Taylor pov's
Finalmente posso tornare da Noah. Ci è voluto molto per convincere i miei a farmi dormire da lui.
Sono davanti la porta e appena la apro sento <<...hai meritato ogni mio fottuto pugno.>> non capendo cosa sta succedendo vado verso il salotto da dove proviene la voce <<Noah che sta...>> e appena entro mi congelo sul posto. Ci sono Noah e quello che picchiava Elena e Noah. Sento la voce di Noah dire <<Taylor vattene e chiama la polizia.>> ma io rimango ferma sentendo parlare anche il tizio <<No. Lei non va da nessuna parte. Anzi dopo che ti avrò sistemato forse mi divertirò un po' con lei.>> dice mentre mi guarda leccandosi le labbra e facendomi rabbrividire. <<Non ci pensare nemmeno a toccarla, ti farò a pezzi se solo osi sfiorarla con un dito.>> dice Noah guardandolo minacciosamente per poi voltarsi verso di me <<Taylor ho detto che te ne devi andare.>> mi dice ma io rimango paralizzata dalla paura <<VATTENE.>> mi urla contro Noah facendomi risvegliare e appena faccio per girarmi e correre via sento l'altro parlare <<Ho detto che lei non va da nessuna parte.>> dice e quando torno a guardare verso di lui mi scappa un singhiozzo dalle labbra.
Ha una pistola puntata contro di me e i suoi occhi mi fanno capire che non se ne importa minimamente se mi uccide. Inizio a tremare dalla paura nel vedere quella cosa puntata contro di me. Poi sento Noah parlare <<Lei non c'entra niente con questo. È una cosa tra noi due.>> il tizio mentre continua a guardarmi dice, rivolto verso Noah <<Che c'è inizi ad aver paura?>> e mentre parla vedo Noah fare un passo indietro fino al mobiletto <<Posso sapere cosa vuoi?>> gli chiede <<Voglio vendetta. Voglio farti provare tutto il dolore del mondo. >> gli dice e mentre parla vedo Noah sollevare la cornetta del telefono sul mobiletto e fare un numero. Appena sento qualcuno dire qualcosa dall'altra parte della cornetta Noah inizia ad urlare <<Tu sei solo un pazzo. Picchiavi me e mia madre. Ti drogavi. Bevevi birre tutto il fottuto giorno. Non sei finito in prigione, anzi ci sono andato io. E ora stai puntando quella fottuta pistola contro di lei. Se vuoi risolvere la cosa dovresti puntarla contro di me e lasciare lei andare visto che non c'entra niente.>> appena lo sento parlare delle lacrime iniziano a scendere lungo il mio viso capendo quando a sofferto Noah durante la sua infanzia. <<Hai ragione. Però prima ucciderò lei perché così soffrirai un po'.>> dice il bastardo continuando a tenere la pistola puntata contro di me. <<Vuoi sapere una cosa? Quel giorno non ti dovevo solo rompere il naso, ma dovevo romperti ogni fottuto osso che hai nel corpo, anzi li dovevo polverizzare. Ti dovevo obbligare a passare il resto della tua inutile vita come un fottuto vegetale. Su un letto, senza più riuscire a fare niente. Il mondo sarebbe stato un posto migliore senza una merda vivente come te. Non meriti neanche di respirare. Dovresti solo scomparire dalla faccia della Terra.>> gli urla contro Noah. Vedo la mascella del bastardo serrarsi per poi spostare lo sguardo e la pistola verso Noah. "No. No. No. No. No. No." penso mentre guardo la pistola puntata contro Noah. <<Stronzo di le tue ultime parole.>> gli dice.
Noah si volta verso di me e guardandomi negli occhi dice <<Ti amo.>> e poi sposta lo sguardo verso il bastardo <<E tu vai a farti fottere. >> gli dice e vedo che il bastardo carica la pistola. "No. Tutto ma non lui." penso.
