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" Anne, sto amando il tuo Roast beef!" Dissi con la forchetta piena di cibo, questa donna è dolcissima e sa anche cucinare da Dio! La serata non sta andando male anzi, parliamo tutti, tranne Harry ovviamente, e non c'è più quell'imbarazzo che si era creato all'inizio della cena.
"Oh grazie cara, se devo essere sincera questo piatto è la mia specialità." Mi rispose con un sorriso così gentile, "Mamma, tutti i piatti sono la tua specialità" prese parola Gemma e tutti risero. Harry era serio, aveva la testa chinata verso il piatto mentre masticava una patata (anche quelle buonissime) e non aveva rivolto parola a nessuno. Presi la sua mano da sotto il tavolo e la posai sulla mia coscia, a quel contatto lui mi guardò e io gli sorrisi, uscì un mezzo sorriso dal suo volto, poi guardò tutti e tolse bruscamente la mano e tornò a guardare il piatto. Gemma si accorse di tutto e guardandomi mi mimó un 'Lascialo perdere' e io annuii.
"Chi vuole il dolce?" Chiese entusiasta Anne, volevo veramente assaggiare il suo dolce perché sicuramente era buonissimo ma il vestito che avevo messo stava per scoppiare con il mio stomaco, però per non sembrare scortese mi alzai e andai a prenderlo io, sinceramente non sapevo dove fosse la cucina, fino a quando sentì una mano posarsi sulla mia spalla " vieni ti accompagno io" la voce di Gemma risuonò nella grande casa, in questo momento Harry mi starà odiando visto che l'ho lasciato solo con i sui genitori. "Devi avere molta pazienza per sopportare mio fratello eh?" Sospirai " Non è il fatto di avere pazienza o no, la cosa è che lui vuole essere capito da qualcuno, Harry si deve solo capire, può essere un ragazzo impulsivo, protettivo, geloso, rabbioso ma infondo è dolce. Credimi Gemma tuo fratello si sta facendo piano piano strada nel mio cuore e non ne potrei essere così felice, perché lui mi rende felice, quando è con gli altri fa il duro ma quando è con me, sembra vero un'altra persona, scherza, fa battute sceme ma che mi fanno tanto ridere e poi quei piccoli e semplici gesti che fa spontaneamente, ecco quelli mi rivelano il vero Harry" lei mi accarezzò il braccio "Fidati, meglio di me nessuno ti capisce, poi mio fratello ti ha proprio fottuto il cervello eh?" Disse ridendo e io mi unì a lei, " Ragazze, il dolce?" Sentì Anne, "Forse è meglio se ci sbrighiamo".

Il dolce era squisito, cioccolato, panna e fragola e ne mangiai ben 2 pezzi. "Des vuoi un'altra fetta?" Chiese Anne e il marito scosse la testa "No cara, grazie" mentre si sentì un borbottio "sì certo cara pff..." Finalmente si sentiva la voce di Harry, anche se ha detto una cosa scortese, si è sentita "Ma senti un po'! Mio fratello ha ancora la voce!" Disse Gemma ironicamente e assottigliai le labbra per non ridere.
"Allora, Andrea, che lavoro ti piacerebbe fare dopo il liceo?" Poso la forchetta che avevo in mano e ingoiai il pezzo di dolce per rispondere al Signor.Styles "Bhe, proprio lavoro sul vero senso della parola non lo so, ma mi piacerebbe molto lavorare nel campo della modellista, tutte le foto, le attenzioni su di me, mi piacciono e non per vantarmi ma sarebbe bellissimo fare la modella" conclusi "Sai, io ho delle amicizie con un'agenzia, se vuoi, appena finisci gli studi posso aiutarti" disse con un sorriso, io a mia volta sorrisi "Vero, STA DICENDO SUL SERIO?"
"Certamente" mi rispose "GRAZIE DES! Cioè Grazie Signor.Styles" mi ricomposi, fu Anne a interrompere la conversazione "E per finire...FRUTTA SCIROPPATA!" Nuovamente mi alzai di scatto "Porca merda! Io la amo." Diventai rossa, appena mi accorsi delle parole che dissi e tutti scoppiarono in una fragorosa risata, compreso Harry che finalmente mi guardò.
"Sono contenta che ti piaccia, come nasce questo tuo amore per la frutta sciroppata?" Il mio sorriso scomparve e abbassai la testa "Me la faceva...mia madre, sempre la sera" dissi quasi in un sussuro. "E tua mamma non te la fa più?" Rispose innocentemente Anne "Sta zitta per una volta Mamma!" Disse Harry mettendo sotto il tavolo, stavolta, la sua mano sopra la mia, accarezzandomela con il pollice "No, non ti preoccupare Harry, prima o poi la devi superare questa cosa no?" Mi costrinsi a sorridere e dopo una serata tranquilla, ricalò il silenzio.
"Ragazzi, volete un po' di questo liquore? È molto buono" disse il padre di Harry, nel frattempo si sentì una risatina "Buono eh papà? Chissà quanti te ne sarai bevuti, vero?" Disse alzandosi e sbattendo una mano sul tavolo "Calma Harry" disse sua madre, accompagnata da sua sorella "Non c'è bisogno di fare così" lui si girò di scatto "NON C'È BISOGNO DI FARE COSÌ? MA STATE SCHERZANDO? COME CAZZO FATE A VIVERE CON UN...UN VERME!" Sbraitò, e successivamente si alzò scaraventando la sedia a terra, e salì al piano di sopra. Io socchiusi gli occhi, asciugai il succo della frutta ai lati della mia bocca con un tovagliolo, e sistemando la sedia sussurrai un "Scusatemi" e andai di sopra. Era una casa immensa, e non sapevo quale porta aprire finché non sentì un "Vaffanculo!" E allora seguì quella voce che proveniva dalla penultima porta a destra. Presi un profondo respiro ed entrai, trovandomi Harry con una faccia furiosa e una lampada scaraventata a terra, quando fa così lo odio, lo odio perché anche io sono così. Andai da lui senza proferire parola, e gli presi la mano "No" disse lui scansando la sua mano dalla mia "Harry, hai ragione ma.."
"MA COSA?! Dovrei calmarmi?" La vena sul suo collo pulsava.
"No, non dico che ti devi calmare ma, tuo padre.." Mi interruppe di nuovo, prendendomi per le spalle e mettendomi a muro "No! A posto di pensare a mio padre, pensa al tuo! Che sarà in mezzo alla strada!" No...non poteva averlo detto, avrò sentito male. Invece no, l'aveva detto e lui sa quanto fa fottutamente male, la vista già era offuscata dalle mie lacrime, inizió a scuotere la testa "No, no piccola. Non volevo dirlo..."
"Non volevi dirlo Harry?! Invece l'hai detto!" Silenzio, poi aprii la porta e andai verso le scale, mi fermò per il polso "No Harry, lasciami in pace. E sai che ti dico? Non mi cercare più. Basta. Fai quel che credi." Dissi asciugandomi gli occhi che non smettevano di lacrimare.
Andai giù e di corsa presi la mia pochette e corsi fuori, fuori da quella casa, fuori da tutti ma anche fuori da lui.

HARRY P.o.v
Vaffanculo! VAFFANCULO A ME! Che cazzo ho fatto? Ma porca puttana! Rimasi lì immobile, di fronte alle scale mentre lei usciva dalla porta. Scesi di corsa "Che succede?" Chiede Gemma, "Vaffanculo" dissi prima di uscire. Già vaffanculo a lei, a mia madre, a mio padre e ad Andrea....No Andrea no, la amo troppo. Ecco che ci risiamo, sì perché io amo fottutamente troppo quella ragazza. Sono nel vialetto e non so dove sia potuta andare, quando prendo il telefono per chiamare Zayn, squilla: no santo cielo...loro no.
"Pronto"esitai a rispondere.
"Styles, stiamo aspettando tutti te. SBRIGATI CAZZO!"
"Non posso...non più"
"Tu sì che puoi, veloce." E chiusero la chiamata. Il tempo di rimetterlo in tasca e incamminarmi alla ricerca della "ragazza sperduta".
Andrea P.o.v
Ancora non riuscivo a credere a ciò che mi aveva detto. Come poteva non avere un cuore?! Mi avvicinai a casa del mio migliore amico, suonai e dopo qualche secondo un biondino dagli occhi color mare mi venne ad aprire "Andre che è successo?" E in men che non si dica gli gettai le braccia al collo abbracciandolo.

Angolo autrice
Eeeee rieccoci qua. Sono in ritardo i know but come Always ho avuto tanti homework. Quindi sorry.
Anyway...spero che il capitolo vi piaccia e che riceverò qualche stellina perché ne ho pochine.
Questo italian-English è strano ma comunque ci vediamo al prossimo capitolo che spero di pubblicare il prima possibile.
Vi ano tanto...
Ex_rusherina.
Kiss kiss.

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