Mi resta difficile aprire gli occhi perché è come se ci fossero due massi pesanti sopra. Mi fa malissimo la testa, forse ho bevuto troppo ieri sera. Ci metto qualche secondo ad accorgermi che nel letto insieme a me c'è Martin che mi abbraccia saldamente. Una sua mano sta stringendo il mio fianco, mentre l'altra è intrecciata alla mia.
Adesso mi ricordo cosa è successo ieri sera, un sacco di pensieri mi invadono la mente e non so se essere felice di essere con lui oppure se essere preoccupata per le conseguenze di quello che è successo. Se mi avesse solo usata per svuotarsi le palle? Non me lo perdonerei mai. Sposto delicatamente il suo corpo dal mio e mi dirigo in bagno a darmi una rinfrescata, per fortuna mi ero portata un cambio. Entro sotto la doccia e lascio che i miei pensieri scivolino come l'acqua che mi sta scorrendo addosso. Ad un certo punto sento aprire la porta.
-Emy?! Sei qui?- dice Martin con un tono un po' insicuro.
-Si.. volevo darmi una rinfrescata.. come hai dormito?-
-Benissimo.. tu?-
-Bene, però mi fa male un po' la testa adesso, forse ho bevuto troppo.-
Lo sento ridere mentre chiude la porta e mi lascia da sola con i miei pensieri, per fortuna non ha parlato di quello che è successo ieri sera, sarebbe stato imbarazzante.
Esco dalla doccia mi avvolgo in un asciugamano e mio dirigo nella camera di Martin.
-Martin devo cambiarmi potresti.. non so uscire oppure voltarti per favore?- dico con un tono un po' insicuro.
-Okay, non guardo promesso! Anche se dopo quello che è successo ieri sera potrei pure vederti. No?!-
-Ieri sera non mi hai visto nuda e se hai tanto da prendere in giro non mi ci vedrai mai. Anzi non mi ci vedresti comunque visto che quello che è successo ieri sera evidentemente è stato un grosso sbaglio, perché so benissimo che rimarrò una tra le tante con cui hai avuto rapporti, quindi per favore esci da questa stanza e dalla mia vita, sei soltanto uno stronzo. Non posso crederci di avere fatto una cosa del genere. A cosa pensavo? Forse pensavo che eri diverso ma evidentemente sei uguale a tutti gli alt...
Non riesco a finire il discorso perché lui mi mette una mano sulla bocca.
-Se tu stessi zitta un secondo e mi facessi parlare forse riuscirei a spiegarti un po' di cose. Non buttarmi merda addosso senza nemmeno conoscermi! E' vero, sono un puttaniere, sono stato con tantissime ragazze con cui ho avuto rapporti più intimi rispetto a quelli avuti con te. Non mi è mai importato delle ragazze, perché per me sono sempre stati dei giocattolini con cui svuotarsi le palle, per me non era importante dirsi niente se non per accordarci dove scopare. Tu mi crei tantissimi problemi, sai perché? Quando ti ho vista a quel bar mi sei sembrata diversa, non sei la solita principessina tutta perfetta, tu hai qualcosa di marcio dentro, un segreto che ti porti dietro da tanto tempo, proprio come me. Tu hai qualcosa in più rispetto alle altre, ieri sera mentre ti toccavo eri così dolce e per niente volgare, eri bellissima. Da quando ho assaggiato il sapore delle tue labbra non riesco più a farne a meno, e neppure ti conosco! Sei diventata una dipendenza fisica più forte di ogni sigaretta e ogni droga io abbia mai provato.-
-Non so cosa dire, ma io non voglio essere una delle tante che ti scopi.-
-Ti sei divertita ieri sera?-
-Ad essere sincera si.-
-E allora? Non pentirtene, e se succederà un'altra volta sarà ancora più magnifico, capito?- dice mentre fa toccare le nostre fronti.
-Capito.- dico sussurrando e sorridendo.
