Capitolo 10: Ti ho trovato piccola peste!

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-"arrivati!" Esclama Brian, avanti a me ci sono delle altalene, uno scivolo e tutto ciò che ha un parco giochi per bambini, è tutto così bello, c'è aria di serenità
-"ci tenevo che tu venissi con me quì" mi dice portandomi in un posto nascosto da vari cespugli
-"cosa è?" gli chiedo io
-"beh, io...da bambino venivo sempre quì con mio padre, lui era un uomo così dolce..."
-"era?"
-"beh...si...ora lui non è più con noi, è morto in un incidente stradale"
-"o mio Dio Brian, non lo sapevo!"
-"non te lo avevo mai detto, è normale che non lo sapessi... Non ne parlo a molti, perchè non tutti mi capiscono ma tu sei diversa dagli altri...con te posso sfogarmi senza problemi...con te, io...sto bene"
Queste parole mi fanno sentire in paradiso, ha detto che con me sta bene...
-"io e lui giocavamo sempre a nascondino quando ero piccolo, lui contava e io mi nascondevo sempre quì... Ogni volta che sono triste vengo quì ed è come se lo sentissi vicino, è come se lo sentissi ancora contare.
Alcune volte io ero indeciso se nascondermi al solito posto o cambiare nascondiglio, lui se ne accorgeva e contava più lentamente per darmi il tempo di pensare. Quando mi trovava gridava:
<<ti ho trovato piccola peste!>>
Poi mi abbracciava, le sue braccia erano fortissime, o almeno a me sembrava così dal momento che non ero alto nemmeno 1 metro."
Vedo una lacrima rigare il viso di Brian
-"non piangere, lui ora è con te, nel tuo cuore, e sarà sempre così"
-"lo so" lo vedo fissare un albero, forse era lì che suo padre contava prima di andarlo a cercare, ma non voglio complicare la sua situazione momentanea quindi non glielo chiedo
-"quando ha fatto l'incidente mi aveva appena accompagnato a scuola di Hip Hop e stava tornando a casa ma non fu così, non tornó più a casa, mio nonno mi venne a prendere 1 ora dopo e mi portò all'ospedale dove si trovava  mio padre. Fu come vederlo dormire, ma per quanto fossi piccolo sapevo che non stava dormendo, lui era in coma...
Vidi mia madre su una sedia che piangeva, mia nonna cercava di consolarla ma non ci riusciva.
Dopo 2 giorni mia madre chiamò dall'ospedale, mio padre si era svegliato, così io e Scott andammo in ospedale e lo vedemmo, poteva entrare solo una persona per volta ed entró Scott, poi arrivò il mio turno...entrai e corsi subito ad abbracciarlo piangendo
<<ehy, sei pronto per il saggio di danza? Appena esco di quì ti prometto che andiamo a prendere un buonissimo gelato al cioccolato come piace a te, e poi andiamo al parco a giocare insieme>> mi disse
<<okay>>gli risposi io porgendogli un disegno che avevo fatto a scuola per lui, avevo disegnato lui con un mantello da supereroe e sotto avevo scritto 'per il mio super papà'
<<sai papà, ho inventato una nuova coreografia in questi giorni e ho chiesto al mio insegnante se potevo esibirmi con quella alla gara che ci sarà tra 1 mese, lui mi ha detto di si e io ho deciso di dedicarla a te>>
<<grazie! Sono veramente fiero di te figliolo! Ti posso dire un segreto? Secondo me, un giorno, tu diventerai il ballerino migliore del mondo quindi non ti fermare mai, va sempre avanti, quando sarai sul palco per ballare pensa a me! Io credo in te!>>
A questo punto entrò un'infermiera che mi disse di salutare mio padre e uscire perchè mi stavano cercando
<<ci vediamo domani>> mi disse lui
<<a domani>> gli risposi.
Mentre uscivo lo sentii dire
<<ti voglio bene>>
Queste furono le ultime parole che sentii da lui

Il giorno dopo uscii da scuola contento di andarlo ad abbracciare un'altra volta ma mi avvertirono che lui non era più in ispedale, lui era morto, non l'avrei più visto, non avrei più sentito la sua voce, non avrei più sentito la sensazione di calore che mi trasmettevano i suoi abbracci, corsi a casa e mi misi a piangere disperatamente sul letto, poi presi un foglio e delle matite colorate e mi misi a disegnare il mio 'super papà' che volava via dall'ospedale per andare tra le nuvole"
Le lacrime di Brian sono diventate milioni, non riesco a vederlo senza scoppiare in lacrime anche io
-"mi sono sempre dato la colpa di tutto questo!"
-''ma non é colpa tua! Tu cosa c'entri con quello che è successo?"
-"io...ecco...quel giorno non dovevo andare a scuola!"
-"ma cosa?! Brian sai che quello che stai dicendo non ha senso? Non è colpa tua! Poteva succedergli la stessa cosa mentre andava a lavoro!"
-"si, ma è successo quando tornava a casa dalla scuola di Hop Hop, se io quel giorno non ci fossi andato lui sarebbe rimasto a casa e ora sarebbe ancora quí!"
-"no Brian! Tu non potevi saperlo!"
-"beh, mio zio mi ha sempre incolpato per la sua morte..."
-"davvero ha sempre fatto questo?"
-"si..."
Vederlo triste mi uccide, lui è un ragazzo forte e non l'ho mai visto piangere
-"ma la vita va avanti, no?" Mi dice lui mentre si asciuga le lacrime.
Non faccio in tempo a rispondergli che mi sento spinta verso di lui, sento le sue braccia avvolgermi
-"grazie"
-"e di cosa?"
-"di esserci sempre, ogni volta che ho bisogno di qualcuno posso contare su di te"
-"beh, ovvio! Sai che ti voglio bene!"
-"si, anche io te ne voglio!"
-"beh, sai che ti dico? Oggi tu salirai sul palco del locale dove si terrano i provini e lo farai tremare, tu farai rimanere i giudici a bocca aperta. Io credo in te, io, come tuo padre, credo in te, perchè so che tu ci metti passione in quello che fai! Tu ci tieni veramente, quindi dimostralo a tutti!"
Mi sorride. É il miglior sorriso che io abbia mai visto fatto da lui perchè stava piangendo e la causa di quel sorriso che gli è spuntato sono io!
-"ora però non pensare piú a queste cose brutte..."
-"no, anzi...ho fame...andiamo a mangiare qualcosa?" Mi chiede
-"certo!" Gli rispondo io
-"bene, conosco un posto fantastico...sono sicuro che ti piacerá"

Iniziamo ad incamminarci verso il "posto fantastico che secondo Brian mi piacerá" quando...

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