese il volto tra le mani e l' attirò a sé, poggiando le labbra sulle sue.
Lily spalancò gli occhi. Non era la prima volta che si trovava in quella situazione con James, ma era sempre stato un incidente o, come nel caso dell' anno precedente, era stata lei a volerlo.
Per un attimo si lasciò andare nella sensazione che le davano quelle labbra morbide, ma fu solo un secondo.
L' attimo che precede la ragione, poi puntò le mani sul suo petto allontanandolo.
" Sei impazzito, Potter?" gli urlò " i tuoi neuroni si stanno suicidando per non dover condividere il posto nel cervello con la Burrobirra?" gli chiese piena di rabbia.
" Io pensavo..."
" Cosa pensavi esattamente? Ti sembra che ti abbia detto, forse se mi baci cambierò idea?"
James la guardò. Era fuori di sé e in quel momento si sentì in colpa.
Lui aveva solo pensato che con un piccolo incentivo...
" Sei un idiota, immaturo, James Potter e non provare a sfiorarmi mai più" gli disse prima di andarsene definitivamente.
James abbassò la testa per un attimo sconfitto, ma la rialzò subito quando sentì la mano di Sirius sulla sua spalla.
" Secondo me non era un no definitivo" commentò con un sorriso.
" Potresti riprovarci" gli diede manforte Sirius e James annuì convinto.
Era sicuro. Prima o poi quella ragazza avrebbe ceduto al suo fascino.
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E alla fine arriva il bacio
ФанфикE se per Lily e James non fosse stato affatto difficile baciarsi? e se fosse accaduto almeno una volta l'anno? Non preoccupatevi non ho intenzione di cambiare la storia della Rowling, si tratta solo di una piccola raccolta di occasioni mancate, colt...