Poi non penso più a niente prima che possa sparare corro a mettermi davanti a Noah con il volto rivolto verso di lui. Appena lo raggiungo sento uno sparo, un dolore fortissimo al fianco, delle sirene e la porta che viene sfondata. Abbasso lo sguardo e vedo del sangue sporcare il davanti del vestito. Noah per tutto il tempo ha avuto gli occhi chiusi però appena li apre e mi vede davanti a lui sgrana gli occhi. Ormai sento le forze abbandonarmi e crollo a terra. Vedo solo Noah correre verso di me e prendermi prima che cada. Alzo una mano a fatica e gli accarezzo la faccia. Alla fine, prima di arrendermi alla stanchezza lo guardo e sussurro <<Ti amo anche io.>> poi chiudo gli occhi e non sento più niente.Noah pov's
Sento lo sparo e poi niente più. Nessun dolore. Niente.
Piano apro gli occhi e vedo Taylor davanti a me mentre mi guarda sorridente. Vedo passare sul suo volto un smorfia di dolore. Vedo i suoi occhi perdere la vitalità che hanno sempre avuto. Poi le vedo cedere le ginocchia, prima che cada a terra le corro contro e la prendo tra le braccia.
Abbasso lo sguardo e vedo la parta davanti del suo vestito sporco di sangue. Subito premo le mani dove esce il sangue sia sulla schiena che sulla pancia, cercando di fermare il sangue e torno a guardare Taylor negli occhi, mentre delle lacrime iniziano a solcare il mio viso. Taylor alza piano una mano e mi accarezza il viso e mentre mi guarda negli occhi sussurra <<Ti amo anche io.>> per poi chiudere gli occhi e lasciar cadere il braccio. <<Che nessuno si muova.>> alzo lo sguardo e vedo dei poliziotti entrare nel salotto. Spostano lo sguardo da me e Taylor al bastardo <<Richiedo un'ambulanza. Ferito d'arma da fuoco.>> dice uno mentre l'altro punta la pistola contro il bastardo, io in tutto ciò rimango immobile mentre tengo tra le braccia Taylor e continuo a piangere, <<Signore butti la pistola a terra.>> dice il poliziotto che mira al bastardo <<Pensate che io mi faccia catturare così? Siete dei fottuti idioti.>> dice mentre inizia a ridere come un pazzo <<Non mi avrete mai.>> dice per poi caricare la pistola, mettersela in bocca e spararsi. Vedo il cervello uscire da dietro la testa e macchiare tutta la parete dietro di lui. La scena che ho davanti fa venire il volta stomaco e trattengo un conato di vomito.
Abbasso un'altra volta lo sguardo sulla mia Taylor e vedo la pozza di sangue che c'è a terra allargarsi. Alzo lo sguardo sui poliziotti e urlo <<FATE QUALCOSA.>> per poi tornare a guardare Taylor. Abbasso il viso contro il suo e ,mentre delle lacrime scendono dal mio viso per cadere sulle guancie di Taylor, le lascio un bacio sulle labbra <<Amore svegliati.>> le dico mentre continuo a tenere le mani premute sulle ferite.
Sento le sirene dell'ambulanza fermarsi e dei paramedici entrare <<Signore si tolga dobbiamo portarla via.>> mi dice uno di loro. Io scuoto la testa senza guardarlo e continuo a guardare il volto del mio angelo. Sento qualcuno prendermi le spalle e spostarmi con la forza lontano da Taylor e inizio ad urlare <<Sta perdendo sangue.>> mentre loro mettono Taylor su una barella e corrono fuori. Mi alzo a fatica e gli corro dietro. Usciamo fuori di casa e vedo molta gente raccolta a vedere cosa sta succedendo, trattenuti a stento dalla polizia. Tra loro vedo i genitori di Taylor che appena vedono la figlia sulla barella iniziano ad urlare. Corro verso di loro senza perdere di vista Taylor. Appena sono vicino a loro urlo <<Stiamo andando all'ospedale salite in macchina e venite.>> per poi correre verso l'ambulanza e salire dietro insieme a lei. I paramedici chiudono lo sportello e partiamo. <<Ragazza ferita d'arma da fuoco. Foro di entrata e di uscita del proiettile. Forte emorragia. Tempo stimato di arrivo cinque minuti.>> dice un paramedico ad una radiolina collegata con l'ospedale. Io ormai ho staccato la spina e guardo tutto come se fossi uno spettatore. <<La pressione è bassa. I battiti sono al minimo.>> dice uno di loro e poi sento un suono prolungato, un bip. <<La stiamo perdendo. Carica.>> dice qualcuno per poi dire <<Libero.>> e vedo il corpo di Taylor sobbalzare sulla barella <<Niente aumenta la carica.>> dice ancora <<Libero.>> e vedo un'altra volta il corpo di Taylor sobbalzare per poi sentire il suono del suo cuore che riprende a pompare <<Ci siamo riusciti. L'abbiamo ripresa.>> dice il paramedico.
Arrivati all'ospedale aprono lo sportello e subito fanno scendere la barella di Taylor. Io ormai corro dietro di loro cercando di non perdere mai di vista Taylor <<Donna. Diciott'anni. Ferita d'arma da fuoco. Grave emorragia.>> dice un di loro mentre corrono, tenendo la barella, nell'ospedale.
Io corro con loro e affianco Taylor prendendole la mano. La sua mano sempre così calda e che trasmetteva sempre amore ora è fredda e trasmette solo paura. Arriviamo davanti un porta e qualcuno mi ferma mentre entrano con la barella <<Signore,lei non può entrare.>> mi dice ma io continuo a guardare Taylor che si allontana da me <<No. No. No. Io devo andare con lei. Devo assicurarmi che stia bene.>> gli dico mentre cerco di avanzare <<Lei non può entrare. Se entra distrarrà i medici che non potranno aiutare la ragazza.>> mi dice mentre mi guarda negli occhi <<La prego mi faccia entrare.>> gli dico mentre calde lacrime iniziano a solcare il mio viso. <<Mi dispiace. Ora sarà già in sala operatoria, appena saprò qualcosa la verrò ad avvisare. Però per ora vada in sala di attesa.>> mi dice guardandomi con pietà. Abbasso la testa sconfitto e mi giro per andarmene, però prima che vado via rigiro il viso verso di lui <<Fate tutto quello che potete.>> dico per poi iniziare a camminare verso la sala d'attesa.
Una volta dentro mi lascio cadere sulla prima sedia che trovo e continuo a piangere.
Non so quando tempo passa prima di sentire la voce di Nathan e Lucy. Mi alzo dalla sedia e vado fuori dalla sala e li vedo correre per il corridoio. Appena mi vedono corrono verso di me. Quando sono vicini a me vedo i loro occhi sgranarsi e guardare la mia maglia, io abbasso gli occhi e vedo la mia maglia completamente sporca di sangue. Il sangue della mia piccolina. <<Noah dov'è Taylor?>> mi chiede Nathan. Io lo guardo e mentre altra lacrime scendono sul mio viso dico <<In sala operatoria. >> per poi amdare a sedermi su una sedia. Sento Lucy che inizia a piangere e Nathan trattenere il respiro. Si vengono a sedere ai miei lati <<Cos'è successo?>> mi chiede Nathan. Io continuando a tenere la testa bassa dico <<Mia madre vi a mai raccontato perché sono andato in prigione?>> gli chiedo <<Si. Perché picchiasti il tizio che mentre stava con tua madre picchiava sia lei che te.>> mi dice Lucy tirando su con il naso <<Be oggi quando siamo tornati dalla cena l'ho trovato in salotto.>> dico e li sento trattenere il fiato perciò continua a parlare <<Taylor non c'era ancora e abbiamo iniziato a litigare. Poi però è arrivata, io le ho detto che doveva andare via ma lui ha cacciato una pistola e l'ha puntata contro di Taylor. Vi giuro che ho fatto di tutto per toglierla di mezzo. L'ho deriso, ho fatto in modo che puntasse me e non lei. Però poi quando ha sparato quella stupida si è buttata davanti a me e ha preso lei il colpo.>> dico mentre continuo a piangere sempre più forte, accompagnato dal pianto di Nathan e Lucy <<Avrei preferito che avesse colpito me. Vi giuro. Avrei preferito morire invece di far colpire Taylor.>> finisco di dire però continuo a piangere. Sento la mano di Nathan appoggiarsi sulla mia spalle e le braccia di Lucy stringermi in un abbraccio <<Mi dispiace. Non sono riuscito a proteggerla.>> dico mentre continuo a piangere.
Rimaniamo li per non so quando tempo e sento il mio cellulare squillare. Mi alzo dalla sedia e vado fuori nel corridoi. Prendo il cellulare, vedo che è il numero di Alex e rispondo.
