Capitolo terzo.

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Abbasso lo sguardo e sorrido mentre esco dalla stanza. Salgo in macchina e butto fuori tutta l'aria che stavo trattenendo.
È esageratamente bellissimo, ma si vede lontano un miglio che è uno stronzo, e quindi non dovrò farmi strane idee su di noi.
Mi fermo ad un ristorante sull'angolo della strada ed ordino un'insalata mentre penso al disastro combinato.
Mentre stavo fissando attentamente muro azzurro pensando al colore dei suoi occhi, intravedo un ragazzo che si siede di fronte a me.
Luke.
-Ciao Luke!- fingo un sorriso naturale.
-Emy! Ti eri incantata? Non dirmi che anche tu sei caduta tra le braccia di Martin perché a prima vista mi sembravi una ragazza intelligente.-
Abbassò lo sguardo e gioco con la forchetta.
-No- mi esce come un piccolo soffio.
Luke mi prende il mento e mi solleva la testa.
-No?- dice mentre alza un sopracciglio e fa un sorrisetto. -Allora? Vi siete baciati?-sghignazza.
-Si ma è stato solo un piccolo bacetto, ho ceduto, ma non succederà mai più.- dico, non credendo alle mie parole.
-Non posso crederci, ma va bene provo a fidarmi. Stasera sei alla festa della confraternita?-
-Si, e gli starò lontana, giuro.- dico cercando di convincermi.
Pago il conto ed usciamo.
-Beh, allora a stasera- dico sorridendo e dondolandomi sui piedi.
-A stasera e mi raccomando!-

È stato carino da parte sua avvisarmi, quel bacio non ha significato nulla. È stato un bacio come tutti gli altri e non succederà mai più. Anche se avevo una forza potente che cercava di non farmi staccare dalle sue labbra non succederà mai più. Mai.
Arrivo al college e mi dirigo verso camera mia a passo svelto, non voglio incontrarlo.
Ad un certo punto mi sento afferrare per un polso e vengo scaraventata dentro un ripostiglio. Non capisco chi sia ma appena si avvicina e sento quell'alito al sapore di sigarette e fragola, mi tremano le gambe. Voglio respingerlo, allungo una mano verso il suo petto ma lui l'afferra e me la stringe, si avvicina stringendo ancora di più lo spazio tra noi.
-Sei così bella che dopo un bacio sono già dipendente da te.- dice quasi sussurrando.
Mi manca il respiro e il cuore si ferma per un secondo, lo conosco da un giorno, perché mi fa questo effetto?
Mi accarezza dolcemente le labbra e mi bacia in un modo stupendo, come se ne avesse bisogno, come se necessitasse di me.
Il mio corpo si incendia nuovamente ed emetto un piccolo gemito, lui se ne accorge perché lo sento sorridere, per poi tornare a farmi sentire la ragazza più fortunata del mondo. Si stacca per lasciarmi baci umidi sul collo e poi torna sulle mie labbra.
Ad un certo punto sentiamo delle voci fuori dalla porta e ci stacchiamo, appena se ne vanno usciamo.
-Allora ci vediamo stasera!- dice mentre sorride imbarazzato e si tocca i capelli.
-A stasera- dico con un filo di voce.
Quando entro in camera trovo Era a guardare un film in streaming mentre mangia le caramelle gommose, mi sorride e mi dice:-Allora com è andata?-
-Sono nella band!- dico lanciando un gridolino.
Era mi abbraccia ma poi si stacca corrugando la fronte.
-Cosa sono quei segni sul collo? Sono succhiotti!- dice mettendosi una mano davanti la bocca e ridendo.
Io spalanco la bocca e mi guardo allo specchio, beh in effetti ho due bei succhiotti appena sfornati da esibire.
-Ehm.. No non è come sembra, cioè, no, cioè nel senso....-
-Martin?-
-Martin. Ci siamo baciati dopo l'audizione e mentre camminavo nei corridoi mi ha presa di sorpresa da un polso per baciarmi dentro il ripostiglio dei bidelli. Però non succederà più, cioè...infine... N-n-non mi è p-piaciuto.-
-Si vede lontano un miglio che stai mentendo!- mi dice puntando il dito contro di me e scoppiando in una risata.
Avvampo e comincio a ridere.
-Ciò non cambia che non deve più accadere, so che non gli interessa di me ed io finirei solo per starci male.-
-Lo vedremo stasera alla festa.-
-Io faccio un pisolino e poi comincio a prepararmi.. Sono stanca.- dico mentre mi sdraio e cado in un sonno profondo.

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