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KRISTAL
Sfreccio fra le auto, corro come stessi scappando, e forse lo sto faccendo davvero. Non posso e non voglio affezzionarmi a Rayan. Far l' amore con lui è stato diverso, fantastico e perfetto. Lui è tutte queste cose. Io ho bisogno della mia liberta. Ripenso ai suoi baci e accellero, ormai non lo vedo quasi più alle mie spalle. Basta, non mi devo più avvicinare a lui. Devo pensare solo alla gara di stasera e alle prossime.

Arrivata ai magazzini, corro da mio fratello. Passo i minuti che anticipano la gara con lui, Jack e gli altri.

La gara l' ho vinta io come avevo predetto. Jack mi alza di peso e mi fa sedere sulle sue spalle <bene principessa, da oggi tu e Angel farete ufficialmente parte dei the bleacks knights> il nome della loro, nostra banda. Ho corso contro i the snakes of the devil e i red fallen, stracciandoli esageratemente. Ho intravisto ciuffo viola con suo fratello e i suoi amici, mi ha sorriso, ho ricambiato ma poi sono tornata con la testa a festeggiare la vittoria. Non devo pensare a lui. Angel da bravo fratello si è accorto che qualcosa non va ma per il momento non fa domande. Beviamo come non ci fosse un domani! Sono ubriaca e devo riportare la moto a casa merda! <Sorellina.. Andiamo dai.. Ti seguo in macchina.. Cè la fai?> biascica con la bocca impastata. La fortuna di essere una gran bevitrice? Beh che riesco a fermarmi prima di arrivare al punto da farmi portare in braccio.
Arriviamo a casa senza problemi. Ang mi blocca per le scale <dimmi che succede Kri> mi mordo il labbro, se lo dico ad alta voce poi diventa reale. Ma so che non mi lascerà in pace fin che non parlo <beh.. Credo che.. Avessi ragione tu.. Rayan.. Mi piace davvero cazzo.. E quindi devo stargli lontano> mi abbraccia forte a se. Litighiamo, ci scanniamo, avvolte sembriamo ambigui ma siamo fratelli e ci vogliamo davvero un sacco di bene. Ricambio la sua stretta <andiamo a dormire, domani ci aspetta quella cena pallosa!> ridacchia tra i miei capelli <an si sorellina, in macchina ho le giacche con lo stemma della banda> sorrido fiera di me, non è passata ancora una settimana e faccio gia parte della banda numero uno di Ottawa, i giocatori di football mi venerano e .. Ho incontrato l' unico ragazzo che potrebbe spezzarmi il cuore.

Il giorno dopo vengo svegliata dal mio fratellone, assottiglio gli occhi in due fessure sia per la troppa luce che entra dalla finestra ma soprattutto perchè volevo continuare a dormire! <Sorellina, mamma mi ha pregato di venirti a chiamare, visto che sono le 17.30 e hai gia studiato troppo per oggi, e tra un paio d'ore arriveranno i nostri ospiti> dice smielato calcando bene ogni parola, ma è stupido? Oh giusto, loro sono a casa, e non crederebbero mai che la loro adorata principessa fosse ancora nelle braccia di Morfeo. Biascico un "adesso mi alzo" mentre lui mi mostra orgoglioso la giacca. Nera in pelle, il mio nome è scritto sul davanti zona seno sinistro, dietro il nome della banda è scritto in caratteri gotici bianchi, sotto i quattro cavalieri dell'apicalisse in sella a delle moto. Figa. Caccio più gentilmente possibile mio fratello e vado a lavarmi, una doccia calda e rilassante mi aspetta. Mi ammonisco ogni volta che la mia mente vola alla sera prima, in quel letto con quelle forti braccia muscolose intorno al mio corpo, basta cazzo! Entro nella mia cabina armadio, impreco mentalmente, dovró usare la mia facciata da perfetto angioletto. Indosso un abito smanicato di Gucci rosa pallido, stretto al seno, sotto di esso una cintura di swarovski, per poi scendere morbido in un tessuto leggero di seta. Ai piedi dei sandali Chanel argentati, con doppio cinturino legato alla caviglia. I capelli li lascio sciolti, inserendo fra essi un fino cerchietto anche esso pieno di swarovski. Mi trucco al naturale, solo del mascara nero per dare contrasto e un lucidalabbra color pesca. Esco contemporanemente a mio fratello, camicia hermès bianca con cravatta grigio scuro, pantaloni neri prada, sta da dio, come sempre, scendiamo a bracciatto, che la recita abbia inizio.
Il socio dei nostri genitori arriva puntuale, si chiama Fred, è accompagnato dalla moglie Jenny e da suo figlio Dylan. Un gran pezzo di figo. Peccato che sia il classico figlio di papà. Si presentano a noi, lodando la mia bellezaa, complimentandosi con mamma e papà, per la nostra educazione, sapessero.. Durante la cena, sorridiamo e parliamo solo se interpellati, ma noto il ragazzo, che mi fissa spesso di sottecchi, quegli occhi neri come la pece nascondono dei segreti ne sono sicura, e io voglio scoprirli. E poi l' ho già detto che è figo no? Con quei capelli castano con il ciuffo verso l' alto, il suo completo grigio stringe attorno al suo fisico muscoloso, e quelle labbra peccaminose.. Non è come ciuffo viola ma.. Oddio no non di nuovo non devo pensare a lui! In ogni caso questo Dylan non è il santo che dimostra, e anche mio fratello se ne è accorto, vedo come lo studia.
Dopo cena gli adulti ci lasciano per andare nella bibblioteca a chiaccherare. Una volta soli il ragazzo sbotta <bene ora potete togliere le maschere di angioletti..> eh? Come vuole, trasmormo il mio dolce sorriso in un ghigno di sfida <allora Dylan chi diavolo sei tu?> la sua bocca ride ma i suoi occhi restano glaciali, inarco un sopraciglio <mia sorella ti ha fatto una domanda> sibila Ang <con calma.. Sai bambolina potremmo divertirci io e te..> viscido, prendo il coltello davanti a me e con una mossa le lo lancio addosso, giusto un millimetri dalla sua mano, il tutto con lo sguardo omicida mio, e beffardo di Ang. Il ragazzo deglutisce e sposta la mano <hai le sembianze di un angelo ma sei il demonio Kristal> <ti ripeto cazzone, chi diavolo sei tu?> <nessuno di importante.. Ma ti ho vista correre ai magazzini.. E no, non diró nulla, non potrei senza farmi scoprire a mia volta.> troppa gente sa di noi in questo posto diamine. Non possiamo continuare la conversazione, che i nostri genitori ritornano da noi, per cui tutti torniamo ad essere dei perfetti ragazzi di alta borghesia.
Prima di andarsene Dylan mi passa un biglietto. In camera leggo "ti lascio il mio numero, chiamami" certo credici, in ogni caso salvo il numero prima di buttare il foglio, non si sa mai che possa tornarmi utile.
Mi cambio indossando la nuova giacca, e appena i miei dormono vado ai magazzini con mio fratello.

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