11. Carezze sulla pelle

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Le lenzuola sono fresche, ma quando sento il contatto sulle gambe mi sento persa. "Cosa sto facendo?" mi chiedo.
Un brivido mi percorre il corpo, risale dalle gambe sino al cervello, sento un soffio di aria fresca che d'improvviso diventa profumata: è un profumo, un profumo inebriante, fiori e agrumi, sento le goccioline che si posano sulle mie spalle, le sento fredde e mi provocano piacere.

Porto le mani agli occhi e sento la benda, morbidissima e liscia seta che mi priva di uno dei sensi che ho sempre ritenuto il più importante, la possibilità di vedere. Ora sono al buio, è tutto nero ma ho gli altri quattro sensi all'erta. Con l'udito percepisco dei piccoli suoni attutiti, che mi restituiscono la sensazione della profondità della camera in cui mi trovo. I recettori del naso sono eccitati da questo profumo che improvvisamente mi fa sentire in un campo di alberi in fiore. In bocca mi sembra di sentire un sapore dolce, un mint julep direi, il mio lavoro mi aiuta a descrivere le sensazioni, lo zucchero che si scioglie sulla lingua mentre l'alcool del bourbon gioca con la menta.

Sento che la pelle è tutta all'erta, ogni poro in ascolto, ogni ansa del mio corpo è salita su una torretta di avvistamento e vuole assorbire tutto quello che starà per succedere. Le dita di Daniel mi sfiorano la schiena e sobbalzo: è come se avessi sentito un rumore fortissimo, visto un lampo accecante. È come se lo vedessi in questa oscurità: si china sul mio orecchio e in un soffio mi sussurra «Non aver paura, fidati di me.»

E poi mi sfiora i capelli e passa all'altro orecchio e continua «È tutto piacere, lasciati andare e vivrai la cosa più bella che hai mai vissuto... non è sesso, questo è piacere, piacere vero, la quintessenza del piacere», e con un bacio leggero sotto il lobo dell'orecchio si allontana.

Come se volesse plasmare il mio corpo si dedica a ogni sua parte, prima la sfiora con le dita e poi la bacia, la lecca e con il respiro sopra mi fa provare brividi ovunque.

Non sono più padrona di me perché non riesco nemmeno a muovere i muscoli, ringrazio l'automatismo del mio corpo che fa battere il cuore e respirare i polmoni, fosse dipeso da me sono talmente folgorata dalle sensazioni che avrei dimenticato di farli funzionare.

E tutto questo senza nemmeno toccare zone di me particolarmente sensibili, o almeno credevo di non avere zone particolarmente sensibili. Ora sono cosciente di esserne completamente ricoperta.

Mi sento smaniosa, vorrei di più, vorrei che approfondisse tutto ma non riesco a parlare, sento solo queste mani che mi tormentano dandomi piacere.

«Morgana sei una tortura» mi alita vicino all'ombelico mentre sembra quasi avere sorriso a queste parole perché mi viene naturale inarcare la schiena «vorrei farti di tutto e sono talmente eccitato che non sono nemmeno sicuro di riuscire a trattenermi.»

«Non lo fare allora» mi sento rispondere come da lontano in un soffio, non riconosco la mia stessa voce da quanto è deformata dall'eccitazione.

Io sono tesa ma emozionata. Tutto questo mi incuriosisce e decido di fidarmi, di lasciarmi andare. Sono nuda e bendata con un uomo che conosco appena ma che mi sta dando delle emozioni fortissime. Chiudo il cervello, che mi manda grida semidisperate e apro il cuore, apro i sensi, che mi strillano "Vai! Lasciati andare!" e decido di seguire loro, per una volta.

Passi felpati, suoni lontani delle persone che ho visto nel locale e che sembrano un ricordo lontano. Ognuno qui pensa a sé, nessuno si cura degli altri. Le frequenze basse della musica arrivano attraverso i muri. Una musica di archi e violini risuona nella mia testa. Sono bendata ma so esattamente dove si trova lui e quanto è vicino a me.

Sospira e si sposta sopra il mio monte di Venere dove lo sento avvicinarsi e dirmi «non capisci, devo portarti piano piano in questo mondo, sono sicuro che sei fatta per tutto questo» mi bacia in modo leggero, tanto da farmi sentire un semplice e veloce contatto «sento che posso farti scoprire cose che nemmeno immagini ma lo devo fare per gradi e ne sarai completamente affascinata, credo che questo mondo ti appartenga più di quanto immagini.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2016 ⏰

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