CAPITOLO CINQUE.

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La sera dopo le lezioni sono solita andare nel retro dell'hotel. È un giardino con piscina che aprono solo d'estate, un posto molto tranquillo. Amo venire qui la sera, non ho mai sopportato la confusione e questo per me è il posto ideale dove poter stare in totale tranquillità a vedere le stelle. Ho sempre amato guardare il cielo, che sia di notte o di giorno, mi dà proprio un senso di libertà, mi rilassa.
Questa sera sono qui, su una sedia sdraio a guardare le stelle ascoltando musica.
Penso alla giornata che ho vissuto, a la cura, a mio papà, a Braga, al mio pianto, ed anche ad Andreas.

Quel ragazzo è strano, non mi parla per giorni, mi guarda in continuazione e poi se ne esce con 'perché stai piangendo, Mia?'. Il bello è che conosce anche il mio nome, mi viene quasi da ridere. Quando mi ha toccato e mi ha guardato ho provato una sensazione strana, diversa dal solito, sarei rimasta lì a guardarlo negli  occhi anche per sempre.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono del mio telefono, è mia mamma.
Non la sento da quando ho preso quel treno per venire a Roma, non era molto d'accordo della mia scelta di partecipare ad Amici ma è la mia vita e non posso assecondarla per sempre. Ricordo che quando me ne andai da Napoli mi disse "anche se non sono d'accordo della tua scelta tuo padre da lassù sarà sicuramente orgoglioso di te.".
Ed aveva ragione, mio padre ha sempre creduto in me, anche a 10 anni quando non sapevo nemmeno cosa fosse una scala musicale. Mio padre mi diceva sempre "tu arriverai lontano" e se fosse ancora qua andrebbe in giro urlando "quella è mia figlia" tutto fiero di lui e sopratutto di me.

«Mamma?» rispondo con fare interrogativo.
«Mia, come stai?»
«Bene dai, tu?»
Anche se poi tanto bene non andava
«Qui tutto bene, anche Leo e Noemi. Ci manchi Mia» dice con una voce dispiaciuta
«Anche voi, ma mamma io sto bene qua, giorno dopo giorno sento che  sto facendo la cosa giusta e non mi pento della scelta che ho fatto. Dopo tanto tempo sono felice.»
«L'importante è tu sia serena e felice, solo questo voglio per te. Ti abbiamo visto in TV sabato? Sei stata bravissima.»
«Mamma ha pianto» dice mia sorella urlando nel telefono
«Non ci creeedo» dico ridendo, sono meravigliata «davvero?»
«Dai Noè, era un segreto.» la sento che parla con mia sorella e ride «Comunque sì  ed è solo perché sei stata bravissima e mi sono emozionata insieme a te.»
«Sono contenta e non perché hai pianto ma perché per la prima volta apprezzi quello che faccio»
«Ho sempre pensato che tu fossi brava ma non te l'ho mai detto apertamente perché non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa»
«È bello sentire queste parole da te. Grazie Mami, ti voglio bene»
«Ti voglio bene anche io»
«Appena posso scendo giù a Napoli»
«Quando puoi. Buonanotte amore»
«Buonanotte e salutami Leo e Noemi»
«Certo, a domani»
«A domani»

Stacco la chiamata e ritorno a guardare le stelle ancora incredula delle parole di mia mamma. Avere qualcuno che creda in me è un aiuto in più per continuare questo mio percorso. Non le ho parlato di 'la cura' e nemmeno della conversazione con il professor Braga perché non volevo rovinare questo bel momento che per una volta si era creato fra di noi ma sicuramente domani lo manderanno in onda TV ed io devo solo prepararmi ai tanti messaggi che mi arriveranno.

Ero troppo concentrata per accorgermi che qualcuno fosse entrato dalla porta fin quando non sento una mano poggiarmi sulla spalla.

«Sapevo di trovarti qui»
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Scusatemi per il ritardo nel postare il capitolo ma volevo fare le cose per bene.
E adesso chi sarà questa persona?
Mi piace lasciarvi così ahahah
Aspetto i vostri commenti e le vostre opinioni. Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo!

Grazie per i 500 e passa lettori.
Grazie a tutti.❤️

Credi nei tuoi sogni. // Andreas MüllerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora