Two. Emily

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Il tocco di una mano gelida mi fa sobbalzare. Mi strofino gli occhi cercando di focalizzare la figura sfocata davanti a me. È solo Emily, la mia amica.

《Cazzo Raja sei ridotta uno schifo.》

Cerca di alzarmi da terra. Vedo il sole splendente e il cielo limpido. Non ricordo cosa sia successo ieri sera. Non ricordo dov'ero.

《Forza, ti porto a casa.》

Cerco di alzarmi da terra. La mia testa è abbastanza dolorante, ma ho un sorriso stampato sulla faccia. Arriviamo, non so in qualce modo, a casa mia.

《Grazie Emily》

《Di niente piccola, ci sono sempre per te, ora va in casa. Ci vediamo domani a scuola》

《Certo, a domani》

Entro in casa e chiudo lentamente la porta alle mie spalle. Mi guardo intorno e noto Jenny in cucina a preparare il pranzo.

Jenny è la fidanzata di mio padre. Una cornacchia bionda cotonata, antipatica e acida come a merda.

《Dove sei stata?》

《Cosa te ne frega?》

Mi dirigo verso camera mia. Mi siedo sul letto con la testa tra le mani.

A mio padre non è mai fregato niente di me, non mi controlla, ed io ora sono una mina vagante. A volte mi dispiace, ma ci sono abituata.

È il classico uomo di affari, con i soldoni. È finto come la sua ragazza, che ha quasi la mia etá, cazzo.

Sono figlia unica e in questo periodo mi sento estremamente sola.

Non ne parlo con nessuno.

Per di più, Michael, il mio ex, mi sta scocciando perchè vuole tornare con me. È un tipo tutto muscoli e niente cervello, capito?
Sará bello e figo con i suoi pettorali finti, ma non ci tornerei per niente al mondo, è una testa di cazzo.

Guardo lo schermo del mio iphone e trovo 10 messaggi, ma non ho proprio voglia di leggerli ora. Però ho voglia di farmi una bella doccia calda.

Preparo gli asciugamani ed entro in doccia. Rifletto sempre sotto alla doccia, cerco di ricordare ieri sera con scarsi risultati.

Penso a Emily. Ci sballiamo insieme, mi porta sempre l'erba e fuma con me. Lei è lesbica, non piace a mio padre e alla sua cornacchia cotonata. È una bella ragazza. Alta, magra, bionda, rasta lunghi. Una bella tipa, ma a me piacciono i ragazzi.

Esco dalla doccia e mi asciugo i capelli. Metto una tuta a caso e mi siedo sul letto. Ricordo di avere della roba nello zaino.

Chiudo a chiave la porta. Fumo il joint con della musica reagge di sottofondo. Inizio a non vedere più la finestra davanti a me, dal fumo denso che si è creato. E gli occhi bruciano.

Apro la finestra e spengo il joint buttandolo dalla finestra. Ora vedo un mondo bello e colorato. Come in una favola.

Mi sdraio sul letto e vado in coma per mezz'ora circa. Quando mi sveglio il fumo non è più così fitto come prima, anzi sta andando via del tutto.

Però ho ancora la sostanza in corpo. Fa un caldo pazzesco, tolgo la maglia rimanendo in reggiseno. Vado in bagno e mi rinfresco la faccia.

Guardo il mio riflesso sullo specchio, i miei occhi neri vanno a fuoco.

《Raja è pronto, vieni a mangiare》

Mi chiamano.Scendo in quelle condizioni. Mi siedo a tavola e inizio a mangiare.

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