Capitolo 9 (Passato)

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Capitolo 9 (Passato)

°Aiden°

Perché era sulla difensiva?

Peró, perché mi importa quella ragazza?

Sono Aiden Thompson, sono ricco, popolare, bello ed ho tutte le ragazze dietro di me, quindi perché mi importa una raggazza che conosco da appena tre giorni? E senza dimenticare quella che mi ha rotto il naso, il quale è ancora gonfio.

Peró che cavolo! Aiden Dio mio, come ti puó importare quella ragazza? non essere stupido. É solo un'altra delle tue conquiste per il tuo divertimento, non lo dimenticare.

Hai ragione. Peró, comunque non posso lasciarla che se ne vada cosí.

-Non te ne andare- dissi mentre la prendevo per il braccio e la fermai nella porta.

-Lasciami- disse mentre provava ad staccarsi della mia presa.

La intrappolai nella parete mettendo le mie braccia ai lati della sua testa, come feci nella palestra.

-Che cosa vuoi Aiden?- chiese nervosa.

-Perché sei cosí?- chiesi osservando i suoi bellissimi occhi blu

-Cosí come?- chiese fredda

-Cosí fredda, cosí dura, cosí difficile- risposi guardando le sue labbra, le quali volevo provare- Non devi avere paura di me.

-Perché sono giá passata per questo, so quello che vogliono i ragazzi come te e non cadró, non di nuovo- quando disse quello versó una piccola lacrima, la quale asciugó velocemente.

Jessica ha un passato.

Guardai le sue labbra di nuovo e me cominciai ad avvicinarmi piano piano. Li volevo provare. Volevo far innamorare la ragazza difficile. Questo era una sfida per me.

Proprio quando stavo per riuscirci lei mise le sue mani nel mio petto e mi allontanó.

-No Aiden- Quando disse questo si liberó da me e se ne andó, lasciandomi piú convinto che mai, Jessica Robinson é una ragazza diffcile.

Non sará per niente facile innmorarla.

°.°°.°°.°

Era domenica e non sapevo cosa fare. Oscar mi invitó ad una festa, peró sinceramente, non avevo voglia di andare. Si lo so, diranno che sará strano che Aiden Thompson si perda questo invito, peró é cosí. Non ci voglio andare. Tutto questo tempo ho pensato a Jessica, che ha fatto quella ragazza per stare tutto il tempo nella mia testa?

Avevo molto curiositá verso il suo passato. Era ovvio che aveva sofferto troppo e mi faceva pensare quella bella ragazza. Che sia chiaro mi fa solo pensare. Inoltre mi ero sfidato da solo. L'avrei fatto innamorare.

-Aiden- mi chiamó mia madre dal salone.

Scesi e teneva la sua borsa nella sua mano e nell'altra la mano di Valerie.

-Porteró Valerie ad un compleanno-quindi rimarrai a casa da solo giacché tuo padre sta lavorando-

Annuí e salutai tutte e due.

Salí nella mia stanza y mi sedette nel mio letto. Ripresi il mio telefono,avrei chiamato Kevin per sapere se non sarebbe andato alla festa cosí saremmo potuti andare da un'altra parte, quando sentí un forte rumore che veniva da fuori. Guardai fuori della mia finestra e vide Jessica imprecando mentre dava dei calci ad una moto.

Iniziai a ridere, era cosí buffa. Decise di andare a vedere cosa succedeva.

-Perché colpisci quella povera moto bambola?- chiesi avvicinandomi a lei.

-Perche non vuole accendersi!-urló- E ti ho detto di non chiamarmi bambola, per caso sei un inetto?- disse arrabbiata

-Facciamo una cosa-dissi- Io smetteró di chiamarti bambola, se tu la smetti di chiamarmi inetto o stupido o tutte quelle cose che mi dici.

Lei ci pensó per alcuni secondi finché rispose.

-Molto bene- disse girando gli occhi- Riguardo a ieri i-io- disse balbettando

-Non ti preoccupare, quello rimane nel passato e abbiamo un accordo- dissi estendendo la mia mano.

-Bene- disse mentre prendeva la mia mano.

-Ora possiamo iniziare di nuovo-

-Tranquillo ragazzo, scendi dalle nuvole- rispose -Non pensare che se non ti chiamo piú imbecille, saró la tua migliore amica- disse. Dio, questa ragazza é testarda.

-Come vuoi- dissi ridendo. -Lasciami vedere- dissi avvicinandomi alla moto.

-Non ho bisogno del tuo aiuto- disse, incrociando le braccia e impedendomi di toccare la moto.

Girai gli occhi -Perche non vuoi che ti aiuti?- chiesi

-Perché non ho bisogno del tuo aiuto- rispose.

-Sicura?- chiesi.

Lei annuí.

- Hai paura di me?- chiesi sorridendo.

Cominció a sbuffare - Io ho paura di te?- rise- Che non sono stata chiara quando ti ho rotto il naso?

-Se non hai paura di me -dissi avvicinandomi a lei, fino a stare a pochi centimetri della sua faccia- Perché arrosisci e diventi nervosa quando faccio questo?- dissi mentre abbassavo il mio sguardo sulle sue labbra.

- Perché voglio che mi baci- rispose.

Sorrise. Ci stavo riuscendo...

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Oh mio dio, Jessica finalmente ha detto ciò che sentiva :o

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07, 2016 ⏰

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