A Maggi-ma
Era una notte nebbiosa,ai primi di Aprile.
Attraversare la palude non
era facile,tantomeno orientarsi.
Solo in pochi vi si avventuravano,e la maggiorparte tornavano indietro,perduti.
Quella fitta nebbia era il luogo ideale per chi doveva nascondere sè stesso o qualcosa commesso.Oni era sè stessa che nascondeva.
Oni;non è un nome un po' fuori dall'ordinario? Beh,infatti non era il suo vero nome. La ragazza comunque,insisteva per farsi chiamare così.
In questo momento,si stava inoltrando nella fitta e densa nebbia. L'aria di umido le punzecchiava il naso,ormai rosso.
Ai bordi degli occhi stanziavano delle piccole lacrimucce,procurate dal freddo e dagli occhi tanto affaticati nello scrutare l'orizzonte.
Intonava una canzone calma,per distrarsi un po' da quel gelo e dall'attesa che separava lei dalla sua casa."I switch off the lamp, but I want to turn off the tired.
I want to turn off the strange and disregard your change.
If I can reject all of this.
I just want to care what I want to care.
I don't want responsible with pretend to passionately.
If I pay is more than obtain,maybe I can't afford more serious.
I just want to care what I want to care.
The more you resist then the more it unable to execute.
If the world has its rule,I can only care what I can care too..." *Smise di cantare,perchè con sua gioia intravide il suo piccolo rifugio;casa dolce casa! Avrebbe potuto finalmente rilassarsi un poco.
Il contorno della casa si faceva man mano più nitido: era piccola,situata su un pendio di una collina priva di vegetazione,accanto a degli enormi massi;un viottolo fatto di terriccio umido biforcava dall'entrata per continuare a scorrere verso destra,segni che quella strada terminava proprio alla casa della ragazza.
Era fatta di legno di betulla, e tappezzata di qua e di là da alcune grosse travi;si confondeva nell'ambiente, ed era l'ultimo posso dove un essere umano avrebbe desiderato vivere. Di certo nessuno apprezza l'umidità,l'aria stagnante e irrespirabile,il fango e molte altre cose sgradevoli di quel posto.
Tuttavia la ragazza apprezzava molto di più il suo piccolo caldo cantuccio che restare fuori al gelo,nonostante fosse già primavera inoltrata.Entrò in casa,spingendo la scricchiolante porta di legno con le labbra secche erano rivolte in uno splendido sorriso.
Si tuffò nei triliardi di cuscini rattoppati ammucchiati in corridoio,levandosi lentamente gli stivali e assaporando quel calore che c'era nella sua accogliente dimora.
Alzò un po' lo sguardo,per incontrarlo nuovamente nel piccolo specchio situato sul muro.
Si osservò attentamente: i suoi occhi verdi erano un po' spenti,con un velo di lacrime ai bordi.
Il cappuccio ormai calato, rivelava i fluenti capelli biondi.
E un'orecchio,un orecchio molto lungo,esattamente come quello di un coniglio,marrone. Uno, uno soltanto.
Sorrise nel vederlo, le aveva insegnato molto.Eh già,come avrete capito, Oni non era una semplice ragazza. Era quello che i contadini e i cittadini delle città vicine chiamavano "errore mitologico";in breve,non del tutto umana.
Con due dita lo carezzò da una parte all'altra. Era umido e leggermete ispido a causa della temperatura.Si risistemò i capelli velocemente,districandoli con le dita,per poi consumare un frugale pasto e infilarsi a letto. Tanti pensieri le passarono per la testa,finchè la stanchezza ebbe la meglio,e si addormentò dolcemente:pensò per l'ennesima volta di essere al sicuro.
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Salve a tutti! Sempre la stessa storia: sono Silvia ma chiamatemi Silu o Mon. Sono scomparsa da Wattpad per un po' ma sono tornata con la mia prima storia originale...e sono piuttosto nervosa. In realtà la avevo già pronta da tempo ma shhh. Scusate per gli eventuali errori di distrazione o di qualsiasi altro genere.
Come prologo è piuttosto corto,ma dopotutto è solo un prologo(lol),dovrete aspettare il prossimo capitolo. Che dire, spero vi piaccia e che vi incuriosisca. Ho altre storie che sto scrivendo,e per ora pubblico questa.
Grazie a maggy-ma01 per tutto il supporto datomi ;///;💗*Scusate per la pessima
Traduzione:
Spengo la lampada,ma voglio spegnere la stanchezza.
Voglio disattivare la stranezza e ignorare il tuo cambiamento.
Se riesco a rifiutare tutto questo.
Voglio solo aver cura di ciò di cui voglio aver cura.
Non voglio esserne responsabile con finta passione.
Se rimmetterci è più di ottenere,forse non lo posso affrontare più seriamente.
Voglio solo aver cura di ciò di cui voglio aver cura.
Più resisti allora più sarà difficile da abbattere.
Se il mondo ha la sua regola, può solo importarmi di cosa posso aver cura anch'io... "
Canzone: 白安-我只想在乎我在乎的.
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A "one-ear" girl
FantasyC'è una voce meravigliosa che risuona nel mondo. Il suo proprietario è scomparso. Ma la sua voce continua ad echeggiare nella testa di una certa ragazza. Una ragazza costretta a nascondersi. "Lo so,ti capisco" Un ragazzo incatenato a una maledizio...