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Era notte. Più o meno dormivamo tutti.

Strani fruscii mi svegliarono.
Non vedevo nessuno ma percepivo la presenza di qualcuno o qualcosa.
Avevo paura.
Nessuno, a parte me, sembrava essersi accorto di questi strani rumori.
Neanche il mio Demone.
Erano tutti come in una sorta di coma profondo.

Cercai di svegliarlo non riuscendoci.
Cominciai ad urlare dal terrore.

Nulla.

Ero l'unica sveglia.

Delle ombre cominciarono a girarmi intorno.
Vorticosamente.
Sghignazzando.

Ero terrorizzata...

Cosa volevano?
Volevano me??
Volevano uccidermi??
Perché ancora non lo avevano fatto???
Chi erano, o meglio, cosa erano?

Mi colpirono più volte.

Svenni.

"Mmmm... Eh?? Oh... Oddio... Dove mi trovo??"
Dissi guardandomi intorno e vedendo un luogo strano. Diverso dall'isola.
Un cielo nero come la pece.
Terra rossa fuoco, così come tutto lo scenario intorno a me.
Fiamme che fuoriuscivano dal terreno.
Ero in una gabbia fatta di ossa.
Appesa nel mezzo legata con delle corde ai polsi e alle caviglie, a formare una X.
Nuda.

In lontananza esseri strani, tipo uomini, che camminavano dinoccolandosi e come a 4 zampe. Ogni tanto se ne avvicinava uno per frustrarmi.

Faceva caldo. Molto.

"Davvero non lo capisci??" Una voce imponente mi rispose.
"O mio Dio... L'inferno??? Davvero sono all'inferno??"
"Non nominare quel nome qui. E noto con piacere che capisci al volo..."
"Sono dunque morta???"
"Ahahahahah... Morta?? Direi proprio di no, purtroppo."
Ero perplessa. Non capivo perché stavo li.
O se semplicemente stavo sognando.
"Mi dispiace deluderti. Non stai sognando"
Mi rispose la voce che, a quanto pareva, leggeva anche nella mia mente.
"Cosa ci faccio qui, allora??"
"Come sei ingenua..."
"È per lui, vero? Perché non vi ubbidisce più?"
"Sei veramente ingenua... Eppure tu dovresti capirlo."
"Io ho capito!! E se lui non vuole più lavorare per voi dovreste solo che lasciarlo perdere!! Cosa volete da me?? Non è così che lo convincerete. Non sarà facendomi del male che tornerà da voi!! Per quanto strano possa sembrare, lui mi ama! Non sarà più il vostro schiavo!!!"
"Quanto ti sbagli, cara mia. Ma davvero non lo sai??"
"Cosa dovrei sapere????" Risposi.
"Oh... Non sarò certo io a dirtelo. E sarà ancora più bello averti mia prigioniera.
Per quanto riguarda quel mezzo demone invece, sappi che sono stato io a mandarlo da te. Doveva cercarti e portarti qui.
Purtroppo non avevo messo in preventivo una cosa del genere, ma tranquilla, la pagherà amaramente! Uhahaha" una risata perfida. Terrificante. Chiuse la nostra discussione.

"Portatemelo qui. ORAAAA!!!"

Dopo l'ultima frustata svenni di nuovo. Sfinita.



"Lasciatela!! Mi avete preso ormai! Tornerò a lavorare per voi, ma vi prego, lasciatela! Non c'entra nulla lei!!" Le sue grida mi svegliarono. Anche lui in gabbia. Potevo vederlo benissimo. Legato. Aveva dei pali, o forse delle ossa, conficcate nella carne. Urlava. Di dolore e per difendermi.

"Ma noi è lei che vogliamo. Di te non ci importa nulla. Sei solo un nostro schiavo e stai pagando per non aver adempiuto al tuo dovere. Dovevi portarcela qui, o te ne sei dimenticato???" La voce gli rispose...

"No!! Mi avevate detto che era giunta la sua ora!!!"
"Non sono importanti le parole che ho usato. Il tuo compito sai qual'è. E lei ora è qui e non grazie a te!!"
Vederlo torturare era una tortura anche per me, stavo soffrendo per lui. E non capivo cosa volessero da me!
"Cosa volete da lei???"
"Non è una cosa che devi sapere. Ma finché lei starà qui, sarà meglio per tutti. O quantomeno per noi!!! Ahahah" quella risata metteva più paura delle parole stesse che pronunciava.

Volevano proprio me e non ne comprendevo il motivo. Avrebbero potuto uccidermi. O forse preferivano torturarmi. Anche se in realtà avevano smesso di fare anche quello.
Mi tenevano prigioniera. Certo, soffrivo nel vedere il mio Demone in quelle condizioni, ma non potevo fare nulla!!

Ero stanca. Braccia e gambe doloranti e indolenzite. Crollai in un sonno profondo.







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