Lo pensi davvero?

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Mikasa si trovava nella sua stanza con Sasha. Avevano intenzione di passare un pomeriggio solo loro due, come ai vecchi tempi, e di divertirsi. Tormentata però da un dubbio che la affliggeva dalla sera del ballo, Mikasa chiede un consiglio all'amica...

POV di Mikasa

Stavo mettendo lo smalto a Sasha quando, cercando di trovare risposte alle mie domande, le chiesi:
"Hei Sasha. Posso chiederti una cosa?".
"Sicuro! Avanti spara!".
"Pensi che... Eren sia strano?".
"Ancora con questa storia? Mika ti abbiamo già detto che-" non fece in tempo a finire che la interrupi io:
"Sì ma, era prima del ballo, 2 settimane fa! Lui mi ha già detto, praticamente me lo ha urlato, che non sarebbe mai arrabbiato con me. Il problema sono sempre quelle strane reazioni che ha. E poi c'è la sera del ballo..."
"Uh! Cosa? Cosa? Cosa è successo?"
*Quello che in realtà Mikasa non sapeva era che la sua amica era già a conoscenza dei fatti avvenuti quella sera del 23 Marzo, solo che doveva tenere la copertura di Eren*
"Prima mi dice che deve dirmi una cosa importante e che deve dirmelo in privato. Poi mi porta fuori con aria di chi sta per confessare un omicidio e poi mi dice semplicemente che stavo bene nel vestito. Tutto qui! Che senso ha?".
"Beh, non per saltate a conclusioni affrettate ma, non è che forse è davvero innamorato di te?".
Sentii le mie guance diventare dei geiser: "A-ancora con questa storia? Non c'è possibilità alcuna che io gli piaccia. Proprio nessuna!".
"Ma perché? Tu sei bella, intelligente, simpatica e sei praticamente la persona di cui si fida di più, forse anche più dei suoi genitori! Ti dico, e parlo anche a nome delle altre, che È possibile.".
"Ma... ma lo pensi sul serio? Pensi davvero che io possa piacergli?".
"Mika, non è che ti da fastidio l'idea? Che tu gli piaccia, intendo...".
"No no, è che... se ci penso, ho una sensazione strana. Una sensazione che provavo solo con i miei. Ed ho paura di perderla... Sento come se... se si realizzasse un sogno.".
*in quel momento Sasha esplose di felicità internamente. Ora poteva dirlo: Eren aveva una possibilità di fallire dello 0%*
"Beh, sono sicura che qualsiasi cosa sia, non farà altro che renderti felice!" disse lei.
"Come fai a saperlo?".
"Chiamalo... intuito femminile!".
La sera di quello stesso giorno, mi rimbombavano in testa le parole che avevo detto io e che aveva detto lei. Davvero mi sentivo così? Beh, il mio corpo di certo non mi mentiva, ma la mente? Lo scoprirò al mio compleanno, tanti mancano solo 4 giorni! DEVO togliermi questo dubbio, ne ho bisogno.

NOTE DELL' AUTORE
Hei! Ben rivisti cari lettori! Per chi se lo stesse chiedendo no, non sono morto, ma ho dovuto affrontare un antico nemico che credevo sconfitto da tempo (a.k.a. scuola). Ma ora sono qui! E con un nuovo capitolo, per giunta! La brutta notizia è che forse pubblicherò con meno frequenza ma non temete, perché questo tempo lo userò anche per migliorare la storia. Io vi saluto qui e vi rivedrò, come sempre, in un nuovo capitolo.
Cordiali saluti, l'autore:
~Francesco Ferri

Pensavo fosse odio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora