Cinque

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Cole

Davanti a me l'insegna del Manhattan ink. Apro la porta e il solito odore di disinfettante misto ad inchiostro mi invade le narici. 

"Giorno raggio di sole!" Fa Hardin intento a sistemare la postazione; penso che i miei occhi ucciderebbero in questo momento. Guardo joe e fa un cenno di saluto mentre buca l'ombelico a una troietta.
Hardin mi fa cenno di avvicinarmi, così mi sistemo sulla poltroncina. Mi tolgo la maglia e mi metto a pancia in giù.

"Sai, Cole, dicono che il buongiorno si vede dal mattino..." Faccio un respiro profondo mentre sento l'ago a contatto con la pelle della nuca.
Lascio correre la sua battutina del cazzo che non merita alcuna parola.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Scherza.
Ma io no. "Senti Hardin non romperemo i coglioni. Non è giornata ok?!" Sbotto. A risposta il silenzio totale, ha funzionato.

Sento il solito campanellino della porta suonare, e un timido buongiorno, arrivare alle mie orecchie.
Un altro campanellino e una voce troppo famigliare invadere il negozio. "Oggi è più loquace del solito, non trovi Hardin?!"
"Devo concordare con te mio caro Luke" scherza il moro dietro di me, continuando il tatuaggio. Mi convinco che non vale la pena rispondere.

Sento joe parlare con qualcuno; cerco di ascoltare la loro conversazione pur di non a ascoltare le cazzate di Luke, che a quanto pare tutto lo studio pare apprezzare...

"Sei sicura?" Sento dire joe, un po' incerto. "No, ma voglio farlo, non..." Non riesco a finire di sentire il resto che... "Allora, Raggio di sole, stella del mattino, atto del cielo..., raccontaci qualc..." Lo interrompo prima di alzarmi e strozzato con le mie stesse mani. " Luke, chiudi quella cazzo di bocca!"
E tutti ridono, ma dico io?! Passata la mezz'ora per finire di ritoccare il tatuaggio, Hardin mi fascia il collo, mi alzo e indosso la maglietta.

Mi guardo un po' in giro e faccio cenno ad Hardin per chiedergli di venire fuori.

Finisco di rollare la canna, e anche Luke ci raggiunge. La accendo e comincio a parto col primo tiro. Il solito tintinnio del campanellino dell'entrata arriva di nuovo alle mie orecchie. Vedo Joe uscire, seguito da una ragazzina.

Si fermano vicino la porta a parlare. Bionda, non troppo alta, carina ma non il mio tipo. Guardo i suoi vestiti, leggins, felpona, vans perfettamente intatte. Al primo impatto sembra una piccola delinquente ribelle, ma il taglio perfettamente dritto dei suoi capelli alle spalle, le mani perfettamente curate, e il suo modo di parlare mi dicono che non e altro cheuna ricca viziata del cazzo, figlia di papà, che fa la ribelle per ottenere attenzioni.
Ne so fin troppo di quel mondo, ed è da sempre che lo odio.

Noto Luke spostarsi e andargli incontro. "Ehy donzella. Luke" dice prendendole la mano che aveva allungato verso di lui e baciandole le nocche con fare teatrale. Faccio roteare gli occhi fino a guardare il cielo.
La guardo bene, e noto il colorito rossiccio che hanno preso le sue guance.

"Ah si, ragazzi" comincia a dire Joe avvicinandosi. " lei è Kelsey. Kelsey, loro sono Luke, che conosci già" dice ridendo, indicando il coglione con la maglietta di Mario. " Lui è Hardin, e quel tipo tutto tatuato con la faccia di bronzo, è Cole" alzo nuovamente gli occhi e aspiro un altro tiro. Mentre Hardin va a presentarsi io resto immobile scazzato.

"Kelsey, piacere" dice lei facendo finta di nulla. Noto un luccichio nella sua bocca, e, a meno che non abbia l'apparecchio, credo che la sua difficoltà a parlare sia dovuta al piercing sula lingua, che penso abbia appena fatto.
Però, cazzuta la ragazzina, non pensavo arrivasse a tanto.

Guardandola meglio noto che si è soffermata ad osservarmi. I suoi occhi passano dalla punta dei piedi a quella della testa, per poi soffermarsi sulle labbra e nei miei, di occhi.

Sento bruciare il suo sguardo, con quegli occhi così freddi, così azzurro-grigi, mi ricorda tantissimo il ghiaccio, tanto quasi da sentire un brivido percorrermi la schiena. Mi stringo nella felpa.

"Hai finito di fissare?!" Dico scocciato. Lei distoglie subito lo sguardo imbarazzata.
Sento gli occhi di tutti fissarmi con rimprovero... Ma ehy, questo sono io, sapete come sono fatto.

Passo a Hardin la canna, e mi giro, alla volta della macchina.
"Ehy! E io come cazzo torno indietro?!" Sento Luke urlare.
"Cazzi tuoi amico!" Rispondo non voltandomi.

Mi allontano, li sento parlare e scherzare, cercando di far parlare la ragazzina.
Scuoto la testa e me ne vado. Apro la portiera della macchina e metto in moto.

Appena arrivo a casa mi butto pesantemente sul letto. Un'immagine attraversa la mia testa. I suoi occhi, quello sguardo glaciale. Un altro brivido.
Scrollo le spalle e mi risveglio dal momentaneo trip.
Ho come la netta sensazione di aver già incrociato quello sguardo. Perché quelli, sono occhi che non si dimenticano. E poche volte mi sbaglio. Anzi.
Non sbaglio mai.

Beneath the shadowsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora