Mi sveglio per colpa della mia fottuta sveglia.
Odio chi ha inventato le sveglie!.
Sono stanchissima, non ho chiuso occhio tutta la notte.
Dopo aver fatto quel sogno non sono riuscita più a prendere sonno.
Mi alzo mi lavo e mi prepara per il mio primo giorno di scuola.
"Yuppi" che bello :-( .
Dopo aver finito di preparmi scendo al piano di sotto, dove trovo mio padre che fa colazione.<<Pronta per il primo giorno di scuola?>>chiede per poi addentare il suo muffin.
<<e tu sei pronto?>>gli chiedo.
Lui scuote la testa.
<<ti troverai bene,vedrai>>dice per poi bere il suo caffè.
<<lo so,e anche tu.
Vedrai sarà come a casa>>gli dico per poi finire di fare colazione.
Mi lavo i denti e prendo la borsa e le chiavi.
<<andiamo?>>chiede dal portico.
<<si eccomi>> lo raggiungo e andiamo in garage a prendere l'auto.
Saliamo in auto,mette in moto e partiamo.
Arriviamo a scuola in meno di quindici minuti.
Mi lascia al cancello e poi corre al lavoro .
Suona la campanella e io entro.
Vado in cerca della segreteria.
La trovo grazie all'aiuto di una bidella.
<<salve,sono qui per ritirare la tabella dell'orario, sa sono nuova>>le dico.
La signora mi da un foglio con sul scritto gli orari e le materie.
Ora ho letteratura.
Vado al terzo piano Dove si trova la classe di letteratura.
Busso per poi entrare.
<<salve,mi scusi per il ritardo>>gli dico.
Il professore mi guarda e poi annuisce.
<<lei deve essere la ragazza nuova>>dice il prof.
<<si sono io>>gli dico.
<<bene,benvenuta in questa scuola, signorina Hannig>>dice.
<<grazie>>gli dico.
<<può sedersi li,accanto al signor Posey>>annuisco e mi vado a sedere accanto al ragazzo.
Mi siedo e il ragazzo non smette di fissarmi.
<< c'è qualche problema?>>gli chiedo.
<<no,perché?>>chiede.
Iniziamo bene.
<<perché mi stai fissando, e mi da fastidio>>gli dico.
<<scusa e che mi ricordi un persona>>dice.
<<oh ok>>gli dico aprendo il libro e inizio a leggerlo.
<<piacere io sono Tyler>>dice.
Ok,che vuole?.
<<Shelley>>gli dico per poi ritornare a leggere.
<<da dove vieni ?>>chiede.
O mamma ma non ha una gomma da masticare,così non parla e mi lascia leggere in pace.
<<Los Angeles, California>>gli dico.
<<forte, ci sono stato a Los Angeles e un bel posto>>dice.
Ok e a me che mene frega.
<<ti sei già fatta degli amici?>>chiede.
O mamma ma non riesce proprio a stare zitto!.
<<una specie>> gli dico.
<<che intendi?>>chiede.
<<ho conosciuto una ragazza al supermercato, e poi c'è il mio vicino>>gli dico.
<<oh,e come si chiamano?>>chiede.
Bho ma i cacchi suoi no è?.
<<Arden e Dylan>>gli dico lui sorride.
<<davvero? Sono dei miei amici>>dice.
E ti pareva.
<<forte>>gli dico.
<<puoi venire a pranzo con noi se ti va>>dice.
<<ok,ma ora puoi tenere la bocca chiusa per dieci minuti?
Sai vorrei leggere in pace>>gli dico.
Lui da scemo fa finta di chiudersi la bocca con una chiave.
L'ora finisce,finalmente.
<<che materia hai ora?>>chiede Tyler.
<<storia>>gli dico.
<<anche Arden ha storia>>dice
<<oh,ok allora ci vediamo dopo>>gli dico.
Entro in classe.
Appena entro sento dire a dei ragazzi "è quella della 360°" Bho ma che ha di speciale la mia casa.
Vedo Arden seduta infondo alla classe.
Appena mi vede mi fa segno di sedermi accanto a lei.<<hey>>dice lei felice.
<<hey,tutto bene?>>le chiedo e lei annuisce.
Passiamo il resto dell'ora a parlare e scopro che Tyler il ragazzo di prima è il suo ragazzo.
Mi racconta di come si è formato il gruppo.
