Il ritorno

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Il tragitto di ritorno era abbastanza tranquillo, ormai sapevamo la direzione da prendere, avevamo il serbatoio pieno, insomma tutto quello che ci occorreva. Ne approfittai quindi per lasciare la guida a Gim in solitaria sotto la supervisione del saggio e sdraiarmi un po'.

Non riuscivo a prendere sonno, avevo vissuto emozioni straordinarie in pochi giorni e mi passavano davanti agli occhi della mente continui flash-back. Nel seguirli, e quindi in qualche modo rivivere i momenti appena trascorsi, iniziarono ad affiorare anche i ricordi passati che si andarono a mescolare alle nuove avventure. Ero in dormiveglia e i pensieri volteggiavano liberamente. "Quanta fatica per riportare i colori su Omnimania!" pensai. Eppure sapevo che era di fondamentale importanza per la civiltà degli omini. ".... e come mai noi umani sulla terra avevamo i colori per natura?" mi chiesi, capendo che non ci rendevamo neanche conto di quanto fossero importanti per vivere bene...

Il viaggio proseguiva senza ostacoli, e la cosa mi sembrava fin troppo strana, doveva esserci qualcosa sotto.

All'improvviso un pensiero amaro e contemporaneamente brillante mi fece riflettere sull'ingratitudine degli esseri umani che avevano tutto ciò che gli occorreva per essere felici e che invece non avevano fatto altro che farsi la guerra per conquistare scioccamente il potere. Un senso di tristezza mi pervase, ma come ebbi raggiunta questa consapevolezza mi sentii improvvisamente sereno. Questa serenità mi diede la certezza di aver fatto un ragionamento giusto, e pian piano mi rendevo conto che forse anch'io, piccolo essere umano, dovevo passare dalla mancanza per capirne appieno il valore.

"Sì" mi dissi "Era questo il senso profondo di tutta questa storia"

Ora sapevo di essere un eletto, lo sentivo fin da bambino, ma adesso dopo aver lottato ne ero consapevole ed avevo il difficile compito di salire su quel benedetto treno. Questa volta mi sentivo di onorare veramente i sacrifici di mio padre, non come quando in Australia controllavo il solo porto.

Dal vetro dell'oblò pianeti illuminati da stelle di media grandezza scorrevano uno dopo l'altro e pensai che la Terra, in fondo, non era altro che uno dei tanti mondi possibili nell'Universo..

Ora ero diventato saggio, avevo fatto un viaggio fuori e dentro di me ed ero degno di riportare la vita sulla terra per rifondarla. Stavolta però alla luce di nuova conoscenza. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2016 ⏰

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Ominmania: alla ricerca dei colori (versione parziale)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora