XII

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Harry's pov
Un rumore. Nessuno ci farebbe caso se non sapesse.

Se ignorasse che esistono, che ci sono ed questo è uno dei loro modi per attirare l'attenzione.

Alzo sguardo.

Il ragazzo dai capelli biondi sorride appoggiato allo scaffale ricolmo di libri. La sua posizione lasciva e sicura non promette niente di buono.
- Psiche eh? Molto romantico-
Dice deridendomi.
- perché non le permetti di vivere signor Eros? Perché naturalmente ti sei presentato così?-
- Harry. E chi saresti di grazia?-
- Jamie -
- E stai mi rompendo le palle per quale nobile causa?-
Il sorriso strafottente non abbonda il suo viso ed è accentuato dal fatto che arcua le sopracciglia continuamente.
- Sappiamo entrambi che è un amore impossibile. Io invece potrei renderla felice-
- ne dubito-
- Harry,caro Harry. Oh caro il mio Cupido?-
Si avvicina e poggia le mani agli angoli della mia scrivania,si sporge verso di me curvando la schiena, mi guarda e sorride beffardo.
- Pensi davvero che non scoprirà mai niente ? Vuoi tenerla qua rinchiusa ?- lo guardo e lui smette di sorridere- tu le sai già tutte queste cose. Aspetterai che passi?Assisterai alla distruzione ?-
- Brucerò fino a quando ci sarà da bruciare. Poi anche quella fiamma si spegnerà e -
- ed allora la lascerai al suo destino? Ne saresti capace ? Chi ti dice che non andrò dritto a riferirle la verità ? -
- posso fornirti ciò che ti serve per lasciare il tuo stato di fantasma-Dico sorridendo.

Sono sicuro di aver vinto.
È semplice basta dar loro un fascicolo con la loro vita a caratteri cubitali.Non è detto che possa restituire la parte mancante della memoria e in questo modo liberare dallo stato di fantasma. Ma ci cascano sempre.
- voglio altro. Sono già stato fregato-
Merda.
- Cosa vuoi ? - Dico con un smorfia .
- Voglio che mi racconti di Psiche-
Lo guardo male.
- Non le dirò niente-dice.
Allora sprofondo sulla poltrona e inizio a raccontare della mia Psiche.

Finito il racconto. Mi guarda serio e scuote la testa.
- cosa ti fa pensare che non lo faranno altri? Si nota subito, si comporta come se nulla fosse -
- non lo so-
- ti aiuterò. Sarò tipo un guardiano.-
- perché lo fai?-chiedo con occhio critico.
Vedo i suoi occhi sciogliersi. E per un attimo sembra vivo, il sangue , le pallottole, non si vedono.
- perché riconosco il vero amore quando lo vedo-
Ci guardiamo. Sappiamo entrambi che finirà male. Ma quando il fuoco brucia non pensi.
Bruci.
ormai il solo pensiero di perderla è doloroso. Il sapere di dipendere da lei mi rende vulnerabile.

So che presto tutto cadrà. Ma per ora non posso godermi il mio castello di carta ?
O meglio non posso godermi la mia regina di carta ?

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