Quando mi svegliai non ero più sola. Gli altri sopravvissuti, non vedendoci, ci erano venuti a cercare. Mi chiesero di lui... Non sapevo cosa rispondere. Scoppiai a piangere.
Speravo fosse stato solo tutto un sogno.
Purtroppo al mio risveglio lui non era li.
Non poteva più proteggermi come faceva sempre. Quel suo carattere un po' burbero che però mi faceva impazzire. Quelle sue labbra. I suoi occhi.
I suoi caldi e rassicuranti abbracci.
Nulla.
Non c'era più.
Ed era tutto per colpa mia.
Perché loro volevano me, probabilmente per quei doni particolari che possedevo.
Ma chi ero io?
Come era possibile che fino a quel momento non ne sapevo nulla?
Oddio, forse ero un demone anche io??
No. Tutto mi sarebbe andato bene, ma io non potevo essere un demonio.
Però poteva avere un senso. Era per questo, quindi, che ci innamorammo al primo sguardo. Perché eravamo simili.
Forse era così. Non mi piaceva per nulla ma dovevo accettarlo.
Nel frattempo avevano anche finito lo zatterone. Avevano fatto proprio un bel lavoro. Caricarono provviste e molta frutta per poter affrontare al meglio il lungo e delicato viaggio che li attendeva.
Dieci tra i sopravvissuti che stavano meglio fisicamente partirono. Rimanemmo una ventina sull'isola.
Ed io avevo anche un altro compito, per me egoisticamente importante, da compiere.
Vendicare il mio Demone.