Come lo chiama lei il "Gruppo Degli Incompresi".Passiamo il resto della mattinata insieme ,abbiamo molte lezioni insieme.
Arriva l'ora di pranzo e mi porta a pranzare all'esterno.
C'è un tavolo con dei ragazzi e una ragazza rossa.
Ci avviciniamo e Arden mi presenta.
Al tavolo c'è anche Dylan il mio vicino, ok o mi segue o è destinato esclusivamente ad essere un rompi scatole.
<<allora,ti va di venire con noi oggi,sai per conoscere la città>>dice Holland la rossa.
<<ok>>le dico lei sorride e applaude con entusiasmo.
<<dove andiamo?>>chiede Dylan.
<<voi da nessuna parte, noi andremo a fare shopping>>dice la rossa riferendosi ai ragazzi.
<<ma come?>>chiede Tyler.
<<è deciso ormai>>dice Arden.
Holland le da il cinque e io ridacchio.
Alzo la sguardo e mi ritrovo Dylan a fissarmi.
Mi sorride,ha dei bei occhi color cioccolato, davvero molto dolci.
Sembra un bravo ragazzo, tutti sembrano dei bravi ragazzi.
Penso che non sarà poi così male vivere qui.
Dopo aver pranzato vanno tutti nelle l'ora rispettive classi.
Io resto in corridoio con un foglio a cercare di capire in quale classe andare.
<<sei in classe con me>>dice una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare.
Mi volto ed è..
<<Dylan, mi hai fatto prendere un colpo>>gli dico.
Lui sorride e prende il foglio che ho in mano.
<<scusa non volevo,hai matematica>>dice.
A guardarlo bene è proprio carino.
Ha dei lineamenti molto dolci.
<<oh,odio la matematica>>gli dico e lui ridacchia.
<<perché c'è chi la ama?>>dice ridacchiando, mi fa ridere.
È bello stare con lui perché è spiritoso.
<<Bho,non lo so farse i nerd>>gli dico.
<<forse>>dice.
<<vieni con me>>mi prende per il polso e mi trascina in un aula vuota.
<<che vuoi fare?>>gli chiedo.
<<saltare matematica>>dice.
Perfetto il mio primo giorno di scuola e già sto facendo una cazzata,ma che me ne frega.
La vita ne è una sola.
<<che cose questo posto?>>gli chiedo.
<<il mio posto segreto,qui è dove vengo a riflettere>>dice.
<<perché tu rifletti anche?>>gli chiedo e lui sorride per poi annuire.
<<a volte capita anche a me>>dice.
<<perché mi hai portata qui?>>gli chiedo.
<<perché sei così stanca di tenere tutto dentro,quindi hai bisogno di un posto in cui andare per riflettere>>dice.
Come fa a saperlo?.
<<i tuoi occhi sono opachi non lucenti,se hai bisogno di parlare io sono qua,siamo amici>>dice.
Amici ma se ci conosciamo a stento, però ha ragione ho bisogno di lasciare andare questo peso che ho nel cuore.
<<Amici?>>chiedo e lui mi guarda.
<<amici,siamo amici ragazza stramba>>dice.
Ragazza stramba, ha iniziato a chiamarmi così dalla prima volta che ci siamo visti.
Non mi conosceva ma per lui ero la ragazza stramba.
<<ok ragazzo strambo>>gli dico.
Per poi abbracciarlo.
Dopo che ci stacchiamo lui mi guarda confuso.
<<per cos'era?>>chiede.
<<grazie, per essere strambo>>gli dico.
Ora è lui che abbraccia me.
Passiamo il tempo a parlare delle nostre famiglie e delle scene imbarazzanti della nostra infanzia.
Mi racconta del gruppo e che si conoscono dall'asilo.
Io gli racconto delle mie amiche e della mia vecchia passione la musica.
È sorpreso dal fatto che io sappia suonare il pianoforte.
Dice che mi vede più un tipo da motocross o kickboxing.
<<sei stranamente dolce>>dice guardandomi.
<<ti sbagli sono tutt'altro che dolce. >>gli dico.
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Together{D.O'Brien}
RomanceTratto dal libro >dice. Vorrei urlargli contro che è di lui che ho bisogno, lui è nessun altro ma non lo faccio. > gli dico. Non riesco neanche a guardarlo negli occhi. >dice avvicinandosi. >chiedo sorride e si avvicina ancora. >dice per poi baciarm...