Di nuovo al fosso

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Arrivata alla sua scrivania Silvia sistemo' le sue carte e riflette' sulle informazioni che aveva avuto nei vari giorni. Era perplessa. Doveva trovare la ragazza nera che era sparita nel nulla. Per cominciare sarebbe andata sul luogo del delitto. Forse era stato tralasciato qualcosa. Silvia salutò Tommaso e si avviò sul luogo del delitto. Arrivata al ponte Silvia scese giù nel fosso e cominciò a camminare lì nei dintorni per vedere se trovava qualcosa. Ad un certo punto Silvia vide nell'erba una luce: era un riflesso. Silvia si avvicinò con cautela indossò i guanti e lo prese: era un telefono. Forse Silvia aveva trovato qualcosa di grande importanza.
Tornò in caserma ad avvisare tutti del ritrovamento e poi portò il telefono a farlo analizzare. Silvia disse che era urgente così dopo qualche ora gli fecero sapere i risultati: il telefono era della vittima, era ancora funzionante, aveva solo lo schermo un po' rotto e c' erano ancora tutti i messaggi con la ragazza misteriosa.
Silvia riflette' a lungo su queste strane informazioni e poi dedusse qualcosa. Allora andò in caserma per riferire tutto a Tommaso.
Arrivata in caserma Silvia andò dal maresciallo e gli raccontò dei risultati delle analisi del telefono. Poi disse:
" Io ho dedotto alcune cose: se il telefono era della vittima... lui ce lo aveva in tasca, ma noi sul cadavere non lo abbiamo trovato e se lui ce lo aveva nelle tasche dietro è ovvio che il telefono non si sarebbe rotto, poi qualcuno che sapeva che Marco era morto è sceso nel fosso a prendere il telefono e lo ha lanciato lì vicino. Gli unici messaggi segreti erano quelli con la ragazza nera; quindi solo lei poteva avere un interesse nel gettare quel telefono."
" Silvia sei bravissima!" Disse Tommaso.
" Grazie 😊" Disse lei un po' lusingata.
Silvia poi salutò Tommaso e uscì dalla caserma, era quasi ora di pranzo e lei si diresse verso casa per cucinarsi qualcosa.

Non esiste il Delitto PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora