Il periodo di permesso di James è terminato e perciò deve tornare alla base.
So già che mi mancherà un sacco, non avrò più una spalla su cui confortarmi e non avrò quel senso di protezione nell'averlo accanto, non so quando lo potrò rivedere, ma spero presto.
Forse quando torneranno i miei genitori, e credo molto presto, potrò chiedere a mio padre di accompagnarmi a trovare James alla base.
Stamattina James si è alzato molto presto per fare i bagagli e sistemarsi al meglio.
Dallo stipite della porta del bagno lo osservavo rasarsi la barba con cura, tagliarsi i capelli molto corti e infilarsi la divisa ormai consunta dell'esercito.
Lui, a mia differenza, fa già ufficialmente parte dell'esercito.
Lo abbracciai stretto e non lo volevo lasciare andare ma feci un bel respiro e mi promise che ci saremmo rivisti a breve.
E così ora guardo il taxi rosa sfrecciare via in direzione dell'aeroporto.
Il cigolio di una porta cattura la mia attenzione, mi giro e vedo Brian, in canotta e pantaloni della tuta, uscire di casa per gettare il sacco della spazzatura.
Mi saluta con una mano e si avvicina.
-Ehi-
-Ciao- mi lascia un bacio sulla fronte.
-Che fai qui tutta sola?-
-È appena andato via un mio amico-
-Non sapevo avessi ospiti-
Annuisco e mi volto verso la porta aperta di casa mia.
-Vuoi entrare?- gli chiedo speranzosa di avere un po' di compagnia.
-Veramente dovrei rientrare- si gratta la nuca imbarazzato e indica casa sua.
-Dai è sabato, non abbiamo neanche scuola. E dai fammi compagnia-
-Va bene-
Entriamo in casa e mi dirigo verso la cucina.
-Hai già fatto colazione?- gli chiedo aprendo uno sportello per prendere i cereali.
-No, ancora no-
-Caffè?-
-Sì grazie- preparo la macchinetta e la metto sul fuoco. Prendo due tazzine e due ciotole. In una verso i miei cereali mentre l'altra la poso vuota in tavola.
-Vuoi anche tu quelli?- indico i cereali sul bancone. -Sennò ho quelli al cioccolato-
-Vada per il cioccolato-
-Cioccolato in arrivo-
Verso il caffè nelle tazzine e porto tutto sulla tavola. Mi siedo sullo sgabello e inizio a mangiare.
-I tuoi genitori?-
-Sono a lavoro-
Verso un po' di latte nella ciotola.
-Hai avuto problemi con tuo fratello ieri sera?-
-No, tutto tranquillo-
-Menomale- mormoro.
-Lui però era un po' nervoso-
-Nervoso?-
-Sì come se gli dispiacesse. Forse ha capito di aver esagerato-
Mi fermo con il cucchiaino a mezz'aria.
-Non credo che Dylan sia il tipo-
Lui solleva le spalle e si versa un'altra manciata di cereali.
-Chissà forse è cambiato veramente-
Lo spero per lui. Non voglio che ricominci la stessa storia di quattro anni fa.
Chissà forse se ricominciasse a prendermi in giro io prenderei la decisione di tornare nell'esercito e di non tornare mai più.
E io non voglio che ciò accada. Voglio prendere una decisione seguendo il mio cuore.
Dopo aver finito di mangiare pulisco le scodelle e le sistemo nell'acquaio.
-Vuoi che ti aiuti?-
-No, tranquillo-
Il campanello suona, lascio la tazza che stavo lavando e esco dalla cucina percorrendo il corridoio e arrivando alla porta.
Senza guardare dallo spioncino apro la porta.
-Dylan- esclamo sorpresa di vederlo fuori dalla mia porta. Forse ha visto suo fratello entrare e vuole che rientri in casa.
-Alexis, volevo parlarti- No, non è qui per suo fratello.
-Non credo che noi abbiamo qualcosa da dirci- incrocio le braccia al petto.
I suoi occhi sono stanchi e una strana luce luccica in essi -Tu forse non hai niente da dirmi, ma io ho molte cose da dirti-
Apro di più la porta e lo lascio entrare.
Andiamo in salone, lui passeggia avanti e indietro, mi viene la nausea solo a guardarlo.
Si ferma al centro della stanza e mi fissa.
- Vai al punto e sparisci-
-Volevo solo chiarire una cosa-
Sorrido e mi passo la lingua sui denti - Dylan se devi fare un altro dei tuoi discorsi strappalacrime sappi che non me ne faccio niente. Sono sicura che se ora andassi in camera tua troverei un copione con su scritto tutto ciò che mi stai per dire-
-Che vuol dire?-
-Che sono solo stronzate ciò che dici! Tu non pensi una parola di quello che dici-
Si inginocchia e mi posa le mani sulle ginocchia.
-Alexis, io non c'entro niente con quello che è successo ieri-
Non gli rispondo.
-Alexis, sono serio-
-No, io credo proprio di no-
-Perché non mi credi?-
-Ieri hai detto che lo avevi fatto perché non te ne importa niente di me-
-L'ho detto solo perché c'erano i miei amici lì, io non c'entro niente!-
-Non ti credo-
Dylan alza lo sguardo e la sua espressione cambia immediatamente.
Mi volto e vedo che Brian è appoggiato allo stipite della porta; chissà da quanto tempo ci stava osservando.
-Cosa ci fai tu qui?- domanda Dylan leggermente adirato. Quando Brian mi ha detto che tra loro andava tutto bene gli ho creduto. Ma credo che mi abbia mentito, forse per non farmi sentire la colpa dei loro litigi, anche se, a quanto ho capito, li hanno regolarmente. Oppure non voleva farmi partecipe di ciò che accade con suo fratello, e io non posso biasimarlo: in fondo non ci conosciamo da molto e certe cose è giusto che se le tenga per sè.
-Facevo compagnia ad Alexis-
-Tu?-
-Sì, io. Hai qualche problema per caso?- si stacca dalla porta e si avvicina a noi.
Quando l'ho visto per la prima volta mi era sembrato solo un bambino, possibile che ora lo veda sotto un'altra luce?
- Io non ho nessun problema, semmai lo dovrebbe avere Alexis che va a piangere dai bambini-
A mio parere è molto più bambino Dylan che Brian, ma decido di stare zitta per non peggiorare la situazione.
-Almeno io non le rendo la vita impossibile-
-Però la costringi a fare da babysitter-
-Sei solo geloso perché è amica mia e invece tu non riesci a parlarle senza insultarla o ferirla-
- Ma che dici?- Dylan alza il tono di voce e credo che sia meglio separarli prima che si crei un'altro litigio. È stato sufficiente quello di ieri a scuola.
-Dylan, forse è meglio che tu vada- gli suggerisco scortandolo fino alla porta.
-Non farti abbindolare da lui: è solo un bambino-
-Ciao Dylan-
Gli chiudo la porta in faccia e subito mi sento più libera.
James perché te ne sei andato?Starà dicendo la verità Dylan? Secondo voi?
Che ve ne pare di Brian? Vi piace come personaggio?
Fatemelo sapere nei commenti!
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I need your love
RomanceL'accademia militare l'ha cambiata nel profondo: ormai non è più una ragazza debole ma una ragazza forte e fredda. Riuscirà il più grande puttaniere della scuola a scioglierle il cuore?