Quella stessa sera la festa sulla spiaggia organizzata dai ragazzi conosciuti da Liv e Martha si rivelò troppo caotica per l'umore nero di Caroline. La vampira aveva voglia e bisogno di nutrirsi, così decise di abbandonarla e di tornare velocemente al suo appartamento.
Non appena si avvicinò alla porta udì dei rumori provenire all'interno: qualcuno stava mettendo a soqquadro l'intero trilocale, senza nemmeno badare a non farsi scoprire.
Caroline non si fece troppe domande e si fiondò dentro, scoprendo un uomo di circa trentanni, che le puntava una pistola contro. La vampira alzò un sopracciglio per evidenziare la sua reazione pacata, come se un proiettile avesse potuto realmente ucciderla.
L'uomo però cambiò aspetto, gli occhi divennero gialli e i denti gli si affilarono. Era un licantropo.
Adesso Caroline provò un brivido di paura.
< Cosa vuoi da me? > domandò la vampira incrociando le braccia inpetto.
< Dov'è la bambina? > chiese l'uomo ringhiando.
< Quale bambina? > insisté Caroline che non capiva a cosa alludesse il licantropo < Siamo tutte studentesse del college qui! >
< Forse le tue compagne. Tu sei una vampira. > affermò l'uomo sorridendo < E sai dove si trova la bambina. Oggi ti hanno visto con la bionda che la protegge. >
< Ti hanno informato male. > rispose Caroline fingendo un'aria innocente < Oggi sono sempre stata in compagnia delle mie amiche.>
< Tu menti! > urlò il licantropo ringhiando.
Caroline ebbe un attimo di paura, ma decise di farsi forza e di gettarsi sopra all'uomo.
Il licantropo cercava Rebekah, era chiaro. Aveva incontrato soltanto lei a Santa Monica, in compagnia di un neonato per giunta. Non sapeva chi fosse la bambina per Rebekah, ma se un licantropo la cercava non era certo un buon segno.
L'uomo cadde a terra, colto di sorpresa, Caroline gli era sopra, a cavalcioni sul petto, con le mani intorno alla testa e le gambe a stringergli le braccia per cercare di tenerlo fermo.
< Chi ti ha mandato? > domandò rabbiosa Caroline < Come si chiama? >
L'uomo ringhiò, contorcendosi per cercare di mordere la vampira, che non mollava la presa.
< Ti ho chiesto come si chiama! > strillò Caroline mostrando il suo volto da vampiro.
L'uomo ebbe un attimo di esitazione e quello fu per Caroline il momento giusto per agire, sganciò la fialetta di liquido che le penzolava al collo e la fece ingurgitare all'uomo, che dapprima urlò, ma poi si paralizzò.
< Chi ti ha mandato? > domandò velocemente Caroline. Sapeva che avrebbe avuto pochi secondi di vantaggio, e che avrebbe potuto fargli poche domande, ma doveva sapere la verità visto che gli aveva fatto bere una delle ultime pozioni di Liv.
< I Guerrera. > rispose quasi automaticamente il licantropo ringhiando.
< Chi? > chiese di nuovo la vampira, volendo essere sicura di ciò che aveva sentito.
< La famiglia Guerrera, i nuovi padroni di New Orleans. > spiegòl'uomo a denti stretti < Hanno scoperto che la figlia di Klaus è viva e la vogliono. >
Caroline alle parole "la figlia di Klaus" rimase interdetta. La pozione di Liv aveva sempre funzionato, chiunque, vampiro, strega o licantropo avrebbe detto la verità con quel liquido in corpo.
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One Truth
FanfictionCaroline fa un incontro del tutto inaspettato, e da lì in poi la sua vita cambierà, anche se non del tutto. Saranno poi gli eventi e le circostanze a catapultarla in una città in cui si era ripromessa di non andare mai, e come al solito, i guai non...