Si avvicina e mi bacia molto dolcemente, attorciglio le mie braccia intorno al collo, dimenticandomi completamente del misero asciugamano che copriva il mio corpo nudo. Sento scivolare il tessuto sul mio corpo fino ad arrivare in terra.
-Ehm.. ops.- lo sento dire mentre arrossisce e si volta dall'altra parte.
Avvampo e mi metto a ridere imbarazzata. Prendo i miei vestiti e mi vesto.
-Martin, sono vestita puoi voltarti adesso.-
-Ti preferivo nuda.- dice mentre ride e fa spuntare quelle dolci fossette.
Scuoto la testa e rido.
-Vado a cercare Era, ci vediamo in giro.- gli do un veloce bacio a stampo ed esco dalla stanza.
-Buongiorno Emy! Dove eri sparita ieri sera?- dice mentre sta sorseggiando una tazza di camomilla al bancone della cucina insieme ad un ragazzo moro.
-Ti spiego quando siamo a casa, okay? Tu invece dove eri sparita?-
Vedo arrossire sia Emy che il ragazzo moro.
-Ero con lui.. lui è Dylan, il tastierista del gruppo di Martin e Matthew.-
-Ah.. piacere sono Emy, la vostra nuova batterista.- dico arrossendo e stringendo la mano a Dylan.
-Ah, la ragazza italiana per cui Martin ci ha fatto scoppiare la testa! Cosa cazzo gli hai fatto a quel ragazzo?-
Divento rossa e sorrido, sento una mano sul mio fianco.
-Stavate parlando di me?- mi ritrovo Martin accanto che sorride.
-Ehm.. no, cioè si.. Era mi ha presentato Dylan.- dico con un tono un po' insicuro, gli occhi di Martin a volte mi mettono a disagio.
-Ah quindi ti sei divertito? Vecchio marpione!-
-Tu no?- dice Dylan alzando un sopracciglio e dirigendo lo sguardo tra me e Martin.
-Non penso che siano affari tuoi.- dice alzando leggermente la voce.
-Non ti bastava più inzuppare il biscotto in tutta la parte femminile della scuola che hai dovuto inzupparlo anche nella nuova arrivata? Fai schifo.- dice Dylan sogghignando.
Il mio cuore si spezza di nuovo in mille pezzi e mi sento avvolta da un po' di gelosia anche se mi ha già spiegato la sua storia.
Vedo i pugni di Martin stretti e la sua mascella diventa dura e ancora più accentuata e mascolina, il suo sguardo dolce se n'è andato e vedo tanta rabbia nei suoi occhi, decido di intervenire.
-Se avesse "inzuppato" anche con me non sarebbe affare tuo, punto primo. Punto secondo se non importa a me il suo passato perché dovrebbe importare a te? Anche tu ti sei divertito ieri sera, no? Perché noi non possiamo?- dico con tutta la sicurezza che mi ritrovo in corpo.
-Okay, okay, finiamo questa discussione prima che inizi, scusa amico, pensavo fosse una delle tante, ma a vederti non mi sembra.- dice Dylan alzando un braccio in segno di scusa.
Prendo le mie cose e mi dirigo alla porta, sento una mano che mi blocca il polso.
-Ehi.. grazie Emy.- dice Martin sorridendo dolcemente per poi baciarmi velocemente a stampo.
Esco dalla porta e Era sembra quasi una bambina in un negozio di caramelle da quanto è felice.
-Devi raccontarmi tutto!-
-Certo.. quando arriviamo in stanza.- dico salendo in macchina e chiudendo la portiera.
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Ciao Ragazzuoli! Spero vi piaccia il mio libro, un bacione grande grande. <3
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Ti dedico tutto.
ChickLitEmy è una ragazzina di 18 anni, indecisa sul suo futuro e molto insicura. Ad aggiungersi a questi problemi c'è il trasferimento in una nuova scuola. Incontrerà persone che l'aiuteranno nella vita e persone che gliela rovineranno e basta... ma sopra...