4. Never enaugh

274 30 8
                                    

«Open up my eyes and
Tell me who I am
Let me in on all your secrets
No inhibition, no sin.»

— How deep is your love, Calvin Harris & Disciples

Il dolore che ti schiaccia.
L'ansia che ti soffoca.
Il panico che ti acceca.

Possibile che la tua assenza era in grado di provocarmi tutto ciò?
Possibile che senza di te, mi sentivo in un limbo, imprigionata in un vortice di apatia e monotonia, dove niente mi interessava, niente mi colpiva, niente mi faceva vivere.

Perché io avevo già vissuto, sapevo già il significato di questa parola, ero riuscita a comprenderlo a pieno. Ma poi te ne sei andato ed hai spazzato via anche la mia vitalità.


18 Ottobre 2014

Avevo solo voglia di passare un pomeriggio divertente, in compagnia dei miei amici, senza i soliti problemi che ogni giorno mi pressavano senza pietà.
Decidemmo di andare al Luna Park della nostra città, anche se non eravamo mai stati appassionati di giochi spericolati o altro. Semplicemente ci bastava stare insieme, all'aria aperta, scambiare qualche chiacchiera e risata in compagnia. E a me bastava, bastava per far finta di essere allegra, in quelle ore che eravamo insieme.
E lo ero, lo ero veramente, loro erano in grado di distrarmi e di farmi divertire come non mai.
Ma il problema era il dopo, era quando restavo da sola e la solitudine mi assaliva completamente.

Stavo aspettando Lacey e Scott all'uscita di una specie di casa dell'orrore di cui io non ero minimamente interessata ad entrarci.
Dopo qualche minuto di attesa mi arrivò un messaggio, sbloccai subito il cellulare visto che non avevo altro da fare.
Il respiro mi si bloccò in gola appena lo lessi, il sangue smise di attraversare le mie vene, la mente completamente annebbiata e il cuore, il cuore neanche a dirlo aveva già percorso il giro del mondo in pochi attimi.

Da Harry:
Sei più bella di quanto ricordassi.

Immediatamente alzai lo sguardo, spostando la testa ovunque alla ricerca di quel volto che mai e poi mai potrei dimenticare.
Ma l'unico risultato fu quello di trovare davanti a me solo decine e decine di volti anonimi.
Poi, per caso, posai lo sguardo dietro di me, e intravidi la parte finale e più isolata del Luna Park e proprio appoggiato alla corteccia di un albero, c'era lui.
C'era lui che mi stava fissando da chissà quanto, c'era lui così bello davanti a me.

Dio, se mi era mancato.

Mi era mancato anche solo poterlo guardare e in quel momento capii che i due mesi precedenti in cui avevo impiegato tutte le mie forze per dimenticarlo, in quel momento si vaporizzarono all'istante.
Riusciva a resettare ogni mia capacità di intendere e di volere lucidamente.
Ché quando ero con lui diventavo un'altra persona, una persona che spesso ho odiato, ma che nella maggior parte dei casi, ho amato.

Lo vidi avvicinarsi lentamente a me, mentre io inconsciamente feci un paio di passi all'indietro.
Non so cosa mi stava succedendo, semplicemente non mi sentivo pronta ad affrontarlo, non volevo cadere di nuovo nella sua trappola.
Mentre i suoi passi avanzavano, di rimando i miei si allontanavano e Harry aggrottò le sopracciglia, confuso da questo mio strano atteggiamento.
Continuammo a guardarci per altri secondi, finché io non mi voltai di scatto e mi allontanai camminando il più velocemente possibile.

«Heisel!» Lo sentii gridare.

A quel punto affrettai ancora di più il passo, nonostante la vista fosse diventata sfocata e gli occhi lucidi, mi sentivo le gambe tremare e temevo che avrebbero ceduto da un momento all'altro.
Mi sedetti nella prima panchina libera che trovai, sperando che Harry non mi avesse seguita.
Provai a calmarmi, respirando lentamente e mandai un messaggio a Scott avvertendolo che non mi sentivo bene e che sarei tornata a casa, così da non farlo preoccupare della mia assenza una volta uscito.
Abbassai la schiena e appoggiai i gomiti sulle ginocchia, la testa rivolta verso il basso, gli occhi chiusi, la mente che scoppiava.
Non ce la facevo più.
Possibile che soltanto esserci visti per pochi attimi abbia scatenato tutto questo in me?
No, non può essere normale.
Non sono normale. Ma di questo già ne ero a conoscenza da tempo.

Inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora