capitolo 2

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Mi avvicino alla moto e metto il caso ma qualcuno mi chiama da dietro
"Noelia aspetta, ho dimenticati di chiederti se ti andrebbe di studiare insieme. Sai sono arrivato oggi all'ultima ora per giunta.
Vorrei essere in linea con gli altri" dice guardandosi il polso.
"Si va bene " dico diventando rossa per la sua proposta.
Io insegnare a lui?
Io che non so proprio niente?
"Quando ci vediamo?" chiedo.
"Questo pomeriggio va bene?"
"Si, è ok "
"A che ora?" sposta il suo ciuffo.
"Non so , quando vuoi tu"
"Oh, allora anche ora" mi sorridi.
Dio, che sorriso.
"Mangi da me allora, tanto oggi i miei non ci sono e mia sorella è al doposcuola. Va bene?"
"Ok"
"Ok, tu hai la macchina? " dico imbarazzata.
"Emm.. No io sono venuto a piedi, andiamo insieme? "
"Si, ok. Però non ho il casco per te"
"non fa niente. Guido io, giusto?" ridacchia.
"No! Mai!"
"E dai" mi fa gli occhi da cucciolo e non resisto.
Mi mordo il labbro inferiore
"Lo prendo come un si"
Siede davanti.
"La sai portare?" chiedo preoccupata.
"Ovvio"
"Mi fido?"dico ancora molto insicura
"Si!" sbuffa.
Salgo dietro e gli passo il mio casco.
"No tienilo tu"
"Ok"così parte.
Non vorrei stringerlo così forte ma sta prendendo tutti i tombini che ci sono per terra, e allora mi appoggio alla sua schiena.
Fa' un odore pazzesco, adesso capisco che profumo usa.
È il mio preferito 'Boos' mischiato a fumo e menta.
Wow!
Anche con il giubbotto sto toccando i suoi addominali, sono molto evidenti.
Sento spegnere la moto e mi risveglio dai mie pensieri.
Mi guardo attorno.
Siamo già arrivati ad il primo incrocio.
Forse vuole sapere quale strada deve prendere per arrivare.
"Ora vai a sinistra, poi sempre dritto, fino al prossimo incrocio e di nuovo a sinistra.
Devi fermarti davanti ad una villa rossa" dico io quasi senza fiato per aver detto tutto così velocemente.
Lui mi guarda dallo specchietto.
"Villa?"
Annuisco.
Così si zittisce e comincia a fare ciò che ho detto.
Gira a sinistra ed io mi appoggio di nuovo alla sua schiena.
Vengo cullata da quel profumo.
Quasi mi addormento sulle sue spalle ma spegne la moto e mi alzo.
Vedo la mia grandissima villa, così dico a lui di scendere a suonare, mentre posteggio la mia moto nel mio garage.
"Signorina Noelia, è lei?" mi chiede Giorgio che era nel garage che sistemava lui.
È uno dei nostri domestici.
"Si, sono io"
E vado davanti la porta e vedo Fabrizio che si guarda attorno e poi vede me così decido di parlare.
"Entriamo "
"Ok" dice a bocca aperta
Entro e andiamo in cucina .
"Fabrizio, ordino due pizze ? "
"Oh si ok , io ne voglio una araba "
"Ok e io prendo una romana " così prendo il telefono di casa e chiamo la pizzeria e ordino.
"Andiamo sopra nella mia camera a studiare mente aspettiamo le pizze"
E lui annuisce e saliamo le scale fino ad arrivare alla mia camera.
Sento una risata e mi volto verso Fabrizio.
Vedo che mi sorride
"Che c'è?" chiedo sgarbata.
"Niente"
"Dimmelo" ripeto
"Adesso mi devo aspettare la camera tutta rosa con il letto a baldacchino!?" ridacchia.
Quasi scoppio a ridere e apro la porta della mia camera.
Si intravedono le pareti nere e accendo le luci.
Poi guardo lui
"Scusa, che dicevi?" sghignazzo.
"Non mi aspettavo questa camera" ride.
È tutto in disordine: vestiti per terra, il letto disfatto con il pigiama sopra.
Mi scuso per il casino e prendo i vestiti da terra.
Li metto nel cesto dei panni sporchi e faccio il letto.
Sento suonare e mi prende un colpo.
Guardo Fabrizio come dire chi sarà.
Lui mi guarda "le pizze genio" mi ricorda.
"Ah, già" ridiamo per la mia faccia spaventata di prima, così scendiamo e vado ad aprire e pagare.
Dopo molti tentativi sono riuscita a pagare anche la sua pizza.
Apriamo gli scatoli e incominciamo a mangiare  . Dopo mezz'ora finiamo e io butto tutto.
Saliamo di nuovo sopra e prendo i libri.
Mi siedo per terra dico a lui di mettersi sul letto, ma si siede vicino a me  .
"Iniziamo con spagnolo ?" chiedo.
"Si, ok. Io me la cavo abbastanza bene con lo spagnolo " si vanta e prende il libro dal suo zaino.
"Ok, anche io "
"Iniziamo " mi sorride.
Apro il mio libro e inizio a spiegare l'argomento che stiamo facendo in classe.
Fcci un esempio con una frase: "Te necesito como el aire que respiro"(ti necessito come l'aria che respiro)  dico guardandolo.
Doveva essere un esempio ma a me è suona piú come una confessione.
Lo guardo negli occhi e lui si fa serio.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicina lentamente...


Angolo autrice
Cosa succederà ? Si baceranno o no ! Scrivete nei commenti
Scusatemi per il ritardo
Baci baci da Aileon 😘😘

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