Capitolo 4

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Jake POV
Dopo un'estenuante giornata a portare le pesantissime valige degli ospiti nelle loro rispettive camere sono nella cucina dell'albergo a dare una mano perchè un cameriere stava male. Sto consegnando gli ultimi ordini ai cuochi quando sento un forte rumore provenire dalla sala. Mi precipito a controllare e noto una cameriera che si alza da uno scontro con una cliente. Dopo essermi accertato che tutto si sia risolto il mio pensiero torna alla mia ragazza, a quanto sento la sua mancanza e a quanto io la voglia qui con me.
Spinto dalla sua mancanza decido di prendere il cellulare e scriverle un messaggio per chiederle come vanno le cose giù al lago.
Aspetto una sua risposta. Aspetto ma non arriva e inizio a preoccuparmi visto che lei non vive senza cellulare soprattutto nei momenti di noia che passa con la sua famiglia, e le gite al lago sono fra questi.
Dopo una breve pausa di 5 minuti torno al lavoro ancora senza aver ricevuto notizie di Ele e per il resto della serata non faccio che pensare a lei. Quando torno in camera è ormai notte fonda ma continuo a pensare a lei e al suo strano comportamento. Mi distendo sul letto, e mi lascio andare un sospiro di stanchezza ma anche di frustrazione.

Non mi accorgo di essermi addormentato finchè non mi sveglio che é già mattina e mi preparo per iniziare una nuova giornata di duro lavoro.Per fortuna eiri mio papà mi ha detto che oggi non ha bisogno di me in hotel e che posso passare la serata con i miei migliori amici, Emma e Tommaso.
Mi faccio forza aspettando con ansia stasera e decido di prepararmi ad affrontare questa giornata.
Controllo il cellulare per vedere se Eleonora mi ha risposto, ma ancora niente, comincio a preoccuparmi davvero, perché non mi risponde? È molto strano, comunque sia entro in doccia dove scaccio via tutti i miei pensieri. Quando esco mi rendo conto che è prestissimo, così mi distendo un'ultima volta nel letto e accendo la TV. Canale dopo canale trovo il mio programma preferito ma sento il telefono squillare. Sullo schermo compare la scritta "Piccola", sono davvero arrabbiato con lei, però non faccio che pensarla, risponderle mi farà bene, così decido di rispondere al cellulare per chiederle spiegazioni:
"Pronto (?)"
"Amore mi sei mancato, come va lì all'hotel? Qui mi sto annoiando troppo con mio frate..."
non la faccio finire e inizio a domandarle "Perché non mi hai risposto ieri sera? Eleonora, tu non lasci mai il tuo cellulare!"
"Ehm, ieri era scarico, infatti quando ho visto il messaggio ti ho chiamato subito, sapevo che ti saresti preoccupato" risponde senza convinzione
Mentre cerco di credere a questa giustificazione, sento un rumore di sottofondo, probabilmente suo fratello che le stava dicendo che dovevano andare. Prima di attaccare mi dice: "Amore, adesso devo andare, passeremo una giornata fuori a pescare e non potrò portare il telefono, appena rientro ti scrivo subito ok? Buonagiornata amore"
"Buona fortuna piccola" e così si conclude la nostra telefonata. Mi sento meglio ora che le ho parlato e dopo essermi accertato che tutto andasse bene vado nell'ufficio di mio papà per ricordargli che stasera esco con Tommy ed Emma.
Dopo aver passato il pomeriggio a fare piccoli lavori qua e là, sono seduto su una delle poltroncine della hall ad aspettare i miei migliori amici che, come al solito, sono in ritardo. Sicuramente Emma sarà ancora davanti all'armadio a chiedere consigli a Tommy su come vestirsi.
Finalmente alle 21:37 mi arriva un messaggio da Tommy che mi avverte che sono arrivati e che mi aspettano fuori dall'hotel. Appena esco il mio amico mi fa un cenno con la mano e, quando sono abbastanza vicino da sentirlo, si scusa per il ritardo scaricando tutta la colpa su Emma e sui suoi vestiti ed io sbuffo alzando gli occhi al cielo. Ci avviamo verso la discoteca dove ci sono già tutti i nostri amici. La serata passa lentamente perché con me non c'è Eleonora. In questo momento posso sembrare uno di quei ragzzi noiosi ma la purà verita, sdolcinata o no, è che lei mi manca. Continuo a pensare al suo strano comportamento. Avrà conosciuto un altro? Mi starà tradendo? Molte domande si formano nella mia mente ma prendo una decisione: non starò qui a tormentarmi con domande insensate ma penserò a divertirmi. Dopotutto mi merito una serata per rilassarmi dopo aver lavorato tutto ieri e oggi, quindi decido di bermi una birra. Dopo poco però mi sento mancare l'aria così decido di uscire a prendere una boccata d'aria . Mi appoggio al muro della casa di fronte del locale e, guardando il telefono, vedo un messaggio da Eleonora che mi dice "Buonanotte amore. Mi manchi" . Le rispondo con un semplice "Buonanotte piccola mia. Mi manchi anche tu" . guardo l'ora in cui mi aveva mandato quel messaggio: erano appena le 22. Mi sembra strano che me lo abbia mandato a quell'ora perchè di solito va a dormire molto più tardi, ma vengo distratto da un ragazzo e da una ragazza che mi chiedono informazioni sulla strada per tornare al loro hotel. Hanno un accento americano ma per fortuna parlano l'italiano. Alloggiano nell'albergo di mio papà quindi decido di accompagnarli. Mando un messaggio a Tommy: "Sto andando a casa perché sono molto stanco, ci vediamo domani".

Il ragazzo è alto circa come me ma non riesco a capire quanti anni abbia, mentre la ragazza è evidentemente più piccola, è più bassa di me e mentre cammina alcune ciocche dei suoi capelli neri le vanno sul volto. Le sposta con gesti bruschi, si vede che è stanca e lo stesso vale per il ragazzo che continua a sbadigliare. C'è un silenzio imbarazzante che viene però interrotto dal ragazzo che si presenta:

"Noi siamo Alex e Zoe. Lei è la migliore amica di mia sorella e siamo venuti qui in vacanza. Tu come ti chiami?" . Non ho proprio voglia di fare conversazione con due estranei in questo momento, ma decido di essere educato. "Piacere, io sono Jake" gli rispondo sfoderando uno dei migliori sorrisi falsi che possa fare. La ragazzina bassa dagli occhi marroni chiede "Come mai ti sei offerto di accompagnarci?" . Era visibilmente sorpresa ma mi giustifico con: "Perché abito vicino al vostro albergo e visto che ero parecchio stanco ho deciso di tornare a casa, così accompagno anche voi senza rischiare che vi perdiate a quest'ora". Mi sorride e risponde con un semplice: "Ah, grazie, sei davvero gentile".

Per il resto del tragitto continuiamo a parlare e mi ricredo, sembrano due persone davvero simpatiche, non mi dispiacerebbe rivederli. Quando arriviamo gli dico "Ecco in fondo alla strada c'è l'entrata dell'albergo se avete bisogno di qualcosa o se volete semplicemente uscire potete chiamarmi senza problemi. Sono sicuro che anche ai miei amici piacerebbe conoscervi.". Scrivo su un foglietto che mi porge la rgazza il mio numero di cellulare. "Grazie...Jake. Magari ci vediamo domani. Buonanotte." mi risponde lei tutto ad un tratto timida.
Li saluto e corro di sopra in camera mia, mio papà poco prima mi aveva mandato un messaggio dove diceva che avrebbe finito di lavorare più tardi del previsto, quindi sono da solo in casa.
Decido di andare a dormire perché domani sarà una giornata impegnativa, si torna a lavorare in albergo... Ricordo ancora quello che è successo ieri in sala da pranzo: é stato divertente vedere la faccia preoccupata della cameriera dopo aver avuto lo scontro con quella cliente un po' sbadata. Se succedessero tutti i giorni cose così, la vita all'hotel sarebbe un po' meno noiosa.
Sento suonare il mio telefono, solo che dalla suoneria capisco che non è la sveglia quindi decido di prendere il telefono e decido di rispondere senza guardare neanche chi è. Mi alzo di colpo e urlo "COSA?!"


Spazio autrici

Hei, abbiamo notato che molti di voi si fermano a leggere il primo capitolo della storia, per questo ci farebbe piacere se ci scriveste la vostra opinione sulla storia. D'ora in poi i capitoli saranno più lunghi e con molti colpi di scena, quindi continuate a seguirci! Speriamo che la storia vi stia piacendo!

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