10. Senza guardare

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Mentre l'ascensore si chiude, lo sento scendere e mi chiedo come posso non aver notato niente di tutto ciò. Ho proprio vissuto questa settimana a occhi chiusi. Quanti di noi non vedono più in là del proprio naso e poi appena focalizzano cosa si trova a un passo da loro ne rimangono scioccati? Io sono una di queste persone, e non lo avrei mai detto.

Chiudo gli occhi, respiro e mentre espiro apro gli occhi propio quando le porte dell'ascensore si aprono.

Mi manca l'aria.

Non so dove guardare.

Sono scesa all'inferno.

Con il respiro quasi strozzato faccio un passo ed esco dall'ascensore, che si chiude immediatamente alle mie spalle. La musica è talmente intensa che ogni vibrazione fa battere il mio cuore e tutto il mio essere ne è scosso. È una musica talmente diversa dalle normali discoteche che di solito ho frequentato e per questo sento che mi fa ancora più effetto, è suadente e da l'impressione di entrarti sotto la pelle come tutto l'ambiente che ho davanti ai miei occhi. L'aria è densa di erotismo e ancora non mi sono mossa di un passo. Ne sono già travolta.

Tutto è molto nebuloso, a prima vista distinguo poco tra il nero dell'arredamento, il fumo e tutte queste specie di tende messe ad arte per creare piccole nicchie al riparo da troppi sguardi. Nell'aria oltre a questa musica ritmata avverto suoni di fruste e gemiti, arrivano da ogni parte e l'aria risulta elettrica, mi sento troppo osservata. Ho come l'impressione che ogni occhio sia puntato su di me.

Si respira potere. Si respira sesso. Devo dire che tutto questo è molto erotico e per ora ne sono più affascinata che non spaventata. Sbaglio? Forse si perché alcuni suoni più strani mi dovrebbero mettere sicuramente sull'allerta.

Sempre senza parlare Daniel con la mano fissa sulla mia schiena mi spinge leggermente ad avanzare da una parte. Mi faccio guidare e lentamente iniziamo il nostro giro.

Al nostro passaggio tutti lo guardano e accennano con la testa un saluto. Nessuno però si avvicina, lo onorano con dei cenni della testa e ci sono donne che addirittura abbassano lo sguardo e quasi si inchinano mentre oltrepassiamo senza soffermarci, devo dire che nessuno ha il coraggio di avvicinarsi a noi. O forse è questa la prassi in questo posto, non saprei che dire.

Avanzo lentamente e mi ritrovo a guardare oltre la prima nicchia dove attraverso le tende vedo una donna nuda in ginocchio completamente bendata e legata, un complicato intreccio di corde la rende quasi un capolavoro alla vista. Ad un passo da lei ci sono 2 uomini completamente vestiti di pelle e con le facce coperte da inquietanti maschere. Distolgo lo sguardo perché nel guardarli mi sento salire l'ansia e con un nodo alla gola passo nella nicchia successiva.

Non faccio in tempo ad accorgermi di cosa sto effettivamente vedendo che uno schiocco forte mi fa sobbalzare e davanti mi trovo un uomo a dorso nudo legato per i bracci al soffitto, la schiena è ricoperta di segni rossi. Alle sue spalle si trova un altro uomo con una frusta, lo sguardo perso su quei segni e i muscoli tesi in attesa di sferrare il prossimo colpo. Sono senza fiato perché i suoni che emette non sono di dolore, sembrano più un misto di gemiti e piagniucolii. Una leggera litania che mi fa sentire in imbarazzo per aver violato questa intimità tra i due. Sono molto turbata perciò decido subito di avanzare ancora.

Mi affretto con lo sguardo oltre e noto a terra una donna con una strana maschera che le copre interamente la testa di cinghie di pelle nera, davanti alla bocca una ball gag. Sembra completamente in trance, gli occhi persi in un altro mondo mentre un uomo la sta insultando. Mi infastidisce questa parte e più veloce che posso vado ancora oltre.

Non siamo nemmeno a metà dell'immensa parte di questo locale e davanti a me si staglia un enorme croce di Sant'Andrea di un legno molto elegante. Al momento questa zona è vuota e come attratta entro nella nicchia e mi avvicino alla croce, ne sfioro il legno in una lenta carezza. Avverto tutto l'erotismo che può aver scatenato questo attrezzo, tutte le persone che sono passate di qui e sento che Daniel alle mie spalle mi guarda intensamente.

MorganaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora