Capitolo 8 (La sua giacca)
°Jessica°
Ragazzi, mi dichiaro ufficialmente pazza. Pensavo di aver sentito ad Aiden Thompson dire che vuole un bacio da me.
Sí, é cosí, la mia immaginazione é un disastro.
-Che hai da dire riguardo a ció?- chiese
Ció non faceva parte della mia immaginazione?
-Non faró parte dei tuoi giochi- dissi un po'nervosa
Oh andiamo! non fare la stupida
Tu stai zitta!
Lui cominció a ridere -Sei piú difficile di quello che pensavo- disse
-Sai stupido, non tutte le ragazze siamo come quelle facili con le quali ci vai a letto- dissi sottolineando la parola stupido.
Lui al quanto pare rimase un po' stupito per la mia reazione e provó a dire qualcosa pero venne interrottto.
-Aiden é ora di andare!- gridó sua madre dalla sala di pranzo.
-Bene, ci vediamo dopo- disse mentre si metteva in piedi.
Però prima di andarsene si giró e mi guardó
-Ci vediamo presto bambola- disse mentre mi fece l'occhiolino. Gli fece il dito medio.
°.°°.°°.°
Era sabato. Mi svegliai presto e cominciai a leggere.
-Jessica!- mi chiamó mia madre dal salone
Scesi le scale e aveva una giacca di cuoio nera nella sua mano.
-Che é successo?- chiesi guardandola la giacca.
-A quanto pare Aiden ha lasciato la sua giacca qui- rispose -Gliela porti, per favore-
Non discusse, sapevo che avrei perso la discussione, presi la giacca e me ne andai a casa dei vicini.
-Jessica!- esclamó Aiden sorpreso quando aprí la porta di casa sua -Buongiorno bella- disse sorridendo in modo civettuolo
Diventai rossa quando sentí le sue parole. Mi sorprese che era piú amichevole e non facevo il ragazzo presuntuoso che era sempre..
-Giá ti manco? So di essere irresistibile pero, ti manco cosí velocemente?- Dimenticate ció che ho detto prima.
-Non ti illudere, sono solo venuta a restituirti la tua giacca- dissi seria.
Anche se in realtá ero un po'nervosa, stargli vicino ed essere a casa sua, mi rende nervosa.
Lui sorrise -Entra- disse mentre si riprendeva la sua giacca.
Entrai nella sua casa ed era immensa.
-Siediti- disse segnalando un grandissimo divano bianco di cuoio, nel suo salone.
-Grazie- dissi educatamente.
Si sedette accanto a me e mi guardó per alcuni secondi.
-Non senti caldo?- chiese
-Perché lo chiedi?- chiesi stranita.
-Perche ti vedo sempre con camicie a maniche lunghe o con felpe e mi sembra un po' strano- rispose segnalando la mia camicia a maniche lunghe.
Ti ha scoperta!
-No, non ho caldo- dissi la prima cosa che mi venne in mente.
-Cosa hai intenzione di nascondere Jesssica?- chiese piú serio.
-Non ho intenzione di nascondere niente Aiden- risposi nervosa.
-Oh andiamo Jessica- disse -Nella cena, hai dimenticato di metterti una felpa e ho visto i tuoi segni- disse mentre segnalava i miei polsi.
Rimasi paralizzata e sorpresa. Merda! Adesso che gli dico? Oh no. Questo é troppo vergognoso.
-Puoi fidarti di me- disse preoccupato.
Questo era assurdo.
-Posso firdarmi di te?- chiesi sopresa mentre ridevo- Come so che mi posso fidare del ragazzo piú popolare e superficiale della scuola? Come posso fidarmi in uno che fa inammorare le ragazze e poi le lascia, facendole soffrire?-
-Non c'é bisogno di essere sulla difensiva con me Jessica, solo provo ad aiutarti- A quanto pare era offeso.
-Aiden , se credi che sono una di quelle ragazze che caddono nei tuoi giochi, di quelle stupide alle quali innamori dicendogli belle cose, ti sbagli. Non provare a fingere che ti importo perche non funzionerá- dissi mentre mi alzavo dal divano e andai verso la porta- Addio- lo salutai.
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Credete che Aiden veramente vuole aiutare Jessicca?
Commentate, non mordo, GIURO.
ps. Scusate per eventuali errori.
Grazie per leggere!!! :D
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IL MIO INETTO VICINO
RomanceJessica Robinson è una ragazza di 16 anni. Insieme a sua madre, cercherà un nuovo inizio nel Wisconsin. Questa ragazza sta scappando da un passato, che l'ha resa più forte. Jessica non è come le altre , lei è una ragazza che ha costruito un muro nel...