<<Pronto?>> dico <<Noah sono Alex stasera non torno a casa. Rimango con Blaire.>> mi dice poi sentendo tutto il chiasso dice <<Noah ma dove sei?>> io allora non resistendo inizio a piangere un'altra volta e con le spalle al muro mi lascio cadere a terra <<Noah che c'è?>> urla Alex, io cerco di riprendermi e parlo <<Siamo all'ospedale. Il bastardo ha sparato a Taylor.>> dico solamente mentre continuo a piangere e sento il respiro di Alex farsi sempre più veloce <<Stiamo arrivando. Ti serve qualcosa?>> mi chiede mentre lo sento correre <<Una maglia.>> gli dico solamente <<Vabbene ci vediamo tra poco.>> e chiude la conversazione. Mi alzo, torno nella sala e mi siedo, aspettando qualche novità.
Passano dieci minuti prima di sentire un trambusto e vedere entrare Alex, con una busta in mano, e Blaire che appena vedono la mia maglia sbiancano. Blaire inizia a piangere e va da Lucy. Alex, invece, viene da me, mi fa alzare e mi accompagna nel bagno. Prende dalla busta una maglietta e me la lancia <<Cambiati.>> mi dice solamente mentre vedo delle lacrime accumularsi agli angoli dei suoi occhi. Mi tolgo la maglietta e l'appoggio sul lavandino. Apro il rubinetto e senza guardarmi allo specchio cerco di togliere tutto il sangue che ho sulla pelle. Una volta finito metto la meglietta pulita e vedo Alex che cerca di buttare la maglietta sporca. <<NO.>> gli urlo contro. Lui mi guardo e aspetta delle spiegazioni <<Se dovesse... è l'ultima cosa che mi rimane di lei.>> dico. Prendendogli la maglietta dalle mani per poi metterla nella busta. <<Alex per favore puoi chiamare mia madre? Io non ci riesco.>> gli dico <<Vabbene.>> mi dice solamente.
Una volta finito torniamo in sala ad aspettare in un silenzio rotto solo dalle nostre lacrime che cadono a terra.
Aspettiamo non so quando tempo. Nel mentre è arrivata anche mia madre che è entrate ha abbaciato sia me che i genitori di Taylor e si è seduta accanto a me tenendomi la mano.
Dopo circa tre ore arriva un dottore che chiama il cognome di Taylor. Noi ci alziamo tutti e corriamo da lui. <<Dottore come sta mia figlia?>> chiede Nathan <<Ci sono state delle complicazioni e non siamo riusciti a salvare il feto.>> dice. Io rimango paralizzato sul posto <<Feto?>> dico con voce tremante <<Sì. La ragazza era incinta.>> dice e sento il mondo crollare sento i miei piedi. Inzio a piangere perché anche se non lo sapevo ho appena perso un figlio. Il mio bambino. Mia madre mi prende e mi abbraccia forte mentre io continuo a piangere sempre più forte <<Mamma mio figlio è morto.>> dico continuando a piangere e sento i singhiozzi di tutti gli altri. <<Non l'ho mai visto e non l'ho mai sentito. Ma era nostro figlio, mio e di Taylor. Ho perso mio figlio. Il mio piccolino. Non lo potrò mai vedere.>> dico mentre le ginocchia mi cedono e cado a terra portando mia madre con me. Dopo aver passato alcuni minuti a piangere per un figlio/un nipote perso Nathan chiede al dottore, che era stato in silenzio per farci sfogare, <<E Taylor come sta?>> il dottore ci guarda tutti <<Mi dispiace, ma la ragazza è in coma e non sappiamo quando si risveglierà o se si sveglierà.>> dice e per la seconda volta in poco tempo sento crollare tutto e capisco che preferire morire che vivere in un mondo senza Taylor.Ciao a tutti. Capitolo un po' più lungo del solito. Cosa ne pensate? Taylor era incita ma a causa del colpo a perso il bambino ed ora è in coma. Si risveglierà?
Il prossimo sarà il penultimo capitolo. Preparatevi al gran finale.
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XOXO
MASSIMO
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Sei la luce nella mia oscurità
ChickLitLui si chiama Noah. Lei si chiama Taylor. Hanno vite completamente diverse. Lui classico bad boy tatuato, con la voglia di proteggere ciò che ama. Lei bellissima, capelli biondi e due occhi che sono universi. Lui dopo un duro anno torna a casa. Lei...