Capitolo 22

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Appena uscì mia madre dalla cameretta , ben si alzò dal letto

Ecco, aveva rovinato tutto.

Si girò attorno, quando notò in un angolino una chitarra.

É tua?
Disse prendendola tra le mani

Cominció a suonarla
Riconobbi subito la melodia
Era ideali.
Così lo accompagnai, cantandola

Non vedi non senti non pensi
So solo che
Un ideale l'hai perso
Il giorno in cui hai scelto te stesso
Invece di chi
Ha bisogno di te

Non accetti te stesso come puoi accettare gli altri
Dici di star male ma fuori muoiono di fame
I ladri ci sono di ogni razza e colori ma quelli in giacca e cravatta
In Italia sono i peggiori

Ci sono quelli come te che si fanno un culo così
Ci sono quelli come me che se ne vanno da qui
Non sono imprenditori e ma la mia impresa è sopravvivere
ma in questo paese restare è impossibile

Laureati in teoria ma non in pratica cerca lavoro ma nessuno li calcola

Non vedi non senti non pensi
So solo che
Un ideale l'hai perso
Il giorno in cui hai scelto te stesso
Invece di chi
Ha bisogno di te

[...]

Mi annoio ,usciamo un pó?
Dissi alzandomi dal letto
Lui acconsentì ,così uscimmo

Rivedere casa mia, le strade i negozi
Di quella città che non vedevo da tanto tempo mi faceva strano
Per strada incontrammo mia cugina
Che stava andando verso casa mia.

Fedee
Disse venendomi contro e abbracciandomi.

Poi guardò Benji.

Tu devi essere benjamin.
Disse porgendogli la mano

Io sono elisa.
Continuó

Era super entusiasta di averlo conosciuto
Poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò qualcosa
Fede..chi toppa tra voi due?
Disse con una faccia pervertita

Ringraziai dio che lei me lo avesse detto nell'orecchio e non ad alta voce

Elisa!
Urlai io contro.

Vabbè io comincio ad andare a casa tua fede.
Disse lei lasciandoci

No.. Non c'è nessuno a casa.
Disse Benji.
Io non volevo portarla con me
Già so che avrebbe fatto domande
A Benji...
Non troppo.. Normali ?!

Allora vengo con voi!
Disse mettendosi in mezzo tra di noi

Diedi uno spintone a Benji per fargli capire che non volevo che venisse con noi, ma vabbè
Fa niente

Allora.. Dove vi siete conosciuti?
Inizió un altro interrogatorio

Alla stazione di Modena.
Rispose benjamin

Ah.. Che cosa dolce!
Disse lei.

Cosa c'era di dolce nella stazione di Modena?!

Da quanto tempo state insieme?
Continuó lei

Bene.. Come rispondevamo a questa...
Visto che non stavamo insieme?

3 mesi.
Disse ben.

Era bravo a dire le bugie
A me si leggeva in faccia
Quando dicevo una bugia

Ok basta ritorniamo a casa.
Dissi io interrompendo la loro conversazione

Ma.. Adesso siamo scesi.
Disse ben obbiettando

Lo so.. Ma ritorniamo è Meglio.

Ritornammo a casa e per mia fortuna i miei genitori erano già tornati
Altrimenti mia cugina si sarebbe attaccata a ben
Facendogli 1000 domande
Ma in fondo è normale alla sua età essere così "curiosa"
 
Tra poco è pronto!
Disse mia madre quando entrammo in cucina
A Pasqua di solito venivano anche i miei zii
Ma quest'anno non venirono perché
"Scioccati(?)" dalla notizia che io fossi gay
Tutti falsi.

Ma a me non importava nulla
Erano solo parole
Nessuno dei miei parenti mi conosceva fino in fondo

Ci sedemmo a tavola
Mia cugina si sedette vicino a ben
Tra poco non gli tiravo un ceffone in faccia

Non ero geloso, no no
Ero forse, protettivo

Ecco é questa la parola adatta
"Protettivo"

Lel.
Questo capitolo è stato scritto ieri
Ma non avevo linea
Quindi non l'ho potuto caricare
Aggiorno appena posso
Eventuali errori saranno corretti prima il prima possibile
All the love
Xxfenjii

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