Ricordi parte I Evelyn

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Questa giornata sembrava non volesse finire.
Avevo visto i miei colleghi dell' università fare come matti. Vedevo i ragazzi che scappavano rincorsi da ragazze mangiatrici di uomini.
Anche il mio dolce Castiel, la mia anima e la mia tortura, era stato accerchiato ma, fortunatamente, prima che la mia fedina penale fosse stata macchiata, era riuscito a scappare, la mia gelosia aveva avuto il sopravvento.

Io non ero stata mai una grande fan del simbolismo commerciale del 14 febbraio, ma quest' anno avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa di magico. Almeno così speravo.

Durante la mattinata la preside di facoltà mi aveva convocato urgentemente nel suo ufficio. La causaaaaaaaa!!!!!!! Quella maledetta arpia di Ambra che passava la sua vita ad aggredire persone come me e, secondariamente, cercare di portarsi a letto tutto il genere maschile del mondo, soprattutto Castiel.
Mi chiedevo come potessi averla ancora tra i piedi dopo il diploma. Non poteva iscriversi in un'altra facoltà?

Entrai nell'ufficio della preside, era molto alterata, alle sue spalle c'erano quella grandissima stronza di Ambra e quelle cozze delle sue amiche.
Ebbi appena il tempo di sedermi quando la preside iniziò ad urlarmi contro:
- Lei mi ha profondamente delusa! 
- Per favore mi può spiegare cosa ho fatto cosicché io capisca di cosa sta parlando?- le chiesi mentre guardavo quelle tre oche che sghignazzavano.
- Come può fare finta di niente? Si è permessa di vandalizzare i bagni scolastici, non faccia la finta tonta - rispose con tono poco garbato.
Sapevo che sotto ci fosse lo zampino di quella vipera velenosa aiutata dalle sue schiavette, ma cercare di discolparmi fu inutile.
Le sciaquette avevano detto alla preside della facoltà che ero stata io a pasticciare i bagni e che loro stesse, con i loro occhi, mi avevano visto farlo.
Quella grandissima cortigiana ( per dirla gentilmente ) voleva mettermi fuori gioco quel giorno per cercare di accalappiarsi Castiel e poter passare la serata con lui.
La preside,come punizione, mi costrinse a rimare a scuola dopo le lezioni a pulire i bagni.
Grrrrrrrrrr, strega maledetta! Talmente ero arrabbiata che maledissi Ambra fino alla settima generazione. Ma giurai a me stessa che questa volta gliela avrei fatta pagare cara, la vendetta è un piatto che va consumato freddo.

Dopo la confusione di quel giorno, la situazione sembrò calmarsi. Gli inseguimenti erano finiti e i ragazzi, finite le lezioni, scapparono per prepararsi ai loro appuntamenti.

Feci un sospiro quando vidi quella donna di facili costumi ( detto sempre gentilmente per evitare parolacce ) dirmi sghignazzando:
- Ho vinto io mia cara, stasera Castiel sarà tutto mio.
Brutta bambola gonfiabile so io cosa risponderti:
- Seeeeeeee nei tuoi sogni magari, Castiel non starà mai con te neppure se tu fossi l'ultima donna sulla terra.
In tutta risposta, Ambra mi guardò con disprezzo girò i tacchi e andò via.
La odio! E la cosa è reciproca.

Mentre ero intenta a scontare la mia punizione, il mio telefono squillò, mi precipitai a prenderlo e, appena vidi chi era il mittente, sorrisi: 

Da Castiel 

"Ti aspetto alle 21.30 nel ristorante vicino casa mia, non farti strane idee, non è un appuntamento :-P. Un bacio Castiel."

Il cuore iniziò a battermi all'impazzata, avevo quasi paura che esplodesse, il mio presentimento era giusto. Sapevo che non era un appuntamento, sapevo che voleva uscire con me solo per risollevarmi il morale a causa di questo cazzo di punizione, Castiel non era tipo da mostrare facilmente i suoi sentimenti, ma sapevo che mi voleva un gran bene. Già! Un gran bene, peccato che io lo amo e la cosa non è reciproca.
Lui mi ha sempre detto che l'amore è per i deboli e non per uomini come lui.
Per questo ho deciso di trasferirmi, anche se non voglio, credo che sia la soluzione migliore. Non riesco più a nascondere ciò che provo per lui, non voglio soffrire.
Comunque ho bisogno di calmarmi altrimenti non uscirò mai di qui. Posai il cellulare, senza dargli risposta, e ricominciai a fare il mio dovere.

Dolce Flirt San Valentine DayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora