Will capì che non si trattava di un miraggio solo quando Terminus, il dio dei confini, lo afferrò per un braccio, urlando "dove credi di andare, giovanotto?" Poi annusò Will ed annuì con l'aria di chi la sa lunga.
"Bene bene, un figlio di Apollo. Che viaggia con un figlio di Plutone, alquanto strano..."
"Ade." Lo corresse Nico.
"Oh beh, fa lo stesso." Concluse Terminus con un vago gesto della mano.
"Prode Terminus, ci concedi il permesso di attraversare il confine e giungere al Campo Giove? Chirone e tutti i semidei te ne saranno oltremodo grati." Intervenne Annabeth con un inchino aggraziato.
Lusingato, Terminus chiuse gli occhi e con un gesto teatrale rispose:"Farò finta di ignorare le vostre armi. Sei astuta, figlia di Minerva... volevo dire, di Atena. Passate pure."
I quattro semidei lo ringraziarono e attraversarono il confine, entrando in territorio romano.
Attraversarono velocemente Nuova Roma, ma non poterono evitare di ammirare ancora una volta gli edifici di un bianco abbacinante e lo splendore dei marmi.
Vedendoli, qualcuno li indicò e li salutò.
Risposero ai saluti, ma la stanchezza del lungo viaggio era ben evidente sui loro volti.
Usciti dal territorio di Nuova Roma, videro i primi semidei che si allenavano nei campi o che cavalcavano Pegasi. Dopo la sconfitta di Gea alcuni cavalli alati del Campo Mezzosangue avevano deciso spontaneamente di trasferirsi lì.
Tra i cavalieri spiccava Reyna, in sella ad un Pegaso il cui manto grigio rifletteva i raggi di sole, che lo facevano sembrare argentato.
Appena li vide si avvicinò e li saluto con una mano. Fece atterrare il Pegaso, e corse loro incontro."Annabeth, che bello vederti! Percy, Will, benvenuti. Nico, come stai?"
Reyna li accolse calorosamente, Annabeth la abbracciò mentre Will e Nico la salutarono con una stretta di mano.
Percy, invece, era impegnato a conversare con il Pegaso di Reyna."Dice di chiamarsi Augusto. Reyna, mi ha detto di farti sapere che sa di non poter eguagliare suo fratello Scipione, ma farà di tutto per riempire il vuoto che la sua morte ti ha lasciato."
Gli occhi di Reyna si riempirono di tristezza, mentre accarezzava il muso del Pegaso mormorando un ringraziamento.
Poi, come per allontanare la malinconia, invitò i semidei a rifocillarsi prima di raccontarle il motivo del loro viaggio.Mentre Percy e Annabeth decisero di andare alle terme, Nico e Will, in silenzio, si recarono sull'altura dove erano stati eretti i templi degli Dei.
Tra tutti spiccava quello di Zeus, ma Nico si avvicinò a quello più modesto di Plutone.
Si sedette sull'erba, con lo sguardo perso che vagava sull'orizzonte.
Un'altra giornata stava terminando, Nico e Will sapevano di non avere molto tempo per portare a termine l'impresa eroica.
Eppure rimasero fermi sull'altopiano, mentre il vento primaverile agitava i loro capelli."Nico... Reyna ci aspetta. Dovremmo andare."
"Vai tu, voglio stare qui. Reyna capirà, mi conosce."
"Allora non hai capito. Dove stai tu, resto anche io. Non mi allontanerò.
Se tu temi le tenebre del tuo cuore non mandare via tutti quelli che cercano di aiutarti.
Sono qui per te.
Non sei solo, Figlio di Ade.
Non lo sei mai stato.""Oh, Will... non sai cosa significa appartenere a due mondi diversi, uno governato dal Sole e dalla vita mentre l'altro dalla Notte e dalla morte.
Sei figlio di Apollo, sei tu stesso una luce. E a lungo lo sei stato anche per me. Non posso sapere cosa mi succederà, non voglio farti del male, Will. Un giorno Ade deciderà che è tempo per me di andare negli Inferi, da lui, e io morirò, lasciando dietro di me solo disperazione.""Non sono nessuno per andare contro il volere di un dio, ma Nico, se dovessi lottare contro tuo padre e tutte le schiere del Tartaro a mani nude perché tu viva, sappi che lo farei.
E morirei con il sorriso."Gente!
Come va?
Ce l'ho fatta ad aggiornare, anche se è mezzanotte passata, ma a chi importa? Che ne pensate di questo capitolo? Ho voluto mettere qualche cosa anche su Reyna, per creare un quadro più completo.
Grazie a tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente chiedendomi di continuare.
A presto!
Giò.
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《Non sei solo, figlio di Ade》|Soʟanɢєʟo|
Diversos"Mi hai salvato in modi che neanche puoi immaginare. Sei riuscito a tenermi ancorato a te mentre le tenebre mi dilaniavano il cuore, pronte a trascinarmi nel regno di mio padre al minimo segno di cedimento. Io non dimentico, Will Solace."