i care about her, 2nd part

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"Un cuoricino?"

"Esatto."

"Al primo messaggio? Brucia tappe."

"Almeno è bella, ed è strana come te. Musica classica ,oddio, non credevo che qualcuno oltre a te e il mio vecchio insegnante di violino la ascoltasse veramente."

Zoè non sembrava essermi di aiuto. Ambra la descrisse come una smorfiosa antipatica, falsa innocente, santarellina, faccia d'angelo, arpia. Mi stava dando fastidio la sua negatività, Ambra era una ragazza davvero matura dai suoi interessi, molto bella esteticamente e anche con un raffinato gusto nel vestire.

Era perfetta, non avrei dovuto dare peso alle idiozie di Zoèlie.

"Chi ti conosce meglio di me, Ezra?!Quella è del cancro! Deboli."

"Non puoi conoscere una persona dal suo segno zodiacale."

"E tu che ne sai."

Mi abbandonò ai gradini da solo, e si legò i capelli all'interno della cuffia. S'incamminò verso il bordo della piscina e ci si gettò di testa, con la solita ed impeccabile esibizione. Mentre sguazzava mi fissava dritto negli occhi ed io facevo lo stesso, sostenemmo l'uno lo sguardo castano dell'altro finché non mi chiamarono per un aiuto con i gonfiabili da distribuire.

Nel pomeriggio toccò a Marcus darmi il suo parere, che fu tutto l'opposto. Al contrario di Zoèlie, lui fece caso solo all'aspetto di Ambra e a quante relazioni avesse avuto precedentemente.

"Via libera." Mi disse poi, tornando a rincorrere un pallone da calcio con il joystick.

"Zoèlie dice che me ne pentirò."

Marcus fece una faccia contraria, quasi schifata.

"Zoè è gelosa."

Mi scappò una piccola risata. Gelosa. Zoèlie gelosa di qualche ragazza che non sia la bellissima Kendall Jenner, che lei venera?

"Gelosa di cosa, Marc?"

"Non sono uno psicanalista di coppia o stronzate simili, ma l'idea del tuo tempo dedicato ad un'altra ragazza potrebbe ferirla. Insomma, siete come gemelli voi due, sempre uno appiccicato all'altro."

"Ma è stata lei a dirmi di trovarmi una ragazza!"

"Ezra, davvero ancora non hai capito che le ragazze sparano stronzate dalla mattina alla sera, di cui poi si pentono, e fanno sentire in colpa te, perché non ammetteranno mai di aver cambiato idea?"

Rimasi in silenzio, solleticandomi il lobo sinistro, come mi è solito fare mentre ho la mente tempestata di dubbi e risposte senza motivazioni valide.

"Ah no tu non hai mai avuto una ragazza."

"Esatto."

"Ma hai Zoèlie."

"Il rapporto fra me e Zoèlie è –"

"Sì, lo so." Mi interruppe alzandosi dal divano, e spegnendo la Play Station. "Solo una semplice amicizia."

Rise fra sé e sé mentre s'incamminava verso la sua camera, quasi come se fossi io il soggetto del suo divertimento. E la cosa non mi piaceva.

"Vallo a dire a lei allora."

***

Era tutto pronto. La tavola apparecchiata, i miei capelli –per una volta– in ordine, il cibo quasi non sembrava preconfezionato e Marcus teneva Zoèlie impegnata ad una mostra d'arte in città.

Ancora mi chiedevo se fosse stata una buona idea organizzare il primo appuntamento a casa mia. Zoèlie mi mise in guarda dicendomi che se fosse stata una serial killer adesso sapeva il mio indirizzo. Non le diedi retta, come spesso ultimamente, e feci come mi consigliò Marcus. Una cena semplicissima e una chiacchierata simpatica.

L'unico problema ero io, le mie parole, la mia chiacchierata, quello che non avrei detto. Degli ansiogeni non erano abbastanza. Forse avrei dovuto bere un paio di bicchieri di vino in più, ma rischiavo di apparire un alcolista disperato.

Bussarono alla porta, non c'era più tempo per stipulare strategie.

Era semplicemente bellissima. I suoi folti ricci erano sciolti fino alle spalle, come piccole molle elastiche, le avrebbe chiamate Zoè. Il vestito era una tuta intera nera ed elegante, abbinata ad un paio di tacchi vertiginosamente alti.

"Piacere, Ambra." Sorrise con dei denti perfetti e bianchi. Questa ragazza era anche troppo per me, in che guaio mi ero ficcato. Penserà che fossi molto più bello in foto che dal vivo, con questo naso storto, mandibola spropositatamente larga e capelli più lunghi di lei.

Quando ci sedemmo a tavola cercai di fare il classico auto-umorismo sulle mie scadenti abilità culinarie, che secondo un sondaggio riportato da Zoèlie, fa tanto piacere alle ragazze.

Zoèlie, Zoèlie, Zoèlie. Se non se ne fosse andata dalla mia testa, non sarei riuscito a fare una buona impressione su Ambra.

"Allora, di che cosa ti occupi?" Chiesi nel modo più gradevole possibile quando finii di servire.

"Sono una commessa-studentessa, ma sono al momento anche volontaria all'ospedale del mio quartiere, nel reparto pediatrico. Mi occupo dei bambini affetti di cancro."

Io mi sforzai, e ci provai con tutto me stesso di non ridere ingozzandomi con gli spaghetti e le vongole scongelate e preconfezionate. Tutto il discorso di Zoèlie sulla sua falsa faccia d'angelo, e sul fatto che fosse del cancro mi lampò in mente.

"Tu invece?"

"Uhm, lavoro in una piscina."

"Oh, sei un bagnino?"

"Esattamente."

"Non è gratificante salvare la vita di altre persone?" Sorrise di nuovo a trentadue meravigliosi denti.

Oddio, che le dovevo dire? Non è che era ancora single perché s'è data alla clausura e sotto quei ricci nasconde un velo da suora? O è davvero così falsamente piena di bontà?

Tutta questa gentilezza io non la digerisco.

"Sì, diciamo."

Sorrise di nuovo. Seguirono dei complimenti riguardo al mio preparato, e mi chiesi dove ne trovò il fegato per dirmelo. Zoèlie mi avrebbe sicuramente lanciato frecciatine a dismisura su quanto dura e salata fosse la pasta, o che il 99% delle vongole non si aprisse.

Dopo cena erano solamente le nove, e proposi di vedere un film. Marcus mi scrisse che avrebbe trattenuto Zoèlie ancora per un'ora, poi si sarebbe messa in testa di dormire con noi.

Lasciai che Ambra scegliesse e ovviamente fu proprio il film più sdolcinato, drammatico, romantico, deprimente e da lattealleginocchia mai visto in vita mia.

Non sono abituato a queste cose, Zoèlie mi ha abituato all'orrido e splatter.

Ma Zoèlie non era con me in quel momento, e comunque in presenza di una ragazza perfetta sotto ogni punto di vista come Ambra, pensavo ancora a tutti i comportamenti inadeguati e infantili di Zoèlie.

Decisi di mettere a tacere i miei pensieri e guardare il film da lattealleginocchia, magari avrei ancora potuto fare una buona impressione. Zoèlie doveva uscire dalla mia testa, immediatamente.

Ti parlo di Zoèlie. (In sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora